Quando inizia a dipingere gli angeli, lo feci come ringraziamento per aver superato, con il loro prezioso aiuto, un momento molto difficile della mia vita, durante il quale ho affrontato un tumore e sono guarita con il loro miracoloso sostegno. Allora non sapevo ancora quanta luce e quanta guarigione queste tele avrebbero portato a me e a tante altre persone…
Ero così grata agli angeli che subito dopo la convalescenza mi sentii fortemente ispirata a dipingerli. Dopo poco tempo mi resi conto che stava avvenendo una magia: non ero io a scegliere cosa mettere sulle tele, ma erano loro a guidarmi a farlo.
Il più grande desiderio degli angeli è quello di mettersi in contatto con noi per adempiere al loro scopo, che è proprio quello di aiutarci, quindi quando trovano un canale aperto, che si rende disponibile, entrano in connessione e attraverso il talento di questo canale si manifestano. Nel mio caso, è la mia capacità artistica ad entrare in gioco e la canalizzazione avviene in modo molto naturale e spontanea e mi rendo conto della magia quando ricevo testimonianze di persone che in queste immagini riconoscono il proprio angelo, esattamente così come lo vedono in sogno, o che si emozionano fino alle lacrime, o addirittura che in questi quadri hanno rivisto i loro defunti.
Vi posso raccontare un’esperienza davvero toccante che riguarda uno dei miei dipinti, quello dell’arcangelo Jeremiel. Quando dipinsi questo quadro, lo postai sulla mia pagina facebook come faccio sempre. Dopo qualche giorno mi scrisse in privato una signora che non conoscevo personalmente e che “per caso” si era imbattuta nell’immagine. Mi scrisse che nel volto dell’angelo aveva riconosciuto una persona a lei molto cara e le avrebbe fatto piacere parlarmi. Le lasciai il mio numero, sapendo che stava accadendo qualcosa di molto speciale e la invitai a chiamarmi. Lei non mi chiamò, non ebbe la forza di farlo, ma guardando il suo profilo su facebook, vidi che come immagine di copertina aveva la foto di un ragazzo, con lunghi capelli neri, che assomigliava moltissimo al volto dell’angelo sul quadro. Sotto alla foto c’erano numerosi post con commenti e parole molto toccanti. Leggendo capii che questo ragazzo era morto da poco e la donna che mi aveva scritto era sua madre.
Questa cosa mi commosse profondamente, così chiesi all’arcangelo Jeremiel cosa potessi fare. La risposta arrivò quasi subito, la ricevetti come un download che arrivò alla mia coscienza, passando dal settimo chakra e tutto mi fu molto chiaro. Fino a quel momento, non avevo realizzato che Jeremiel è l’arcangelo della soglia, fra i suoi tanti compiti, accompagna l’anima che lascia il corpo nel momento del passaggio e aiuta chi resta ad accettare la morte e a lasciare andare il defunto. Jeremiel aveva utilizzato me come canale per potersi manifestare, in modo che questa donna potesse riconoscere il figlio e in questo modo riuscisse a creare una connessione con l’angelo, che come unico grande desiderio aveva quello di aiutarla a trovare pace per la morte del figlio e a lasciarlo andare. Le parole dell’arcangelo risuonarono forti dentro di me, avevo già fatto la mia parte dipingendo il quadro, ora toccava a lui.
Inutile dire che questa esperienza fu molto importante per me, mi consapevolizzò sull’importanza del mio compito e mi spinse a continuare. Ci sono state altre esperienze di questo tipo e guardando queste tele, potrebbe succedere anche a te di ricevere un messaggio, una guida, un aiuto.
Per questo ti invito a sperimentare guardando le immagini che puoi trovare sulla mia pagina facebbok. Sarei davvero felice di sapere le tue sensazioni. Puoi scrivermi all’indirizzo abbraccidangelo@gmail.com. Risponderò personalmente alla tua mail.
Un abbraccio di Luce e benedizioni degli angeli