Il mio rapporto con gli angeli è iniziato nell'estate del 2012, anche se posso affermare con sicurezza che gli angeli mi sono stati a fianco da sempre. Da qualche anno mi interessavo a temi spirituali e per le vacanze estive, mi ero comprata un libro che raccontava di 15 arcangeli.
Fui completamente assorbita dalle pagine del libro e iniziai subito a cercare di tessere un legame con queste splendide creature celesti. Da subito mi resi conto che strane "coincidenze" si presentavano spesso e quotidianamente.
Fra le tante cose avvenne che, navigando distrattamente sul web, mi imbattei in un annuncio che diceva che a settembre, l'autrice del libro che stavo leggendo, avrebbe tenuto un seminario di due giorni a Roma, sul potere di guarigione degli angeli.
Era chiaro che non mi ero imbattuta in quell'annuncio casualmente, gli angeli mi stavano chiamando. Mi iscrissi subito e dopo qualche settimana partii per Roma con tanto entusiasmo e curiosità.
Il seminario fu meraviglioso. La presenza degli angeli era tangibile e la loro energia d'amore riempiva tutta la stanza. Sono stata guidata per due giorni, attraverso meditazioni canalizzate, in un percorso di trasformazione molto profondo, vivendo una vera e propria iniziazione.
Tornai a casa entusiasta e con tanta voglia di aumentare le mie capacità psichiche per poter sentire meglio i messaggi degli angeli. Giorno dopo giorno la mia confidenza cresceva, imparavo a percepire il modo in cui comunicano, sviluppavo quotidianamente le mie capacità con meditazioni, visualizzazioni, yoga, cristalloterapia e altre discipline.
Ormai avevo instaurato con loro un dialogo meraviglioso e seguivo la loro guida, fidandomi del mio intuito e delle mie sensazioni. Fu proprio grazie ad una di queste sensazioni che mi feci insospettire da una ghiandola un po' ingrossata che avevo sul collo.
Nonostante il mio medico mi dicesse che non era nulla di preoccupante, sentivo un pensiero che si ripeteva costantemente nella mia testa e, sapendo che gli angeli comunicano anche così, decisi di farmi controllare.
L'ecografia rivelò che all'altezza della tiroide c'era un nodulo con una fibrosi centrale sul quale avrei dovuto indagare più a fondo.
Dopo una serie di esami e di controlli, arrivò la diagnosi: carcinoma papillare. Avrei dovuto subire un intervento di rimozione del carcinoma e della tiroide e in seguito una radioterapia metabolica, che mi avrebbe costretta ad un isolamento di qualche settimana.
Mi si presentava un periodo difficile, forse il più duro della mia vita, ma la mia consapevolezza mi diceva che ero pronta per quell'esperienza. Gli angeli mi avevano preparata ad affrontare quel periodo che avrebbe completamente trasformato la mia vita, mi avevano insegnato a guardare oltre al velo dell'illusione e percepivo nettamente che la situazione nascondeva una grande opportunità di cambiamento.
Era arrivato il momento di "guarire" in ogni senso.
Così entrai in ospedale e da subito sentii che gli angeli stavano lavorando per me, dietro le quinte. Il giorno dell'intervento ero tranquilla. C'erano 10 sale operatorie nell'ospedale e io fui portata nella numero 4 (il numero degli angeli). L'intervento fu più lungo del previsto e ci furono delle complicazioni.
La dottoressa che mi operò, parlò con i miei genitori dopo l'operazione e disse che sicuramente non avrei potuto emettere suoni per qualche tempo, perché mi avevano toccato le corde vocali. Ma al mio risveglio, parlavo perfettamente, la mia voce non aveva subito alcun danno. La dottoressa ne fu sorpresa e con gli occhi spalancati disse: ma questo è un miracolo! Lo era, sapevo che erano stati gli angeli a preservare le mie corde vocali e la mia voce. In seguito capii che questo era un chiaro segnale: avevo qualcosa da raccontare!
Un viaggio dentro di me
Dopo qualche giorno di ospedale mi dimisero e passai tutto il periodo della degenza a casa dei miei genitori. Avevo bisogno di aiuto e di cure, ma nonostante fossi debole, mi sentivo bene e di buon umore.
Sapevo che avrei avuto molto tempo a disposizione e non volevo sprecarlo. Così iniziai un viaggio all'interno di me stessa, nel mio passato e in tutte quelle parti di me che, fino a quel momento, non avevo voluto affrontare, ma che andavano guarite. Volevo capire da quale schema limitante o blocco, fosse stata generata la malattia e soprattutto, quale fosse la lezione da imparare.
Chiamai ogni giorno un angelo diverso, per farmi guidare nel percorso di purificazione interiore, risolvendo pezzi del mio passato con l'aiuto di questi splendidi amici e sentivo innalzarsi sempre di più la mia energia.
Si avvicinava nel frattempo il giorno della radioterapia. Lo temevo ancora più dell'intervento. Avevo purificato il mio corpo e la mia energia e non volevo che questa terapia mi sporcasse nuovamente. Quindi chiesi all'arcangelo Raffaele, ogni sera per due mesi, di proteggere i miei organi dagli effetti del radio farmaco e prima di addormentarmi visualizzavo la sua luce verde smeraldo che avvolgeva tutto il mio corpo.
L'incontro con l'arcangelo Raffaele
Una sera, mentre prendevo sonno, sentii la porta della camera da letto aprirsi e una persona avvicinarsi al mio letto. Sentivo una bella sensazione di calore, di amore e protezione. Nella stanza accanto la televisione era ancora accesa, ero convinta che i miei genitori fossero ancora svegli e così pensai che mio padre fosse entrato in camera mia, per vedere se dormissi e aprii gli occhi per salutarlo... non c'era nessuno.
Sollevai la testa dal cuscino, in silenzio e restando in ascolto il più possibile. Continuai a sentire nettamente una presenza forte, protettiva e colma d'amore. Mi commosse questo immenso amore che percepivo, ringraziai e mi addormentai così, cullata da quella presenza amorevole che avvolgeva me e tutta la stanza. Quello fu il mio primo incontro con l'arcangelo Raffaele e per numerose notti lo sentii al mio fianco.
Grazie a Raffaele e a tutti gli altri angeli, entrai in ospedale per la radioterapia, con uno schermo protettivo molto potente e dopo l'assunzione del farmaco non ebbi nessuno effetto collaterale. Ne nausea, ne mal di testa, ne dolori addominali. Nulla per tutta la durata dell'isolamento in ospedale. Persino gli infermieri non si spiegavano come fosse possibile, che un fisico esile come il mio, non subisse nessun fastidio.
Un secondo intervento
Il giorno della dimissione dall’ospedale, mi fecero una scintigrafia per valutare la situazione delle mie cellule e non fu piacevole quello che mi dissero. Avrei dovuto, secondo il medico, subire un secondo intervento, in quanto erano ancora presenti cellule cancerogene.
Uscendo dall'ospedale ero molto demoralizzata, ma non mi persi d'animo e mi dissi: se questa è la situazione, significa che c'è ancora qualcosa che non è stato risolto su cui lavorare.
Tornai a casa mia, dovevo restare in isolamento per altre due settimane, non potevo vedere nessuno, perché il mio corpo era radioattivo in seguito alla terapia. In quelle due settimane ribaltai la mia casa, c'erano troppe cose vecchie e che avevano energie ormai stantie, andavano buttate. Avevo pulito la mia energia personale, ora dovevo ripulire il mio ambiente. Passai giornate a fare scatoloni, a rimettere mano fra vecchie lettere, fotografie, vestiti e oggetti. Emergevano emozioni, ricordi, dolori e così mi rendevo conto che, nonostante avessi già setacciato insieme agli angeli, ogni angolo della mia vita passata, c'era ancora qualcosa che andava sanato.
Chiesi nuovamente aiuto agli angeli e questa volta mi guidarono da due persone esperte di terapie alternative. Conoscevo già entrambe personalmente e mi fidavo ciecamente di loro, così non ebbi nessun problema a entrare ancora più in profondità con il loro aiuto, a scavare profondamente per eliminare convinzioni limitanti, blocchi, schemi e condizionamenti mentali. In quelle due sessioni di scavo e di pulizia, emerse il tassello più importante che andò a completare il puzzle.
Lezioni di vita
Solo allora compresi che tutto ciò che succede nella nostra vita non succede contro di noi, ma succede PER noi!
Tutte le situazioni più difficili e apparentemente insopportabili, non sono sfortune ma doni.
Tutte le persone che non ci piacciono, che ci fanno soffrire o arrabbiare, sono in realtà i nostri più importanti maestri.
Tutto quello che avevo vissuto in quei mesi, era accaduto per amore e perché la mia anima potesse comprendere, alcune delle lezioni che è venuta ad imparare, in questo piano di esistenza.
Raggiungere la consapevolezza che solo l’amore è reale e permettermi di riceverlo a cuore aperto, ha attivato il processo di guarigione e una volta che si comprende e ci si permette di assimilare tutto questo, la guarigione avviene. Prima nella propria coscienza, successivamente nel corpo, ed è così che avvengono i miracoli.
Questo insegnavano il Cristo e il Buddha.
A questo punto è inutile dire che il mio secondo intervento non fu più necessario, le mie cellule cancerogene erano scomparse dopo un solo mese dalla scintigrafia. E a distanza di tre anni da quel giorno, lo stesso medico che mi avrebbe voluto operare di nuovo, è ancora incredulo per la mia guarigione, avvenuta coì “miracolosamente”.
Non è stato un viaggio facile. Entrare profondamente dentro alle mie paure, ai miei limiti, è stato un lavoro che ha richiesto molto coraggio e molta determinazione. Ed è un lavoro che non finisce mai, perché si può sempre crescere, evolvere e migliorare. S
Si passano intere esistenze nell'illusione, nella rabbia, nella mancanza di responsabilità e puntando il dito verso l'esterno. E' una questione di scelte e io ho scelto di guardare la persona che vedo nello specchio, di prendermi cura di lei, amandola, accettandola e permettendole di guarire. Perché come gli angeli mi hanno insegnato, io sono l'unica persona sulla quale ho potere e se voglio cambiare quello che mi circonda, devo iniziare da me stessa.
L'arte come ringraziamento
Ho iniziato a dipingere gli angeli in seguito a queste esperienza, come ringraziamento per quello che loro hanno fatto e continuano a fare ogni giorno. A volte scelgo io quale angelo dipingere, a volte si manifestano da soli. Inizio a creare il disegno e solo quando è terminato capisco di che angelo si tratta. Il mio desiderio è che gli angeli su queste tele, possano portare un messaggio per ognuna delle persone che li guarderà, e questo succede nella maggior parte delle volte.
Spesso il contatto è immediato, altre volte ci vuole più tempo e più centratura!
Per questo ho creato “Gli angeli in tasca”!
Un viaggio che porta la mia esperienza, al servizio di chi ha bisogno di trovare la chiave, per avvicinarsi agli angeli e che, offre strumenti e preziosi suggerimenti, per avere maggiore centratura, innalzamento dell’energia e cambiamento di prospettiva, ingredienti fondamentali per riconoscere i segnali degli angeli.
Sono certa che gli angeli hanno qualcosa da dirti e che desiderano farlo da tanto tempo, perché il loro scopo è quello di aiutarci. Stanno solo aspettando che tu apra loro la porta e gli permetta di aiutarti a migliorare la tua vita.
Quindi spalanca il cuore, svuota la mente, lascia andare il controllo e lasciali entrare.
Sarà un meraviglioso viaggio.