Detifrici & co.

Qualche ingrediente che possiamo inserire nei nostri dentifrici autoprodotti.

Di solito siamo abituati a pensare i dentifrici come formulati in pasta. Questo però, non è l'unico modo per formulare ed utilizzare un dentifricio. Formulazioni più antiche, ma anche quelle più moderne, hanno reso disponibile una varietà di forme e utilizzi.

Per esempio, oggi possiamo utilizzare delle compresse da masticare che, impastate con acqua e saliva, si trasformano detergendo i nostri denti. I più datati dentifrici in polvere sono tornati in voga grazie all'utilizzo di erbe e polveri cosmetiche. Infine, le più recenti formulazioni, garantiscono dentifrici solidi, sopra i quali sfregare lo spazzolino.


La storia dei dentifrici

La curiosità più simpatica che conosco sui dentifrici? L'episodio relativo alla loro nascita. 
Isabella D'Este creò la prima pasta dentifricia della storia! Signora raffinata e intelligente, riempì di bellezza le corti rinascimentali grazie alla sua grande passione per la cosmesi. 
Oggi, nella cosmesi vegetale, il tanto odiato tubetto di dentifricio (sempre strizzato male) è stato sostituito da barattoli di alluminio e in pasta
Oppure lo potete trovare in una particolare versione solida, di solito contenuto in un barattolino d'alluminio, o senza confezione ma con un piccolo bastoncino per prenderlo. 
Infine ci sono le versioni in polvere libera o agglomerata in piccole compresse da mettere in bocca e masticare.


Ingredienti di cui sono composti i dentifrici vegetali


La leggera azione abrasiva è esercitata da polveri minerali, quali l'argilla verde o bianca, oppure dal carbone vegetale attivo.

Questo, insieme al bicarbonato di sodio, serve per rimuovere le macchie, assorbendo quelle sostanze che sono la causa principale dei batteri.
Gli oli essenziali e, più in generale, gli estratti vegetali, da erbe aromatiche quali menta, salvia, eucalipto, tea tree, arancio, ecc.. hanno un'azione antibatterica e antisettica, oltre a profumare il cavo orale.
Per dare consistenza e creare delle paste, non lasciando così i dentifrici in polvere libera, viene aggiunto l'olio di cocco, che aiuta a prevenire la formazione della placca dentaria. Quelli solidi, poi, possono anche contenere i tensioattivi in polvere.

L'olio di cocco può essere utilizzato anche come collutorio, nella pratica dell'oil pulling, un risciacquo della bocca che tiene lontani i batteri e previene la formazione di infezioni alla bocca.

Se vuoi realizzare il tuo dentifricio solido, guarda qui.


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