Le creme non sono tutte uguali, lo sappiamo. Ma fare chiarezza non è difficile.
In questo articolo vediamo le principali categorie nelle quali possiamo dividere le creme cosmetiche e poi ci tuffiamo in alcune considerazioni sulla loro formulazione.
Le categorie
Cominciamo col dire che possiamo distinguere le creme cosmetiche in due grandi categorie:
- le creme anidre, ovvero quelle senz'acqua, composte dalla sola fase grassa, più l'aggiunta della fase c (attivi liposolubili, antiossidanti, oli essenziali, ecc...);
- le creme idrate, ovvero le emulsioni, composte dalla fase acquosa, da quella grassa e dalla fase c (che include anche il conservante).
Le emulsioni sono quelle che vengono comunemente chiamate creme. Mentre le anidre sono spesso chiamate con il solo termine di pomate o unguenti, oppure di creme solide.
Nel paragrafo che segue, consideriamo alcuni aspetti della formulazione delle creme, che permettono di definire lo scopo, la funzione delle stesse.
Le funzione delle creme
Le creme sono formulate pensando alla loro destinazione d'uso.
Ci si chiede:
A cosa servono? Ovvero, a quale eventuale inestetismo o possibile problema di pelle devono rispondere? Quale è la loro funzione?
Dove servono? Ovvero, in quale zona del corpo saranno applicate?
La risposta alla prima domanda, ci porta a riflettere su quali siano gli ingredienti funzionali che dovremo inserire in formulazione.
Stiamo preparando una crema rimpolpante? Potremmo, per esempio, inserire l'acido ialuronico. Vogliamo che il cosmetico aiuti l'elasticità della pelle? Scegliamo un olio vegetale particolarmente adatto a questa funzione, ecc...
Se vogliamo rispondere alla seconda domanda, invece, dobbiamo ragionare sulla tipologia degli oli da inserire in formulazione e, per le creme idrate, anche sulla quantità di oli da inserire in formulazione.
Evitiamo gli oli comedogenici per il viso o per le pelli impure. Inoltre, più oli inseriamo in formulazione, più la crema sarà ricca e la textur consistente, rendendola meno adatta al viso.
Pensare alla zona di applicazione, aiuta molto a definire la texture della crema: un latte dalla consistenza più soft, andrà bene per il corpo; una crema soffice va bene per il viso; una crema corposa è indicata per le mani screpolate e i piedi secchi.
Fondamentale è anche fare una riflessione in merito al pH della crema finita. Ogni zona del corpo ha il suo pH, ed è corretto che il cosmetico lo rispetti.
Queste sono solo alcune delle considerazioni che possono essere fatte per definire al meglio una nascente formula cosmetica.
Non sono sicuramente le uniche, ma è un primo passo per cominciare una formulazione consapevole e con obiettivi ben definiti.