I fattori di consistenza

Come migliorare la stabilità e la densità delle nostre emulsioni

Se sei appassionata di cosmetici fatti in casa, saprai quanto sia importante, e a volte complicato, ottenere la giusta consistenza. In questo articolo ti svelo i segreti dei fattori di consistenza per dare maggiore solidità ai tuoi prodotti.


Cosa inserire in formulazione?


Lo sapevi che per dare maggiore consistenza ai tuo cosmetici puoi utilizzare i fattori di consistenza? Maggiore sarà la quantità che inserisci in formulazione, più consistenza sarà il cosmetico; fino a diventare solido.

Cere e alcoli grassi sono lipidi che, aggiunti alla fase grassa dei cosmetici, donano loro stabilità e densità, rendendoli anche solidi. 


Tra le cere, la più diffusa è la cera d'api.

In commercio si trova quella vergine gialla, che, a seconda delle quantità in cui è inserita in formulazione, può donare una piacevole colorazione giallognola al cosmetico finito; e poi c'è quella sbiancata, dal colore bianco. 
Fonde circa a 63-65°C e lascia al cosmetico una sensazione lievemente appiccicaticcia. Per questo è adatta a preparazioni come gli stick labbra.


La cera candelilla e la cera carnauba, invece, vengono ricavate dai vegetali.
Fondono a temperature più alte (69-73°C e 80-88°C), e donano ai cosmetici una durezza maggiore. Per questo, se si decide di sostituire la cera d'api con queste cere vegetali, è meglio usarle in una quantità pari all'80% rispetto alla cera d'api.

Tutte queste tre cere, utilizzate a basse concentrazioni, addensano i cosmetici donando loro una texture corposa. Se aumentiamo la concentrazioni, il cosmetico sarà più duro.
Ma per rendere solido un cosmetico a sola fase grassa, è necessario inserire in formulazione una quantità di cere pari almeno al 20% per quella d'api e 16% per quelle vegetali (l'utilizzo all'80% di cui parlavo poco sopra).
Possono essere occlusive dei pori, per questo è preferibile non inserirle nelle formulazioni viso. 
Il loro pregio però, è quello di creare un leggero film sull'epidermide che contribuisce a limitare l'evaporazione dell'acqua, aiutando così a mantenere la pelle idratata. 


Gli alcoli che possiamo utilizzare come fattori di consistenza sono principalmente due.
Come le cere, aiutano a stabilizzare la fase grassa del cosmetico, a donare struttura e densità al cosmetico. 
Ma possono anche funzionare come facilitatori delle emulsioni, e spesso si inseriscono al 2% circa nelle formulazioni come co-emulsionanti.
In percentuali maggiori, possono rendere il cosmetico solido.


L'alcol cetilico, fonde a circa 49°C e può essere usato fino al 30% nei cosmetici anidri. 
Rende il cosmetico liscio e setoso, donando una sensazione leggermente grassa; è anche emolliente
Contribuisce a rendere il cosmetico più scorrevole sulla pelle.


L'acido stearico, fonde a 69°C e il suo utilizzo massimo è consigliato al 40%. 
Dona maggiore durezza rispetto all'alcol cetilico, ma anche una scorrevolezza maggiore al cosmetico. 
Rispetto a questo, lascia un tocco più morbido e più asciutto.
Sembra quasi che la sensazione lasciata dall'acido stearico, sciolto in un olio, rispetto all'alcool cetilico, sia quella di una maggiore consistenza burrosa, meno unta e più soffice.


Vantaggi e svantaggi delle materie prime


Le cera vegetali:

  • donano anche una scorrevolezza maggiore rispetto alla cera d'api, ma non la cremosità lasciata da questa;
  • essendo poco elastiche, potrebbero causare uno sgretolamento del cosmetico solido finito, quando andiamo a strofinarlo sulla pelle. Per ovviare a questo inconveniente, possiamo sostituirne una parte con gli alcoli che sono descritti in seguito.

Gli alcoli grassi:

  • i vantaggi rispetto alle cere, sono la minor occlusività;
  • non lasciano la sensazione appiccicaticcia sulla pelle quando si applica il cosmetico.  
  • i cosmetici solidi anidri saranno meno soggetti a sgretolarsi quando stesi sulla pelle.




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