Le materie prime cosmetiche

Quando formuliamo, cosa ci occorre sapere di una materia prima cosmetica?

Per poter realizzare cosmetici che siano efficaci, con una texture ottimale e una formula corretta, dobbiamo partire dalle materie prime. Diventa quindi fondamentale per noi studiarle e conoscere le loro proprietà e i loro possibili utilizzi.

Vediamo quindi alcuni aspetti fondamentali delle materie prime che dobbiamo necessariamente tenere in considerazione quando formuliamo un cosmetico.


1. Possiamo dividere le materie prime in categorie.

Come, per esempio, le sostanze grasse, quelle oleose, i fattori di consistenza, i gelificanti, gli emulsionanti, gli attivi, i conservanti, le profumazioni, ecc...

Quando formuliamo ciascuna fase di un cosmetico, sappiamo quindi esattamente dove andare a pescare l'ingrediente e scegliere quello giusto dalla categoria appropriata.


2. Dobbiamo interrogarci su quale sia la funzione dell'ingrediente scelto. 

E se corrisponde alla funzionalità che vogliamo dare al cosmetico nel suo complesso.

Per esempio: se vogliamo preparare un siero viso idratante e che aiuti a contrastare l'azione del tempo sulla pelle, è indicato l'acido ialuronico.


3. La compatibilità di quella materia prima con le altre che inserisci in formulazione.

Questo è vero soprattutto in rapporto al conservante che scegliamo, al pH che dovrà avere il nostro prodotto finito. Ma bisogna fare anche molta attenzione quando si formulano detergenti impiegando i tensioattivi; queste materie prime sono forse quelle che, più di tutte, sono soggette a incompatibilità tra ingredienti.

 

4. Badiamo bene anche al pH 

Risulta fondamentale che il cosmetico finito abbia un pH che è sopportabile dall'ingrediente stesso. Non tutte le materie prime sopportano qualsiasi pH. Questo vale soprattutto per i conservanti. 

Per esempio, la combinazione di sodio benzoato e potassio sorbato sopporta un range di pH del prodotto finito che va da 4 a 5; altrimenti perde la sua efficacia come conservante.


5. Consideriamo anche la natura lipofila o idrofila di una materia prima. 

Si scioglie in acqua oppure è solubile in olio? Questo ci aiuterà a capire in quale fase dobbiamo aggiungerla.

Esempio: in un gel a sola fase acquosa, non potremmo inserire una sostanza liposolubile, altrimenti questa non si emulsionerà mai con il resto della formulazione.


6. Il punto di fusione della materia prima è un elemento da tenere in considerazione. 

Ci permetterà non solo di non scaldare la fase in lavorazione oltre alla temperatura necessaria. Ma soprattutto ci aiuterà a capire se possiamo inserire nella formula quella materia prima. Per esempio, se abbiamo deciso di lavorare tutto a freddo, non potremmo utilizzare sostanze da sciogliere con il calore.


7. Anche la termolabilità ha la sua importanza. 

Cerchiamo di non inserire a bagnomaria le sostanza sensibili al calore; optiamo invece di aggiungerle in fase c, quando la temperatura delle formulazione si sarà abbassata intorno ai 40°C. 


8. La percentuale di utilizzo della materia prima

E ultimo aspetto, ma non meno importante; non dimentichiamoci di studiarla e di utilizzarla così come la indica il produttore. Se non la rispettassimo, potremmo causare un veloce deterioramento del nostro cosmetico, inficiarne la riuscita, o anche renderlo nocivo per la nostra pelle.


Puoi preparare da te alcuni ingredienti botanici, nella cucina di casa tua. Ecco un playlist per alcune idee.



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