Non so se mi piace di più scrivere articoli o scegliere immagini.
Adoro le immagini, sono convinto che un'immagine parla più di 1000 parole.
L'immagine che mi da Manuela (nome inventato) quando ritorna dopo un pianto interminabile è quella di un crollo, il crollo delle certezze. Mi emoziona sentire queste spiegazioni dalle persone che vengono in studio, mi fanno credere sempre di più in ciò che asseriva il Maestro Confucio, che tutti hanno una natura buona. Ascolto con attenzione il suo ragionamento e mi scordo di scriverlo per intero, ho segnato sul mio foglio solo qualche frase:
"Mi sono crollate le certezze, mi è crollato anche il lavoro."
E' successo qualcosa nella vita di Manuela che l'ha scossa fortemente e le ha fatto mettere in discussione anche il suo lavoro che fa molto bene da più di 10 anni.
Il reflusso non c'è più e neanche il dolore alla spalla, i suoi occhi sono più limpidi, come se mi chiedesse "e ora che faccio?"
"Sto rimettendo insieme il puzzle della mia vita"
"Ho sempre meno difese"
"Mi sono fermata"
Scende giù qualche lacrima, ma stavolta mi dice "non voglio ricominciare a piangere".
Mi dice che ora ha capito perchè è tornata, perchè sentiva il bisogno di avere altri compiti a casa.
Piccolo commento al caso Studio:
Intanto forse passa in secondo piano Manuela non ha più dolori e reflusso, c'è qualcosa in lei che sta rinascendo e le va dato il giusto tempo per farlo. Quando è rimasta contenta del compito che le ho dato per la volta successiva ho capito l'importanza di questi esercizi che con il tempo ho imparato ad assegnare alle persone nei quali racchiudo il simbolo e il senso di quello che è stato il consulto, un piccolo modo per imparare a prendersi cura di sè. Sono crollate le certezze, ma una nuova Manuela sta per salpare.
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