Il bello del mio lavoro è che ogni giorno puoi entrare in contatto con realtà molto diverse tra loro per avere la conferma che alla fine i problemi sono sempre gli stessi. Proprio questa settimana ho avuto modo di parlare con due diversi clienti che vorrebbero vedersi riconosciuti come opinion leader ciascuno nel proprio settore di riferimento. Questa è un'esigenza crescente, soprattutto tra i manager delle aziende e costruire un proprio posizionamento specifico è sempre più considerata una priorità. Il problema, però, è che quasi nessuno ha chiaro il tipo di impegno che questo richiede. Un impegno che certamente puoi mettere in prima persona, oppure puoi affidare a un professionista, ma la questione non cambia: essere riconosciuti come esperti in un'arena piena di opinionisti richiede studio, preparazione e capacità relazionali.
Oggi un comunicato stampa è solo un pezzetto di qualsiasi attività di pubbliche relazioni di successo, che sono molto più articolate e complesse che in passato. Perché funzionino e portino al risultato sperato, infatti, non basta più dare notizia di quello che stai facendo (per esempio, il lancio di un nuovo prodotto, una nuova acquisizione ecc), è necessario creare e offrire ai media contenuti coinvolgenti e condivisibili. Per riuscire in questa impresa, è necessario senza dubbio saperti proporre al meglio, ma soprattutto occorre avere idee originali e di spessore. Se non hai tempo di pensare e approfondire e studiare, o lasci perdere, oppure ti occorre qualcuno che lo faccia per te.
I contenuti condivisibili, infatti, sono quelli che forniscono valore, che aggiungono un punto di vista nuovo al dibattito, che offrono elementi di riflessione. Il modo migliore (e ormai anche l'unico) per distinguersi dalle centinaia di pseudo esperti che quotidianamente affollano l'arena mediatica è offrire qualcosa di valore.
Come offrire contenuti di valore ai media (inclusi i social media)?
I modi sono molti e nessuno è a basso costo, quantomeno dal punto di vista dell'impegno intellettuale necessario. Potrebbe essere la realizzazione di un sondaggio su un argomento di attualità, offrire un punto di vista ragionato su una notizia oppure fornire contenuti gratuiti di qualità (quindi non promozionali).
Realizzare un sondaggio o una ricerca di mercato può sembrare molto costoso e in effetti può esserlo, però dedicando un po' di tempo e di energia anche una piccola organizzazione oppure una sola persona può mettere insieme una serie di dati interessanti. Per esempio, nel momento in cui si è cominciato a parlare in modo esplicito di rincaro delle bollette e degli effetti che questo avrebbe avuto nel giro di poco tempo sulle PMI, ho suggerito a uno dei miei clienti, un'organizzazione territoriale che ha all'attivo migliaia di imprese iscritte, di sottoporre a tutti gli associati una survey (nello specifico, si trattava di un banale google form con una serie di domande) per capire quali fossero la loro situazione attuale e le preoccupazione di lì a qualche mese. Ne è uscito un sondaggio interessante che ha dato uno spaccato sul territorio utilissimo sotto molti punti di vista. Incluso quello del manager che ha utilizzato le informazioni raccolte e rielaborate come materiale di comunicazione.
Anche il commento delle notizie di attualità portando la propria esperienza professionale, se ben fatto, può essere un modo interessante per raggiungere l'obiettivo.
Anche l'immagine conta
Non importa quanto sia avvincente il tuo contenuto scritto, se poi però nessuno si ferma a leggerlo. Ecco perché utilizzare immagini a colori - fotografie, infografiche, SlideShares, video - è importante.
Una ricerca di Xerox sull'efficacia dell'uso del colore nei documenti aziendali ha rilevato che il colore aumenta il numero dei lettori dell'80% e la loro capacità di attenzione dell'82% (ecco un esempio di survey a basso costo). Utilizzare immagini e video, anche molto semplici, è quindi sempre un buon modo per sottolineare i messaggi chiave sui quali vuoi attirare l'attenzione del pubblico, che si tratti di giornalisti o di clienti o di head hunter.
Online ci sono strumenti facilmente accessibili e molto economici, per non dire gratuiti, da Canva a Venngage. Occorre tempo per pensare a come strutturare un questionario per una survey? Sì. Occorre tempo per capire quali informazioni inserire in una infografica e come raccontarla? Certo! E occorre tempo per creare una rete di relazioni a cui veicolare questi contenuti di valore? Anche.
Non basta scrivere un comunicato stampa e mandarlo alle redazioni attraverso un programma di distribuzione automatico. Chiunque si occupi di PR e media relations ne ha uno, e lo uso anche io, ma è solo un supporto a un lavoro molto più ampio e approfondito.
Allo stesso modo non basta scrivere un post social con pallini colorati e qualche hashtag perché diventi virale.
Per avere peso bisogna pensare e creare. Per avere a che fare con i media, di qualunque genere siano, e avere successo oggi occorre un vero e proprio sforzo intellettuale che mi ricorda sempre di più il metodo che usavo quando lavoravo come giornalista.
D'altra parte, siamo d'accordo sul fatto che le PR sono una parte vitale della tua attività e non solo un piacevole lusso per appagare l'ego vero?
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