La Finanza del Goal: il Libro

Il concetto di valore nel calcio

Questo libro segue un’idea semplice del valore. Un’azienda, un business (o qualsiasi attività economica) merita di esistere se è capace di produrre più risorse di quelle che consuma. Sembra banale ma è così.
Per svolgere qualsiasi attività economica serve un certo stock di risorse (fisiche, intangibili o semplicemente l’intelligenza e il tempo delle persone) che ha senso impiegare se l’attività produce più di quanto costi utilizzarle.
In finanza questo è il concetto di valore.
Se la disponibilità di risorse nel pianeta fosse illimitata, il valore non esisterebbe. Nulla avrebbe valore, perché ogni risorsa sarebbe liberamente disponibile senza sforzo. A costo zero. Poiché le risorse hanno invece un valore, che discende dalla loro scarsità, il costo di impiegarle in un’attività economica è rappresentato dall’utilità che se ne potrebbe alternativamente ricavare impiegandole in attività più remunerative. Questo è il concetto di costo-opportunità. Per misurare il valore di un business occorre confrontare la produttività delle risorse che esso richiede con il loro costo-opportunità.
A lungo si è creduto che il calcio potesse sfuggire a questi vincoli: non perché le risorse fossero illimitate (non lo sono mai state nella storia umana) ma perché si è sempre pensato che l’unica motivazione di quanti vi impiegavano il tempo e i capitali fosse il puro piacere personale. Che il calcio fosse dunque estraneo all’idea di valore finanziario. Per molto tempo ha funzionato così, finché l’allargamento del business su scala planetaria ha reso produttivo impiegarvi quantità di risorse ben superiori alle capacità di singoli mecenati. Le dimensioni assunte dal gioco hanno fatto in modo che divenga molto più efficace, per competere sul campo, mobilitare risorse in ordini di grandezza superiori, naturalmente mosse da aspettative differenti che il mero piacere personale o la passione sportiva.
In questo libro analizzeremo il calcio dal punto di vista del valore finanziario che esso è in grado di creare. Scopriremo che esistono diversi modelli di business con cui i player del settore affrontano la gara per l’appropriazione degli asset, rivelando ciascuno livelli diversi di efficacia in base al contesto competitivo di mercato. Cercheremo di spiegare come il valore può essere identificato, misurato, estratto in un business complicato come quello che fiorisce (piaccia o no: è del tutto irrilevante) attorno al football.
Proveremo a descrivere quali modelli di governance e politiche gestionali consentano ad alcuni club di creare valore finanziario per gli investitori, contravvenendo alla vecchia opinione secondo cui il pallone sarebbe un gioco per miliardari così poco affezionati ai soldi e tanto vittime della passione (o della vanità) da dilapidarvi ingenti patrimoni. Illustreremo alcuni casi reali, particolarmente efficaci nel descrivere i meccanismi attraverso i quali un costoso divertimento può diventare business redditizio, attraendo capitali in cerca di remunerazione.
Perché alcuni club investono cifre apparentemente folli per acquistare il campione del momento? Quali ritorni economici è legittimo attendersi da un’operazione come l’acquisto di Cristiano Ronaldo o di Neymar? Perché la costruzione di uno stadio moderno pare a tutti un passaggio obbligato per trasformare una squadra, da oggetto dei desideri, in macchina generatrice di ricavi?
Negli ultimi anni la figura mitologica del presidente-tifoso è diventata desueta. Nell’ecosistema sono entrati – a diverse ondate – emiri del petrolio, oligarchi russi, nuovi miliardari asiatici. Calano tuttavia prepotentemente anche investitori finanziari, che non possono rinunciare a un ritorno adeguato e che nel football impiegano capitali ingenti. Fondi internazionali di private equity, investitori americani specializzati in business sportivi, gruppi industriali dell’economia tradizionale sono stati protagonisti di importanti acquisizioni, scendendo direttamente in campo e riversandovi enormi risorse, con forte risalto mediatico. Quali sono le aspettative di questi investitori? Come si gestisce un club che voglia trovare una formula imprenditoriale equilibrata tra azionisti e tifosi?
Cercheremo di dare qualche risposta.

La Finanza del Goal, Alessandro F. Giudice
McGraw-Hill.
Da luglio in libreria e su Amazon.

Commenti

Devi effettuare il login per poter commentare