Attraverso i cicli lunari, le mestruazioni, la fecondazione, la gestazione, la placenta, il parto, le mammelle, il latte e tutti i complessi processi fisiologici che si svolgono all’interno del suo corpo, la donna è legata alla natura molto più intimamente di quanto lo sia l’uomo.
Il ciclo mestruale può essere una presenza scomoda e dolorosa per molte donne. Convivere con alcuni sintomi ricorrenti non è sempre facile, ma si può ricorrere anche ai rimedi naturali.I dolori mestruali sono crampi di origine uterina che possono colpire la donna durante il periodo mestruale.Le mestruazioni sono il processo attraverso il quale l'organismo espelle la parete uterina (endometrio) che è stata preparata per accogliere un eventuale uovo fecondato. Le contrazioni che servono per sfaldare e espellere questa parete possono essere più o meno forti.Sicuramente i fattori psichici condizionano intensità e durata dei sintomi, ma la causa principale del dolore si deve al fatto che l'endometrio, specie nel periodo mestruale, produce notevoli quantità di prostaglandine, che, in concentrazioni elevate, generano delle contrazioni uterine rilevanti che possono causare dolore nel basso ventre.Ovviamente non sono paragonabili alle contrazioni del parto, ma gli ormoni coinvolti sono gli stessi.
Per dismenorrea si intende una manifestazione dolorosa che si presenta qualche giorno prima del ciclo mestruale, di natura uterina. Generalmente è anche uno dei sintomi della sindrome premestruale associata a mal di testa, nausea, mal di schiena.
Che cos’è la dismenorrea?
La dismenorrea può perdurare per 2 o 3 giorni dalla comparsa del flusso e raggiungere il suo acme doloroso dopo un giorno, con crampi da ciclo e mestruazioni abbondanti.
La dismenorrea si distingue in:
- Primaria, laddove non esista una causa organica ai dolori che si manifestano.
- Secondaria, ascrivibile ad alterazioni genitali e a malattie infiammatorie pelviche.
Sintomi dei dolori mestruali
Ogni donna accusa dolori in fasi diverse del ciclo e con intensità diverse e spesso questi sono accompagnati da aumento o diminuzione dell'appetito, stanchezza, difficoltà a concentrarsi, mal di testa, dolenzia al seno, stipsi o diarrea, incremento di peso, desiderio di alimentarsi con zuccheri, mal di schiena da ciclo all’altezza dei lombi, dolori addominali, o, volgarmente "mal di pancia".
Causa dei dolori mestruali
Non sempre il dolore prima o durante la mestruazione dipende da fattori ginecologici. Per esempio, la stitichezza oppure disturbi legati alla cattiva posizione della colonna vertebrale, che da soli non sono sufficenti a produrre il fenomeno del dolore, sommati all'irradiazione locale dell'utero nel momento in cui inizia a perdere sangue possono produrre dolore anche violento. In questi casi è quindi necessario provvedere a mantenere "in ordine" anche tutti gli apparati potenzialmente connessi, per vicinanza fisica o per sede di irradiazioni nervose dell' apparato ginecologico (intestino,vescica,reni,ovaie,colonna vertebrale ecc.) è bene in oltre considerare che il dolore ha sempre anche una componente psicologica che può aggravare o migliorare la situazione esistente, quindi dal punto di vista della terapia bisogna prendere in considerazione anche lo stato psichico di quel momento particolare.
Diversa è invece la situazione di dolori mestruali anomali, eccessivi, che possono essere legati a patologie di varia natura.
Tra queste condizioni patologiche che possono dare luogo a dolori importanti troviamo: Infiammazione del rivestimento dell’utero (endometriosi)
- Malattia trasmessa sessualmente
- Neoplasia uterina come fibromi uterini e cisti ovariche
- Infezione dell’utero
- Malattia infiammatoria pelvica.
📌 Voglio precisare ancora che si tratta di condizioni patologiche, diverse dal fisiologio dolore che accompagna il ciclo mestruale.
Come capire se i dolori da ciclo sono normali
Innanzitutto soffrire in generale e per il ciclo mestruale in particolare, non è normale.Stanchezza, irritabilità, seno turgido e doloroso, indolenzimento della schiena, leggeri crampi alla pancia, mal di testa prima del ciclo, sono la manifestazione tipica dei dolori pre-ciclo con cui si può convivere tranquillamente e che si dissipano dopo i primi giorni dalla comparsa del flusso.
In caso invece di crampi molto forti, con difficoltà a stendere le gambe e a camminare, è fondamentale procedere con accertamenti per capirne le cause.
Come calmare i dolori mestruali forti?
Quando non sono state evidenziate patologie, ma si manifestano dolori mestruali forti, spesso ci sono disturbi correlati che si acutizzano con il ciclo. Crampi intestinali, irrigidimenti muscolari lombari, contrazioni uterine, mal di testa.E' possibile calmare questi sintomi? Talvolta risulta difficile perché intervengono altri fattori come lo stress, la stanchezza, infiammazioni nervose.
Molte donne ricorrono ad antidolorifici da banco, che agiscono da spasmolitici e placano le fasi acute del dolore. E’ possibile associare a questi palliativi che sedano il sintomo alcuni rimedi naturali, un’alimentazione alcalinizzante e anche alcune tecniche corporee come il TAO STRETCHING Zappolis’s Method, che lavora sui canali energetici e consentono di disintossicare e disinfiammare l’organismo.
Tra le posizioni più indicate per trovare sollievo dai dolori mestruali ti consiglio:
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Alimentazione per i dolori mestruali
I dolori mestruali hanno diverse concause che si possono prevenire con un approccio integrato ed una sana alimentazione. Nei 14 giorni che precedono il ciclo è necessario:
- Diminuire se non evitare latte e derivati, cereali raffinati e zucchero bianco, carne rossa e pollo perchè contengono ormoni.
- Arricchire l’alimentazione con cibi contenenti magnesio: piselli, verdure verdi, mandorle, arachidi e cacao, anice dolce o finocchio,lattuga.
Durante la mestruazione è bene sostenere il fegato con carboidrati, proteine e verdure. I pasti dovranno ridurre la sintomatologia dolorosa quindi attenzione ai cibi che interagiscono con la coagulazione come:➡️ agrumi, carote, peperoni, zucca, ananas, pesce.
Importante anche la flora batterica intestinale che va reintegrata con probiotici specie-specifici e nutrita con alimenti ricchi di fibre: in caso di disbiosi e con una dieta povera di fibre infatti gli ormoni potrebbero non essere eliminati completamente e questo peggiora la sintomatologia dolorosa.
Rimedi fitoterapici per i dolori mestruali
I rimedi fitoterapici contro la dismenorrea, sfruttano le piante dotate di proprietà antispasmodiche cioè in grado di rilassare la muscolatura liscia dell'utero favorendo, in sinergia con gli altri elementi dei loro fitocomplessi, un miglioramento della sintomatologia dolorosa.Altre piante invece agiscono come riequilibranti del sistema ormonale femminile, regolarizzando la produzione di quegli ormoni (prostaglandine PGF2), responsabili delle contrazioni e degli spasmi uterini.
Achillea: (Achillea millefolium) particolarmente utilizzata in caso di mestruazioni dolorose, risulta essere un ottimo rimedio antispasmodico, e riequilibrante del sistema ormonale. La pianta è indicata anche per tutti quei sintomi connessi alla fase premestruale, associati a nervosismo, irritabilità, sbalzi d’umore, debolezza e nella stanchezza. Durante le mestruazioni, invece, le sue proprietà astringenti, antinfiammatorie ed emostatiche sono sfruttate per diminuire il flusso sanguigno in caso di mestruazioni abbondanti.
Camomilla: (Matricaria recutita) è una delle piante tradizionalmente più conosciute ed usate come rimedio naturale delle mestruazioni dolorose (oltre che come antinfiammatorio), per l'azione spasmolitica sulla muscolatura liscia dell'utero.
Calendula: (Calendula officinalis) per uso interno, generalmente come tintura madre o macerato glicerinato, viene impiegata nelle disfunzioni dell'apparato genitale femminile, poiché aumenta le mestruazioni scarse e diminuisce quelle abbondanti. Ha azione antispasmodica sui dolori mestruali e addominali.
Agnocasto: (Vitex agnus castus) i frutti hanno la capacità di agire sull’ipofisi ed esercitare un’azione antiestrogenica e antispasmodica, indicata per contrastare la dismenorrea, e tutti quei sintomi connessi alla fase premestruale, associati a nervosismo, irritabilità, sbalzi d’umore, ansia, depressione e nei disturbi neurovegetativi della menopausa.
Salvia: (Salvia officinalis) le foglie esercitano un'azione emmenagoga in grado cioè di regolarizzare il flusso mestruale e attenuare le eventuali manifestazioni dolorose; la sua azione ormonale di tipo estrogenico è utile anche per contrastare i disturbi della menopausa, ottimo abbinamento con foglie di mirtillo, come buona abitudine serale.La loro azione combinata porta ad una decongestione di tutto il basso ventre. Può essere fatto un infuso immergendo per 10 minuti 2 prese di salvia e 2 di foglie di mirtillo in mezzo litro di acqua, da prendere giornalmente.
Tra gli oli vegetali, molto utilizzati sono quelli ottenuti per spremitura meccanica dei semi di Enotera (Oenothera biennis) e Borragine (Borago officinalis) per per alleviare molti disturbi prettamente femminili, come il dolore al seno (mastalgia), tipico del periodo premestruale, le irregolarità del ciclo, dolori mestruali, amenorrea, e cisti ovariche. In commercio si trovano in perle come integratore alimentare.
Gemmoderivato del Lampone (Rubus Idaeus) è un regolarizzante ipotalamo-ipofiso-gonadico, perciò è impiegato negli squilibri del sistema ormonale femminile, tra cui dolori e irregolarità mestruali, sindrome pre-mestruale, mastopatie, cisti ovariche e fibromi uterini.
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Acque di luce quintessenza matrice per i dolori mestruali
Le patologie fisiche, come i dolori mestruali non sono trattate direttamente dalle Acque di luce in quanto, questi rimedi agiscono principalmente sullo stato emozionale, che conduce al manifestarsi di un certo disturbo.
In generale i dolori mestruali sono provocati da alcuni ormoni, responsabili delle forti contrazioni della muscolatura uterina. La sfera emozionale e il tono dell'umore sono strettamente legati al sistema ormonale.Per questa ragione dovranno essere composte, rispetto allo stato emotivo e al vissuto della persona e scelti rispetto alla reazione dell’individuo nei confronti di queste situazioni e non per il solo sintomo.
Aromaterapia in caso di dolori mestruali
Per alleviare i dolori mestruali, l'utilizzo degli oli essenziali costituisce una terapia aromaterapica che interviene sia a livello psichico, che fisico.
Alcune essenze riequilibrano il sistema ormonale femminile, modulando la produzione di prostaglandine (PGF2), responsabili delle contrazioni e degli spasmi uterini; altre svolgono un'azione antinfiammatoria e rilassante a benefio della muscolatura liscia dell'utero.
- Olio essenziale di geranio: massaggiato sul basso ventre, rilassa le contrazioni uterine dovute all’ovulazione e ai dolori mestruali; aiuta ad alleviare i disagi della menopausa e della sindrome premestruale, le nevralgie e il mal di testa;
- Olio essenziale di lavanda: svolge un'azione antispasmodica sulle contrazioni muscolari, calma i dolori e gli spasmi addominali;
- Olio essenziale di rosa: calma gli spasmi in caso di dolori mestruali ed argina le emorragie. Indicato nei disturbi legati agli squilibri ormonali, l’ansia e l’irritabilità che caratterizzano la sindrome premestruale e la menopausa;
- Olio essenziale di camomilla: aiuta a rilassare la muscolatura tesa, dovuta a nervosismo, intestino irritabile, spasmi, colite e coliche gassose, specie nei neonati. Dona beneficio in caso di dolori mestruali e disturbi della menopausa.
Prova queste formule di oli essenziali:
Dolore stressante da congestione: Camomilla romana 10 gogge, Salvia sclarea 5 gocce, Timo timolo 15 gocce
Dolore spasmodico: Cipresso 5 gocce, Lavanda 5 gocce, Mente piperita 10 gocce, Noce moscata 10 gocce
Le quantità indicate vanno aggiunte a 30 ml di olio vegetale per un olio da massaggio. Friziona tutto l'addome, la zona lombare e le spalle. Ripeti ogni giorno, incluso il periodo del ciclo. In aggiunta, scegli uno dei seguenti oli essenziali oppure prepara una miscela da utilizzare per due bagni aromatici durante le mestruazioni, intervallati di un giorno tra l'uno e l'altro.
GERANIO - NEROLI - PALMAROSSA - SALVIA - SCLAREA
📌 Molto utile anche applicazioni di foglie di cavolo sul basso ventre per 2-3 ore o più
Una zona sensibile sono i talloni, secondo la riflessologia plantare. Eseguite una digitopressione ai lati del tallone (dove si concentra la zona ovarica e tutto l'apparato riproduttore) e salite piano piano lungo il polpaccio (ciò favorirà anche il flusso linfatico e il gonfiore si attenuerà).
I rimedi della nonna
Si può creare un azione analgesica con un azione derivativa, cioè facendo un pediluvio molto caldo a cui saranno aggiunti 2 cuchiaini di farina di senape; questo è ripetibile anche 2 o 3 volte in giornata e crea una decongestione del basso ventre, oltre che al rilassamento generale.
Una lettura psicosomatica dei disturbi mestrualiAmenorrea. È l'assenza del ciclo mestruale, spesso indicativa di una rinuncia, più o meno sofferta, alla propria femminilità, profondamente rifiutata o vissuta in modo ambivalente e conflittuale. Probabilmente accade perché è presente il desiderio inconscio di restare o ritornare bambine, evitando in questo modo tutti i conflitti e le problematiche connesse a una gestione di una sessualità matura. Rimanere "piccole" infatti consente di evitare le responsabilità di una consapevolezza adulta. Può anche accadere che un'eccessiva identificazione con un modello maschile impoverisca l'essenza femminile impedendo così la sua libera espressione. Sono più a rischio le donne che sacrificano la dimensione materna e l'eros a favore della carriera, chi non si stima e si percepisce come fragile, insicura o che vive in un ambiente famigliare che non ha mai accettato il loro diventare adulte
Dismenorrea. Le mestruazioni dolorose, accompagnate da crampi addominali, talvolta anche cefalea, nausea e vomito, sono un fenomeno frequente. Possono verificarsi perché la donna vive come pericolosi o limitanti gli aspetti di passività, di accoglimento e di trasformazione tipici del femminile. Il dolore inoltre può esprimere una sessualità non liberamente vissuta e giudicata come "sporca" e minacciosa, con sentimenti di colpevolezza e di conflitto. Sono più a rischio donne che hanno uno stile di vita iperattivo e frenetico, con difficoltà di fermarsi e ad accettare di cambiare.
Oligomenorrea. Molte donne lamentano un ciclo mestruale particolarmente scarso e breve, stentato, spesso neppure doloroso. Durante le mestruazioni l'energia femminile prorompe all'esterno, a livello simbolico il mestruo porta fuori la parte più "viscerale" del nostro essere. Basti pensare che dopo periodi di intensa attività sessuale il flusso di solito aumenta, quasi a rappresentare un'energia accumulata in sovrappiù. Date queste premesse, possono soffrire più frequentemente di questo disturbo le donne che hanno una vita sessuale inibita e insoddisfacente, che vivono la femminilità come un ostacolo alla loro realizzazione, ma anche le donne che tendono a razionalizzare anche gli stati emotivi più istintivi.
Ipermenorrea. Si tratta di flussi particolarmente lunghi e abbondanti tanto da indurre anemia e da assumere l'aspetto di un'emorragia. In questi casi il flusso ininterrotto segnala una femminilità trascurata e il suo impulso a imporsi ed essere considerata di più. La capacità creativa, pulsionale, sanguigna chiede di essere presa in considerazione. La perdita abbondante di sangue, da un punto di vista simbolico, può rappresentare anche il "pianto" di un utero che non riesce a esprimere la sua funzione creativa. Sono più soggette a ipermenorrea le donne identificate in un ruolo femminile poco valorizzato, che si impongono sacrifici e rinunce negando l'espressione delle emozioni, prime fra tutte la tristezza e il rimpianto.
Amare se stessi vuol dire accettarsi in quanto persona degna di rispetto.
PS:Producono da 20 anni assorbenti che assorbono il doppio dei precedenti. Prima o poi troveranno una donna, nel letto, liofilizzata. 😂
Naturopata e Naturoposopho Graziano Ambroggi