Come trovare il giusto equilibrio tra mente emozionale e mente razionale

Secondo le moderne teorie collegate all’intelligenza emotiva, noi esseri umani siamo dotati di due menti: una mente emozionale e una mente razionale.

Secondo le moderne teorie collegate all’intelligenza emotiva, noi esseri umani siamo dotati di due menti: una mente emozionale e una mente razionale. 

Come abbiamo visto in un precedente articolo spesso una delle due componenti tende a prevalere sull'altra anche in base al sesso ( tipicamente nelle donne prevale la componente emotiva mentre negli uomini quella razionale) . 

Per vivere al meglio è importante conoscerle e cercare l’equilibrio. Scopriamo insieme le caratteristiche e il legame tra queste due menti collegate. 


Mente emozionale e mente razionale, è possibile trovare un equilibrio? 

Ho sempre creduto che l’essere umano sia una meravigliosa accozzaglia di intelletto ed emozione. Da sempre la mia parte “ingegneristica” e quella “sognatrice” si sono rincorse, abbracciate, a volte anche scontrate ma sono entrambe parti importanti del mio modo di essere. Leggendo una serie di articoli e di testi sull’intelligenza emotiva sono felice di aver trovato conferma a questa mia intuizione nata in modo assolutamente spontaneo.

La nostra mente emozionale è responsabile di sentimenti ed emozioni, mentre la nostra mente razionale è responsabile del nostro pensiero logico e del nostro processo decisionale. Entrambe le menti sono importanti, ma per una vita serena ed equilibrata sarebbe opportuno non affidarsi troppo all'una o all'altra.

Per trovare il giusto equilibrio tra la nostra mente emotiva e la mente razionale, è importante prima riconoscere e comprendere le nostre emozioni. 

Le emozioni sono una parte naturale dell'essere umano e non dovremmo mai cercare di sopprimerle o ignorarle.

Una volta recepite e comprese le nostre emozioni, possiamo usare la nostra mente razionale per prendere decisioni logiche e agire. 

Trovando il giusto equilibrio tra la nostra mente emotiva e la mente razionale, possiamo prendere decisioni migliori basate sia sulla logica che sull'empatia.

Per raggiungere un equilibrio ottimale tra queste due menti abbiamo un'arma quasi infallibile: la consapevolezza.

Essere più consapevoli delle nostre emozioni e pensieri e possiamo imparare a rispondere ad essi in modo più equilibrato. 

Questo può aiutarci a prendere decisioni migliori ed evitare azioni impulsive che sono guidate esclusivamente dalle nostre emozioni. 

Secondo Daniel Goleman autore di “ Intelligenza Emotiva – Che cos’è e perché può renderci felici ” tutti siamo dotati di due menti, una che pensa e una che sente.

La mente emozionale e la mente emozionale convivono e si integrano ma sono collegate a circuiti celebrali differenti anche se connessi. 

La parte emotiva invia alla parte razionale una serie di stimoli e informazioni utili ma che hanno la necessità di essere rielaborate. La mente razionale filtra, seleziona e dona concretezza e ordine a questi stimoli. In genere la parte emozionale ha reazioni più rapide rispetto a quella logica e razionale.

Ti è mai capitato di “bloccarti” per la paura? Un istante in cui la tua parte emotiva prende completamente il sopravvento e ti impedisce di razionalizzare ciò che hai di fronte? In questo caso la mente emotiva ha un ruolo prevalente ma, dopo qualche minuto, appena la situazione si stabilizza e riesci a ritrovare un minimo di calma, inizi a pensare in modo più chiaro. 


È nata prima l'intelligenza emozionale o quella razionale?  

Prova ad indovinare!

Certo, anche in questo caso la sfera istintiva ed emozionale è nata prima della nostra capacità di razionalizzazione, approfondimento e sintesi.

Per capirne i motivi dobbiamo ripercorrere brevemente l’evoluzione del cervello umano, può sembrare complesso ma se mi segui passo dopo passo, vedrai che è più semplice di ciò che sembra. 

Provo a raccontartelo stile fiaba…

C’era una volta una creatura con un cervello molto semplice, chiamato tronco cerebrale, in grado di regolare funzioni di base come il respiro e il movimento (simile a quello dei rettili odierni). Con il passare del tempo il cervello iniziò a cambiare a ad evolversi e iniziarono a formarsi i centri emozionali. 

I nostri antenati si affidarono per molto tempo all’istinto guidato dalla parte emotiva. Quando si sviluppò ulteriormente andò ad avvolgere, come un anello, il tronco cerebrale (viene chiamato sistema limbico dal termine latino limbus che significa anello). 

Il sistema limbico, a sua volta, affinò due capacità importantissime: l’apprendimento e la memoria.

Milioni di anni dopo questi centri emozionali si trasformarono in intere aree del cervello pensante, quella che oggi chiamiamo “neocorteccia”. 

Già immagino qualcuno di voi che dice: “Aspetta un attimo, mi sono perso in tutte queste evoluzioni!” quindi sintetizzo ulteriormente.

La mente emotiva è nata prima di quella razionale.


 

Perché ci servono due menti? 

 

Anche per rispondere a questa domanda cercherò di utilizzare le mie doti di sintesi.

Quando ci troviamo di fronte ad un immagine, una situazione o un informazione la nostra prima reazione è di tipo emotivo, i nostri sensi si allertano e ci trasmettono impulsi di “sopravvivenza”; questi istinti ci consentono di avere una reazione immediata.

Nel frattempo vengono inviati degli impulsi alla parte più razionale che rielabora le informazioni ricevute, prende una decisione e ci guida nelle razioni più a lungo termine. 

Immaginate ora di essere la creatura primitiva di cui parlavamo prima. Vivremmo di sole emozioni e questo ci permetterebbe di sopravvivere guidati da istinti come la paura ma non ci sarebbe possibile comprendere e “sfruttare” le opportunità che la vita ci offre. 

Al contrario, se avessimo solo la mente razionale rischieremmo di non sopravvivere perché la reazione sarebbe più lenta e saremmo come dei robot, capaci di memorizzare scrivere e svolgere attività in modo preciso e metodico ma freddo e anaffettivo. 

Io sono felice di avere le mie due menti che, come dicevo inizialmente che a volte si abbracciano e altre sono in apparente contrasto tra loro. Mi rendono una donna a tutto tondo, capace di scrivere, leggere, apprendere, ridere, piangere e amare!

E tu?

Commenti

Devi effettuare il login per poter commentare