Le 5 domande più comuni sull'educazione emotiva

Quando si parla di intelligenza emotiva ci si chiede spesso se vi è la possibilità di apprenderla o di incrementarla nel corso della vita. Nell’articolo di oggi vorrei quindi parlarvi di educazione emotiva.


Quando si parla di intelligenza emotiva ci si chiede spesso se vi è la possibilità di apprenderla o di incrementarla nel corso della vita. Nell’articolo di oggi vorrei quindi parlarvi di educazione emotiva. 

Come ormai avrai capito le emozioni sono uno degli argomenti che mi affascina maggiormente e mi sono posta numerose domande sull’argomento poi, da curiosa impenitente, ho fatto delle ricerche sul tema e ho scoperto tante cose interessanti. 

  • Cosa di intende per educazione emotiva? 
  • Come si possono educare le emozioni? 
  • Perché l’educazione emotiva è importante fin dall’infanzia? 
  • E per gli adulti? 
  • Ci sono dei testi che possono aiutare ad approfondire e comprendere meglio?  

Ma procediamo con ordine

Cosa si intende per educazione emotiva?

 Cercando sui motori di ricerca troverai definizioni simili a questa:

L'alfabetizzazione emotiva (chiamata anche educazione emotiva) consiste nell'insegnare cosa sono le emozioni, a cosa servono, come si esprimono e come gestirle in modo consapevole. È cioè insegnare a capire sé stessi e gli altri sul piano emotivo. 

Abbiamo parlato più volte di quoziente intellettivo e di come si possa mantenere il cervello attivo e quindi incrementare il nostro QI attraverso lo studio, la logica, le attività che stimolino e allenino la nostra mente.

Per quanto riguarda le emozioni è possibile applicare un principio simile, grazie all’educazione emotiva

Con il termine educazione emotiva si intende l'insegnamento e la formazione su come riconoscere e gestire le proprie emozioni nella vita di tutti i giorni. 

Si tratta di uno strumento potentissimo, in particolar modo se appresa durante l’infanzia e affinata nel corso degli anni.

Sin da piccoli, infatti imparare a riconoscere e vivere le nostre emozioni ci permette di razionalizzare delle situazioni apparentemente impossibili o insuperabili, di ricordare che siamo esseri umani dotati non solo di testa ma anche di cuore e, cosa importantissima, non colpevolizzarci per questo. 

Accettare momenti di sconforto e stati d’animo sia positivi che negativi consente di vivere, imparare e comunicare in modo equilibrato e sereno. 


Perché andrebbe insegnata l’intelligenza emotiva?

 In base ai risultati di vari studi sull’argomento l'educazione emotiva, in particolare durante le fasi di crescita è uno strumento fondamentale per sviluppare empatia e resilienza.

In base alle ricerche psicologiche svolte sui ragazzi, in particolar modo durante l’adolescenza, pare che una delle maggiori concause di stress, depressione ed episodi autolesionistici sia l’ analfabetismo emotivo.

La scuola tradizionale italiana è più concentrata su nozioni, concetti e formule da memorizzare che sulla reale crescita emotiva e psicologica dei nostri ragazzi, ha un’impostazione più nozionistica che educativa.

Una buona educazione emotiva porta i seguenti vantaggi:

  • Adottare un atteggiamento positivo davanti alla vita e sviluppare una maggior capacità adattiva 
  • Saper esprimere i nostri sentimenti
  • Avere un’autostima realista
  • Avere capacità di cooperazione e una buona capacità di risoluzione di conflitti

 

Da mamma mi sono chiesta più volte come aiutare i miei figli in questo senso. Ti è mai capitato? 

Educazione emotiva per adulti

E noi adulti? Siamo sinceri, negli ultimi anni almeno qualcosa si è mosso. Si è parlato e si parla di alfabetizzazione emotiva e si sta lavorando per inserirla nei programmi ministeriali ma se hai più o meno 40 anni come me, quando eri un bambin@ l’argomento era sconosciuto ai più.

Chi ha avuto la fortuna di avere dei genitori, degli amici o degli insegnanti naturalmente dotati di una certa intelligenza emotiva ne ha tratto beneficio ma a nessuno è venuto mai in mente di fornirci un avere e propria educazione emotiva.

Quindi? A questo punto è ormai troppo tardi? Assolutamente no! Come in molti altri ambiti abbiamo un ampio spazio di miglioramento.

Partiamo dalle piccole cose:

1.      Cerchiamo di riconoscere i nostri stati d’animo

2.      Non fuggiamo dalle nostre emozioni, ascoltiamole

3.      Insegniamo a chi ci sta intorno che le emozioni sono parte della vita e che non è sano reprimerle o giudicarle ma nemmeno farsi travolgere 

Trasforma questo esercizio in una “sana abitudine” 

 

Come si educano le emozioni?

 Esistono molti modi per educare le emozioni. In età scolare si possono fare attività ludiche e divertenti, da adulti è possibile trovare dei testi molto interessanti sia per imparare che per trasmettere le nostre emozioni.

Diversi personaggi conosciuti si occupano o si sono occupato dell’argomento. Tra i nomi più noti: Umberto Galimberti e Alberto Pellai.

Stefano Centonze infine ha creato anche una scuola di intelligenza emotiva e dei corsi di formazioni e professionalizzazione per coach dedicati alla tematica delle emozioni.  


Libri educazione emotiva

 

Da leggere con i figli:

Cito solo alcuni esempi “Le sei Storie delle emozioni” ideale se avete bimbi dai 3 ai 6 anni

“L’alfabeto dei sentimenti” per gli alunni delle scuole primarie

“Ti parlo ma non mi senti” 

 Per adulti:

 Mi hanno consigliato “Il sorriso triste dei girasoli” di Ulisse Mariani e Liliana Gheorghe

Ricordo inoltre i numerosi testi di Daniel Goleman di cui abbiamo già parlato. 

 

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