Ti ricordi quel miscuglio di emozioni che ti stringeva lo stomaco i primi giorni di scuola?
Curiosità per la nuova esperienza, paura indefinita del nuovo posto, gioia di giocare con i nuovi amici, timidezza nell' incontrare maestre o maestri sconosciuti, tristezza per l'assenza della mamma, il profumo dei nuovi libri e quaderni, senso di solitudine e abbandono, e molto altro...
Un'emozione ha vinto, determinando il tipo di ricordo e probabilmente nascondendo tutte le altre emozioni, e ora tu ricordi un'esperienza bella oppure brutta di quei giorni. Se ad esempio sei stato molto felice di incontrare i nuovi compagni, hai tenuto un ricordo positivo, ma se la maestra ti ha sgridato e hai provato vergogna, hai un ricordo brutto. E tutte le altre emozioni vissute, sono seppellite sotto quel ricordo. Sono diventate sfumature, non degne di nota nella memoria, ma ci sono, in qualche strato delicato delle parti più intime di te. E più sei razionale ora, più in profondità si trova quello strato. Ma questo non significa che tu non sia sensibile. E la tua bella sensibilità ogni tanto si fa sentire, facendo riaffiorare nei momenti più impensabili strati sottostanti.
E ora che tuo figlio/a va a scuola riaffiorano tutte insieme quelle sfumature emozionali, mescolandosi alle tue emozioni di adulto che deve elaborare il fatto complesso di lasciare la propria creatura in mano di altri che plasmeranno la sua mente e il suo cuore nelle lunghe ore in cui non starete insieme. E magari ti senti in colpa per quel bel senso di libertà che ti dà l'idea di quelle ore senza la tua creatura.
Sei nel vortice, ti manca chiarezza, senti disagio e non capisci bene perché.
Poi razionalizzi e in qualche modo ti concentri sulle cose da fare, le sfumature si stemperano finchè non riabbracci il tuo bel scolaretto o la scolaretta, che è nel pieno vortice emotivo della sua esperienza scolastica. A volte quel vortice del bimbo non si percepisce subito, lui sembra entusiasta finché racconta dei nuovi amici e delle maestre... sorride, ride, gioca... Poi inizia ad avere difficoltà nel mangiare, oppure nell' addormentarsi, si sveglia di notte. Qualche bambino sembra regredire nel controllo dei bisogni fisiologici, torna (o inizia) a fare la pipì a letto. Qualche bimbo è lamentoso, oppure fa nuovi "capricci".
E tu sei preoccupato/a, immerso/a nel tuo vortice emotivo e nel suo... Lui fa da specchio al bimbo che sei stato e tu ora devi sviluppare nuove competenze genitoriali per gestire le tue emozioni, insieme alle sue e i relativi comportamenti. E poi c'è lo stesso processo emotivo nella tua dolce metà, insieme a quello degli altri vostri figli di diverse età.
Considera che il bambino si sta adattando a un nuovo ambiente in cui non ha ancora sviluppato una relazione con una figura di riferimento e si sta separando dalla figura di riferimento abituale, che gli manca e ha bisogno di essere rassicurato.
Come superare serenamente questo momento?
- Accettando il fatto che "è tutto normale". Che tu sia madre o padre, se ti trovi in questa situazione di emotività è perché ogni nuova fase della vita porta con sé cambiamento ed evoluzione e questo passa necessariamente attraverso un riassetto di modi di fare, modi di pensare e modi di affrontare le situazioni. Cresci insieme al tuo bambino, sperimenti e apprendi, maturi competenze. Anche i genitori crescono.
- Ascoltando quello che provi e scrivendolo in un diario emozionale, in modo che nel riordinare le parole prendano significato e nome anche le emozioni e siano così più identificabili e gestibili, perchè se do un nome a ciò che provo lo comprendo meglio e posso trovare come affrontarlo.
- Dialogando con l'altro genitore, con cui condividi la creatura che avete messo al mondo e comunicandogli la tua difficoltà del momento, in modo che possiate aiutarvi e decidere un comportamento comune verso i figli.
- Osservando il tuo bambino e chiedendoti quale sia il suo bisogno principale, e immaginando come possa essersi sentito in questi giorni di nuovo impatto ambientale e sociale.
- Abbracciando il tuo bambino e dando contenimento ai suoi capricci, lamenti, fissazioni, ecc... attraverso l'affettività e il gioco corporeo (coccole, solletico, giochi che gli piacciono) per sdrammatizzare, sciogliere la tensione e fargli sentire la tua vicinanza.
- Parlando in modo gentile, spiegandogli cosa prova, raccontandogli la tua esperienza scolastica in modo sincero e delicato, con parole adatte alla sua comprensione e alla sua età.
- Dedicandogli più tempo del solito in questa fase di inserimento a scuola, cercando di farti raccontare cosa vive e ascoltandolo con attenzione, per cogliere le sue sfumature emozionali e giocando con lui. I bimbi nel gioco raccontano i loro vissuti, li simbolizzano e teatralizzano, per elaborarli.
- Portandolo nella natura, in giardino, in un parco, al mare o nel bosco. Stai all'aria aperta con lui: dopo ore al chiuso a scuola ha bisogno di riequilibrare e ripulire le sue energie e nutrire il suo corpo di ossigeno e buone vibrazioni. E questo farà molto bene anche a te....
Se sei in difficoltà in questa fase di inserimento scolastico, hai dubbi o vuoi sostegno e ascolto, chiedilo, non esitare. Emozionologia si prende cura delle tue emozioni, ti guida a superare l'emotività e a diventare emozionale. Clicca per saper come posso aiutarti:
Consigli per le tue letture:
Ogni bambino viene al mondo con un piccolo seme di autostima. Sta a noi adulti (genitori, educatori, insegnanti ecc.) assicurarsi che questo seme attecchisca in modo stabile e possa crescere.
Vuoi insegnare nel modo migliore a tuo figlio ad avere fiducia in se stesso e negli altri? Impara a fidarti di lui!
Se questa reciprocità viene stabilita, crescerà diventando un adolescente e poi un adulto sereno, amorevole, altruista, consapevole e sicuro di sé.
L’infanzia e l’adolescenza sono due periodi chiave nel processo di costruzione della fiducia e le esperienze fatte in questi momenti saranno decisive per la nostra vita adulta.
Ispirato alle più recenti ricerche delle neuroscienze affettive e sociali, Insegnare ai bambini la fiducia in se stessi attinge a piene mani a studi documentati e offre 38 strumenti concreti e divertenti, accompagnati da attività semplici e pratiche per coltivare la fiducia in sé e sviluppare le risorse già esistenti nei nostri “cuccioli”.
- Autostima e fiducia in sé: cosa sono e come si sviluppano
- Come funziona il cervello del bambino
- Il corpo e le emozioni: insegnare a esprimersi e a conoscersi
- Il potere delle parole, nel bene e nel male
- Insegnare al bambino a conquistare l’autonomia
- Il ruolo della scuola