Un legame viene scelto quando si supera la fase del "mi piaci, mi attrai, mi innamoro di te" (tipica delle prime frequentazioni) e si procede verso la conoscenza profonda dell'altro per costruire una relazione d'anime dove il sentimento cresce e unisce sempre di più le due persone che si amano.
Ma è vero amore? Come rispondere a questa domanda?
Io rispondo con un tenero sorriso, perché ognuno di noi ha una certa idea dell'amore e di come metterlo in pratica e la coppia funziona solo se le convinzioni sull'amore dei due che si amano collimano, e si sincronizzano i tentativi per realizzare quell'amore.
Spesso i rapporti di coppia finiscono perché si hanno modi diversi di amare, basati anche su differenti valori.
Per chiarire con un semplice esempio: se per un persona amare significa condividere tutto, non avere segreti per l'altro, stare sempre insieme, sacrificare tutto di sé e per l'altra invece amare significa condividere solo ciò che non sente lesivo della sua libertà, avere un mondo personale non necessariamente condiviso, mettere sempre al primo posto le sue esigenze, sarà difficile far funzionare la coppia senza sofferenza e senza continui riadattamenti, spesso fallimentari.
Attenzione però, perché gli opposti si attraggono ma i simili stanno bene insieme e questo dà una grande gamma di varietà relazionali ( e di gioie e sofferenze)... Approfondirò questi concetti nei prossimi articoli.
Proseguiamo un passo alla volta.
Prima di infilarci in una relazione dovremmo avere ben chiaro quali siano: le nostre necessità, i nostri bisogni, i desideri e i nostri valori in ambito affettivo e soprattutto cosa vogliamo offrire e cosa siamo disposti a mediare nella relazione.
Serve avere ben chiaro cosa significa amare "per me" e capire se anche l'altro condivide quel modo di amare.
Perché a meno che non si parli di Amore Cristico, quello supremo che sa donare la propria vita per l'amato, tutte le altre forme d'amore sono condizionate. E le condizioni ( e i condizionamenti relativi) le pongono quelle necessità, bisogni e desideri di cui parlavo prima.
Le emozioni della coppia viaggiano in positivo su una bella base solida fatta di sentimento, affrontando le sfide della vita, riequilibrandosi e riaggiustandosi, se c'è un modo di amare che combacia, basato su comportamenti e scelte condivisi.
Ogni coppia infatti ha un modo di stare insieme unico e speciale per quella coppia, che non dovrebbe essere giudicato o criticato dagli altri.
Ogni coppia dovrebbe poter costruire la propria via e il proprio modo di stare insieme, senza interferenze da parte di familiari, parenti, amici e conoscenti.
Sarebbe bello essere così forti in due da non farsi interferire dal resto del mondo: quante volte le coppie si trovano in difficoltà o contrasto a causa di ciò che pensano, dicono, inventano, vogliono o pretendono gli altri?
Quante volte si incrina la serenità a causa delle altrui ingerenze?
La filmografia si è ben espressa sull'argomento, conosciamo tutti storie di amori resi impossibili dagli altri...
Poi, anche quando tutto fila liscio, c'è il fattore tempo, che trasforma inesorabilmente quei due ragazzi che si amavano tanto in persone che non sempre maturano allo stesso ritmo, con bisogni ed esigenze nuove, che si staccano dai vecchi modi di pensare e la coppia ha bisogno di nuovi aggiustamenti e revisioni per procedere.
Le promesse dell'inizio, l'impegno e l'entusiasmo nel vivere insieme, si sfumano in toni più pacati a contatto con la realtà del quotidiano, allora si punta sull' amore, ci si impegna di più e può anche migliorare la situazione, ma poi arriva la micidiale routine che livella tutto e può abbattere le energie anche al più soddisfatto abitudinario.
Dovremmo insegnare ai giovani che l'amore è innannzitutto fantasia e che deve rinnovare le emozioni costantemente se vuole durare.
La coppia infatti, a meno che non si parli di coppia di amici, si basa sull'attrazione e sul magnestismo di corpi e anime.
Magnetismo che la routine può devastare, attrazione che può spegnersi nella condivisione di spazi e gesti che tolgono il mistero.
Vedo salvarsi le coppie che sanno ridere, che conoscono ironia e autoironia e la applicano nel quotidiano.
Vedo salvarsi coppie in cui entrambi mantengono vivo il desiderio l'uno dell'altra nella complicità e nell'osare conoscersi sempre più a fondo, nel fare della sessualità un percorso di crescita che comprende anche la trasformazione dell'anima.
Vedo funzionare le coppie dove entrambi valorizzano le proprie emozioni e quelle dell'altro, perché comprendono che la vita è fatta di emozioni, e che se gioia, passione, entusiasmo mancano finisce anche l'amore, perché il sentimento vero è basato sul rendere bella la vita dell'altra persona.
Vedo funzionare le coppie che sanno parlarsi e che nel tempo crescono in ascolto e comprensione, basando sul dialogo le loro scelte e i loro momenti impegnativi.
Vedo procedere anche quelle coppie che hanno attraversato altri "amori", errori e dolore e che si sono ritrovati negli occhi, con sguardo sincero.
Vedo procedere negli anni quelle coppie che hanno compreso che non si possiede l'altro, che la libertà è sia un grande valore basato sul rispetto di se' e dell'altro ed anche un' abile mediazione tra le rispettive necessità di espressione e nutrimento relazionale.
Siamo esseri complessi e multisfaccettati, se valorizziamo le nostre bellissime differenze e ci mettiamo in gioco in modo autentico, possiamo dare vita a coppie originali, vive, che sanno vivere e godere le emozioni della vita.
E alla base di tutto, ci sono la sincerità con se stessi e con l'altro e la capacità di comprendere veramente cosa l'altro prova: l'empatia.
L'empatia è una dote innata che si può allenare e sviluppare in una certa misura se si lavora profondamente nel conoscere e capire le emozioni, se si sviluppa un corretto linguaggio emozionale e se si ha a cuore l'altro.
Ma chi non è mai stato empatico, difficilmente lo diventa.
L'empatia è una qualità delle persone molto sensibili.
L'empatico tende a farsi coinvolgere negli stati emotivi altrui, perciò deve lavorare sulla sua centratura per poter risultare utile, emozionale e non emotivo nell'aiutare l'altra persona.
L'empatico riesce a cogliere intuitivamente la sofferenza dell'altro, a volte anche quella nascosta che l'altro non ha ancora ben consapevolizzato e può aiutarlo ad entrare in contatto con queste parti di sè celate, aiutandolo così ad elaborare il problema.
L'empatia è fondamentale per la coppia, perchè è alla base di quel prezioso dialogo emozionale, che permetterà un viaggio di comunicazione e comprensione reciproca.
Se senti che le emozioni della coppia di cui fai parte hanno bisogno di maggior chiarezza, che la tua relazione con il tuo patner può essere migliorata, che ti serve qualcuno che ti ascolti e sciolga i tuoi dubbi, non esitare a farti aiutare nel potenziamento emozionale, c'è sempre una via per la felicità.
Per la tua coppia