ESSERE GENITORI "RISOLTI".

La chiave per relazionarsi con i nostri figli che crescono.

Essere genitori è un compito gratificante ma complesso, specialmente durante le fasi delicate della pre-adolescenza e adolescenza dei nostri figli. Un concetto che spesso emerge in questo contesto è quello di essere "risolti". Ma cosa significa realmente essere "risolti" e come può influenzare la nostra relazione con i nostri figli?

L'importanza di sentirsi "Risolti".

Il termine "risolto" può evocare ansia e preoccupazione;  tuttavia, rappresenta un aspetto cruciale nella nostra capacità di affrontare le sfide genitoriali. Quando i bambini sono piccoli, noi genitori siamo visti come figure invincibili, infallibili. Ma durante la transizione verso la pre-adolescenza, i nostri figli iniziano a percepire le cose con maggiore obiettività: si rendono conto che non siamo perfetti e che, come esseri umani, commettiamo errori.

Questa consapevolezza può generare una serie di emozioni, tra cui la ribellione e la rabbia. E sebbene queste reazioni siano naturali e sane, possono costituire una sfida significativa per noi genitori. 

La consapevolezza delle nostre vulnerabilità.

Quando i nostri figli adolescenti esprimono la loro rabbia, è fondamentale che noi riflettiamo su ciò che questa emozione suscita in noi. Ogni volta che reagiamo con frustrazione, potremmo scoprire che la nostra reazione è influenzata da esperienze passate non risolte. Questo "irrisolto" può manifestarsi sotto forma di meccanismi di difesa immaturi, creando conflitti inutili all'interno della famiglia.

Ad esempio, se un adolescente sfida l'autorità genitoriale, la nostra reazione potrebbe essere esacerbata da insicurezze personali di un genitore. Ciò che potrebbe sembrare una semplice ribellione giovanile può trasformarsi in un conflitto generazionale profondo, dove entrambi le parti – genitori e figli – si sentono incompresi e feriti.


Come affrontare l' irrisolto.

Per migliorare la nostra relazione con i nostri figli, è essenziale affrontare le nostre vulnerabilità. Sarebbe opportuno lavorare sulle vulnerabilità per tempo, cioè quando i nostri figli sono ancora piccoli, perché la loro adolescenza non ci trovi impreparati.

Ecco alcuni suggerimenti pratici per iniziare:

1. Auto-riflessione: quando ti senti sopraffatto dalle emozioni, chiediti cosa sta realmente risuonando in te. Quali esperienze passate influenzano la tua reazione?

2. Comunicazione aperta: incoraggia un dialogo aperto con i tuoi figli. Creare uno spazio sicuro dove possano esprimere le loro emozioni senza paura di giudizi può fare la differenza.

3. Crescita personale: considera di intraprendere un percorso che ti aiuti ad esplorare e risolvere le emozioni che ancora ti interferiscono per i tuoi vissuti passati.

4. Flessibilità mentale: sii pronto a modificare il tuo approccio genitoriale. Adattarti ai cambiamenti dei tuoi figli e accettare che non hai sempre le risposte giuste è un segno di maturità.


La crescita reciproca.

Essere genitori "risolti" non significa essere privi di difetti, ma piuttosto riconoscere e affrontare le proprie vulnerabilità. È un processo di crescita che può portare benefici a tutta la famiglia. I nostri figli non solo ci sfidano, ma ci offrono anche l'opportunità di evolvere come individui.

Ricorda, ogni volta che ti confronti con la rabbia o la frustrazione, hai l'opportunità di scoprire di più su te stesso. In questo modo, non solo aiuti i tuoi figli a navigare le loro emozioni, ma contribuisci anche al tuo sviluppo personale.

In conclusione, diventare genitori "risolti" richiede tempo e impegno, ma il risultato finale è una relazione più sana e autentica con i nostri figli. Affrontare le sfide genitoriali con consapevolezza e apertura non solo avvicina i membri della famiglia, ma crea anche un ambiente in cui tutti possono crescere e prosperare insieme. Però la vera differenza per sentirti meglio nel tuo ruolo genitoriale sarà data dal Progetto Educativo per il figlio, e ora scoprirai che significa.


Come costruire un Progetto Educativo. 

Costruire un progetto educativo personalizzato per tuo figlio è un'opportunità preziosa che può arricchire non solo la sua crescita e apprendimento, ma anche il legame tra genitori.

Ma cosa significa Progetto Educativo? In Emozionologia si definisce Progetto Educativo un processo di costruzione di basi valoriali da trasmettere al figlio mano a mano che cresce, osservando i suoi punti di forza e le sue debolezze e adattando queste basi alle sue fasi evolutive.

Chiaramente questo significa che i genitori si siano guardati dentro per raccogliere i propri valori personali, li abbiano confrontati in coppia e abbiano deciso quali trasmettere e come trasmetterli. 

Se questo processo di costruzione di basi valoriali ti risulta difficile e vuoi un aiuto per capire meglio l’ambito e le applicazioni del Progetto Educativo per tuoi figlio, non esitare a fissare per una consulenza gratuita di 30 minuti: cliccando qui. Affronteremo insieme gli argomenti principali e orienteremo i tuoi passi per costruire il tuo Progetto Educativo.

Collaborare tra genitori per stabilire regole e linee guida chiare crea un ambiente strutturato, fondamentale per lo sviluppo di ciascun figlio. Ogni figlio infatti merita il suo Progetto Educativo personalizzato, perché se pur le basi valoriali della famiglia sono le stesse, ciascun figlio è unico, prezioso e differente dagli altri figli.

Un Progetto Educativo può essere suddiviso in varie Attività Educative, da proporre nel tempo.

Ecco alcuni suggerimenti su come sviluppare una Attività Educativa efficace e su come collaborare come genitori nel definire le regole per i vostri bambini.


Identifica gli interessi e i punti di forza di tuo figlio.

Il primo passo per costruire una attività di successo è comprendere gli interessi e i punti di forza di tuo figlio. Questa comprensione ti permetterà di focalizzarti sui bisogni di tuo figlio e personalizzare l’Attività in base alle sue esigenze. Che si tratti di scienze, arte o sport, cerca di integrare le sue passioni nell’attività che gli proponi. Ad esempio, se tuo figlio è appassionato di animali, potresti realizzare un’attività che esplora le diverse specie, i loro habitat e gli sforzi di conservazione. Allineando gli argomenti di studio agli interessi di tuo figlio, l'apprendimento diventa più coinvolgente e divertente. Ricordati che si apprende bene solo nella gioia, emozione fondamentale da nutrire nel processo di apprendimento e che educazione e istruzione sfumano sempre una nell'altra quando si insegna con amore.

Stabilisci regole e aspettative chiare.

Una volta definito il focus dell’attività, è essenziale stabilire regole e aspettative chiare per la partecipazione di tuo figlio. Prenditi del tempo, insieme all'altro genitore, per discutere quale comportamento e quali sforzi sono attesi. Questo può includere la definizione di orari di studio specifici, il completamento delle attività assegnate e la partecipazione attiva alle attività legate all’argomento scelto. Coinvolgendo tuo figlio nella creazione delle regole, egli svilupperà un senso di responsabilità e appartenenza all’attività.

Inoltre, è cruciale comunicare chiaramente le conseguenze in caso di mancato rispetto delle regole, ma non dimenticare di includere anche ricompense e incentivi per i successi e i progressi ottenuti. Lavorando insieme come genitori per garantire una coerenza nell'applicazione di queste regole, potrai creare un ambiente favorevole e stimolante per il Progetto Educativo di tuo figlio.

Conclusione.

In sintesi, costruire un Progetto Educativo per tuo figlio non solo promuove la sua crescita, ma rafforza anche la collaborazione tra genitori. 

Con un approccio strutturato e condiviso, puoi favorire un ambiente di apprendimento positivo, motivante, basato sull' amore, permettendo a tuo figlio di prosperare.

Inizia oggi stesso a costruire un Progetto eEducativo che possa accompagnarlo nel suo percorso di crescita! Ti aiuterà a sentirti in po' più "risolto" e allevierà un po' la fatica del ruolo.

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