LA VIA DELLA SEMPLICITA'.

Strumenti per le emozioni.

Ci hanno insegnato a complicarci la vita, a rendere complesse e a volte incomprensibili le cose semplici. Sovrastrutture, giudizi, definizioni tecniche e pesanti, ci hanno portato via la bellezza di un fiore.

Il fiore è quell'emozione che io provo, guardandolo; è quel colore che mi entra negli occhi, la morbidezza dei suoi petali, il profumo che sento, il frusciare delle sue foglie al vento, il ronzio dell'ape che vi si posa... Questa è la semplicità del fiore, ciò che raccolgo con la meraviglia di sensi e quell'effetto che stimola in me, che si chiama emozione.

Poi se voglio posso definire, classificare, appartenenza, specie, stagionalità...utilizzo il piano mentale per creare sovrastrutture complesse, quando serve. Ma quello è il mio fiore, che mi ha emozionato: se dimentico questo, dimentico la mia essenza e il contatto con la mia realtà interiore. L' emozione è la percezione del mondo, che diventa il "mio" mondo...


Realtà esterna e realtà interiore si chiariscono nella loro relazione biunivoca, se mi apro alla lettura emozionale. Avere un buon contatto con la realtà, e con la lettura e la comprensione di essa, significa cercare di andare all'essenza, liberarsi dalle "bucce", cercare la semplicità.

La via della semplicità si percorre attraverso l'osservazione e la percezione di ciò che l'azione dell'osservare muove in te, pensieri, emozioni, sensazioni. Non sai da dove iniziare? 

Nel mondo frenetico e sempre esigente di oggi, può essere difficile trovare momenti di pace e semplicità. Le nostre emozioni spesso si scatenano ed è facile rimanere intrappolati nel caos. Tuttavia, ci sono potenti strumenti che possiamo usare per gestire le nostre emozioni e trovare un senso di calma dentro di noi. Uno di questi strumenti è l'arte di ascoltare noi stessi.

Ascoltare noi stessi significa prendersi il tempo per sintonizzarsi sui nostri pensieri, sentimenti e desideri interiori. Si tratta di creare spazio per l'introspezione e l'autoriflessione. Ascoltando attivamente noi stessi, possiamo ottenere preziose informazioni sulle nostre emozioni e capire cosa le scatena. Questa consapevolezza di sé ci aiuta a identificare i modelli e a fare scelte consapevoli su come rispondiamo alle diverse situazioni. Ci permette di gestire le nostre emozioni piuttosto che essere gestiti da esse.

 Quindi, come possiamo esercitarci ad ascoltare noi stessi? Iniziamo mettendo da parte il tempo dedicato all'auto-riflessione. Questo può essere fatto attraverso il diario, la meditazione o semplicemente facendo una tranquilla passeggiata nella natura. Creando uno spazio sacro per noi stessi, possiamo ascoltare i sussurri del nostro cuore e ottenere una comprensione più profonda delle nostre emozioni.

Annotare in un quaderno personale può essere un buon esercizio per fare ordine e pulizia dentro di te. Nell'atto dello scrivere, tu scegli cosa mettere su carta e cosa non è importante, e questo è "pulizia", alcuni pensieri e alcune sensazioni le lasci andare. Il "filtro" della scelta ti aiuta a semplificare i tuoi processi interiori, scegliendo i più importanti, quelli a cui dare priorità. E questo porta chiarezza interiore.

Uno strumento che ha superato la prova del tempo è il diario. Può sembrare antiquato, ma fidati di me, c'è qualcosa di incredibilmente terapeutico nel mettere penna su carta e riversare i tuoi pensieri e sentimenti.
Quando scriviamo in un diario, ci concediamo uno spazio per essere autentici. Possiamo esprimere liberamente le nostre emozioni senza paura di giudizi o interruzioni. L'atto stesso di scrivere è catartico, rilascia emozioni represse e fornisce un senso di sollievo. Ma la vera magia accade quando rivisitiamo le nostre voci del diario con cura e riflessione. Rileggendo ciò che abbiamo scritto, acquisiamo una comprensione più profonda delle nostre emozioni, dei nostri schemi e dei fattori scatenanti. Siamo in grado di identificare temi ricorrenti e ottenere informazioni sui nostri processi di pensiero. Questa consapevolezza di sé è preziosa per gestire le nostre emozioni in modo efficace. Ci consente di riconoscere schemi dannosi e di fare scelte consapevoli per liberarcene.

Puoi iniziare osservando/percependo un fiore, specchiarti in lui, emozionarti. Usare semplici parole per descrivere cosa provi. Puoi diventare un poeta, se non giudichi ciò che senti e ciò che scrivi.

Dopotutto un fiore è semplicemente un fiore, sei tu a coglierne la bellezza.

Un potente strumento per gestire le nostre emozioni e trovare la pace interiore sta nell'osservare la natura. La natura ha un modo di radicarci, ricordandoci la bellezza e la semplicità che esiste intorno a noi. Un esempio è un fiore delicato. Concentrando la nostra attenzione su di esso e osservando veramente la sua bellezza, possiamo attingere a una sorgente di emozioni e acquisire una comprensione più profonda di noi stessi.
 Mentre guardi il tuo fiore, prenditi un momento per notare le emozioni che evoca dentro di te. Forse provi un senso di stupore e meraviglia per il suo intricato design, o una sensazione di serenità mentre assapori la sua delicata fragranza. Può anche suscitare sentimenti di amore e passione, ricordandoti la bellezza delle connessioni umane. Osservando semplicemente questo fiore, sei in grado di connetterti con le tue emozioni e ottenere un maggiore apprezzamento per le semplici gioie della vita.
In un mondo pieno di distrazioni e rumori, prendersi il tempo per concentrarsi su un fiore può essere una pratica potente. Ci permette di rallentare, di essere presenti nel momento e di connetterci con le nostre emozioni. La natura ha un modo di insegnarci lezioni importanti e, osservando un fiore, possiamo imparare ad apprezzare la bellezza e la semplicità che ci circonda. Quindi la prossima volta che ti senti sopraffatto o hai bisogno di un momento di calma, fai una passeggiata nella natura e trova un fiore da osservare. Potresti essere sorpreso dalle emozioni che evoca dentro di te e dalla pace che porta alla tua anima.

La via della semplicità è sicura e a portata di mano, prenditi cura di te.


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