Effetti degli stati ansiosi sul controllo posturale

Dott. Bartolomeo Fasano

COME L’ANSIA INFLUENZA NEGATIVAMENTE LA NOSTRA SFERA PSICO-FISICA

Può la psiche influenzare le nostre componenti meccaniche? Può essere considerata un importante recettore posturale?

In virtù del rapporto di reciprocità tra corpo e psiche in termini neurofisiologici, la nostra mente non può non avere un ruolo determinante per il mantenimento o il miglioramento dello stato di benessere.

Fermo restando che nella fisiologia del corpo umano l’ansia è qualcosa di necessario a volte, in quanto rappresentante di un maggiore livello di attenzione agli stimoli in determinate situazioni, in particolar modo gli stati ansioso-depressivi prolungati nel tempo, senza una adeguata gestione possono condurre un soggetto all’interno di una sorta di circolo vizioso, caratterizzato da risposte anomale a livello mio-fasciale, con conseguenti deficit in termini funzionali.

E’ molto complicato saper effettuare un’analisi di sé stessi in questi casi, ma allo stesso tempo può essere molto importante per saper evidenziare ciò che turba il proprio stato d’animo, tanto da sfociare in qualcosa di patologico molte volte, e che può effettivamente alterare la fisiologia delle catene muscolari, producendo modifiche della statica, della dinamica e potenzialmente sintomatologie dolorose importanti.

Si parla infatti del cosiddetto stato mio-tensivo psicogeno, ossia una sorta di meccanismo difensivo, una condizione caratterizzata da tensione muscolare permanente, proprio a causa di fattori che tendono a turbare lo stato d’animo di una persona, provocando spesso la caduta della componente psicologica in uno stato patologico.

Data la stretta connessione tra corpo e mente, oltre ad un eventuale supporto psicologico, molto spesso anche un lavoro prettamente meccanico, di tipo muscolo-articolare e respiratorio, specifico per le condizioni del soggetto con cui si sta lavorando, può essere di grande aiuto per ridurre il blocchi a livello emotivo, scaricare le tensioni accumulate e migliorare le funzioni, a livello muscolo-articolare, viscerale e incidendo inevitabilmente sull’umore, grazie alle cascate endorfiniche e all’abbassamento dei livelli di ormoni liberati in condizioni stressogene, come il cortisolo.

In particolare molta attenzione dovrà essere posta nei confronti di un muscolo spesso dimenticato e sottovalutato, ossia il diaframma, il quale potrebbe essere alla base di molti disturbi, grazie anzi tutto alla sua funzione nella meccanica respiratoria, ma anche per le sue connessioni anatomiche, ossia con torace e rachide lombare e con alcune componenti viscerali, con le quali spesso può entrare in contrasto in caso di perdita della propria fisiologia.

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Dott. Bartolomeo Fasano
Fisioterapista – Posturologo Mèziérista - Chinesiologo
BIBLIOGRAFIA/SITOGRAFIA

• “Sistema tonico-posturale ed emozioni: effetti dell’ansia sul controllo posturale”
Bartolomeo Fasano – www.espertiformatorisportivi.it

• “Posturologia – Ambiti applicativi e di ricerca” , “Relazione tra postura ed emozioni”
Francesco Fischetti, Gianpiero Grieco

• “Bioenergetica – Alexander Lowen

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