La vita che io amo l’ho scoperta molti anni fa, un pomeriggio.
Era un momento nel quale cercavo in me il silenzio.
Era un momento nel quale cercavo in me il silenzio.
Un’ispirazione generò nel mio cuore una sensazione di gioia e amore mai provata prima e una comprensione profonda: “La vita che amo è una vita di relazione”.
Una vita nella quale cercare il miglioramento continuo nella relazione con me stesso e gli altri. Una relazione che aiuti me e le persone vicine a contattare la parte migliore di sé.
Presero forma nuove domande fondamentali per la mia vita.
Cos’è amare?
Quali emozioni, pensieri e comportamenti aiutano a realizzare la vita che amo?
Quale direzione dare alla mia vita?
Cominciai a comprendere che la direzione di vita da prendere è soprattutto quella che porta continuamente a educare se stessi. Educarsi per amare.
Lo scopo della vita è educare se stessi.
Ed è la finalità di ogni relazione. La consapevolezza di questa finalità non è immediata. Bisogna cercarla, conoscere le idee e gli strumenti che la nutrono, accudirla costantemente. Nella relazione non c'è scopo più grande della reciproca crescita. Lì dove non c'è crescita, la relazione si appiattisce, involve negli automatismi, si spegne.
Crescere nella qualità di pensiero, nella gestione ed espressione delle emozioni, nell'attenzione alle attitudini e comportamenti, nella presenza di sé.
La vita è continua ricerca dell'amore.
Non l'amore che poi diventa possesso, limitazioni, dipendenza, dolore, separazione. Ma l'amore come respiro profondo che richiama la nostra essenza all'immenso valore che ognuno di noi ha, al dono che è la vita in ogni suo intenso e unico attimo, alla comprensione.. condivisione.. compassione.
La direzione di vita è amarsi.
L'amore per gli altri ha origine e senso dall'amare se stessi. Quale amore possiamo donare senza conoscere e vivere l'amore per se stessi, per la propria evoluzione? L'amato è innanzitutto quel me stesso che cerca la consapevolezza della sua essenza e manifestazione migliore, la comprensione dell'intima ragione dell'amore, dei limiti propri e dell'altro. ma anche di ciò che consente di ampliare, superare, andare oltre, trasformare, unire.
Quando la vita è un dono d'amore per me, si porge anche agli altri.
Lo scopo della vita è educare se stessi.
Ed è la finalità di ogni relazione. La consapevolezza di questa finalità non è immediata. Bisogna cercarla, conoscere le idee e gli strumenti che la nutrono, accudirla costantemente. Nella relazione non c'è scopo più grande della reciproca crescita. Lì dove non c'è crescita, la relazione si appiattisce, involve negli automatismi, si spegne.
Crescere nella qualità di pensiero, nella gestione ed espressione delle emozioni, nell'attenzione alle attitudini e comportamenti, nella presenza di sé.
La vita è continua ricerca dell'amore.
Non l'amore che poi diventa possesso, limitazioni, dipendenza, dolore, separazione. Ma l'amore come respiro profondo che richiama la nostra essenza all'immenso valore che ognuno di noi ha, al dono che è la vita in ogni suo intenso e unico attimo, alla comprensione.. condivisione.. compassione.
La direzione di vita è amarsi.
L'amore per gli altri ha origine e senso dall'amare se stessi. Quale amore possiamo donare senza conoscere e vivere l'amore per se stessi, per la propria evoluzione? L'amato è innanzitutto quel me stesso che cerca la consapevolezza della sua essenza e manifestazione migliore, la comprensione dell'intima ragione dell'amore, dei limiti propri e dell'altro. ma anche di ciò che consente di ampliare, superare, andare oltre, trasformare, unire.
Quando la vita è un dono d'amore per me, si porge anche agli altri.