Lo sciamanesimo celtico è una pratica spirituale profondamente radicata nella cultura e nella storia dei popoli celtici. Questo antico sistema è intriso di connessione con la natura, i cicli delle stagioni e una profonda comprensione degli elementi e del loro potere.
Una delle sue caratteristiche più affascinanti dello Sciamanesimo celtico è la "Ruota dell'Anno", un ciclo annuale di celebrazioni e rituali che riflette il rapporto dei Celti con la natura e il cosmo. In questo articolo, esploreremo cosa significa lo sciamanesimo celtico e come la Ruota dell'Anno gioca un ruolo centrale in questa pratica.
La cosmovisione celtica:
Lo sciamanesimo celtico si basa su una stretta connessione con la natura e i suoi cicli. I Celti, antichi popoli del Nord Europa, erano agricoltori e pastori, e la loro vita quotidiana era profondamente influenzata dalle stagioni e dai cicli della terra. Di conseguenza, lo sciamanesimo celtico incorpora questa comprensione profonda della natura nelle sue pratiche spirituali.
La Ruota dell'Anno: I Cicli della Vita e della Natura
La Ruota dell'Anno è un concetto centrale nello sciamanesimo celtico. Questo ciclo annuale è diviso in otto festività, o Sabbat, ciascuna delle quali rappresenta un momento significativo nella vita e nella natura. Queste festività includono:
1. Samhain (31 ottobre - 1 novembre): Questa festa segna la fine dell'anno celtico e l'inizio del nuovo. È un momento in cui il velo tra il nostro mondo e i mondi spirituali sia più sottile. Purtroppo oggi, nella nostra epoca capitalistica, è una celebrazione bistrattata e ne è stato stravolto il vero e profondo significato spirituale. Oggi infatti in occidente è chiamato Halloween e ne sono rimaste vive solamente le zucche e i costumi spaventosi, assolutamente tamasici. La celebrazione di questo Sabbat ha origini antichissime e profondamente spirituali, in cui si onorano gli antenati e si ringrazia il cosmo per il raccolto e per tutte le benedizioni dell'anno trascorso. E' una festività associata all'archetipo della Strega e del ventre cosmico.
2. Yule (Solstizio d'Inverno 20-21 dicembre): Celebrata durante il solstizio d'inverno, questa festa onora la rinascita del sole e il ritorno della luce. In questa data si vive la notte pù lunga dell'anno, da cui nascerà la meravigliosa Luce del nuovo Sole. E'una festività associata alla Dea dell'inverno e dei ghiacci.
3. Imbolc (31 gennaio-1 febbraio): Imbolc è una celebrazione della purificazione e del rinnovamento. È associata a Brigid, dea della fanciullezza, della creatività, del fuoco della vita. E' il momento in cui si celebra l'inizio della nostra fioritura, la nostra bambina interiore, in cui rompiamo le catene con il passato e con quello che non deve più definire chi siamo. E' la festività dell'Archetipo della Fanciulla nella ciclicità femminile.
4. Oestara (Equinozio di Primavera 20-21 marzo)
L'Equinozio di primavera, Oestara, è il momento sacro in cui luce e tenebre sono in equilibrio ed è anche il momento in cui la Vita riappare sulla terra nella sua pienezza, la natura si risveglia dal sonno invernale e in noi si accendono iniziative e progetti. E' il momento della fertilità, dell'uovo pasquale, della Rinascita e della Dea Demetra.
5. Beltane (30 aprile - 1 maggio): Questa festa segna l'inizio dell'estate e celebra la fertilità della terra, è il momento in cui le energie cosmiche maschili e femminili si incontrano e si innamorano, donando a Madre Terra i loro frutti. E'la stagione degli amore e dell'archetipo femminile dell'Amante e dell'incantatrice, in cui si risvegliano le potenti Dee Lunari, come Rhiannon e Histar.
6. Litha (Solstizio d'estate 20-21 giugno): Celebrato durante il solstizio d'estate, Litha onora il massimo splendore del sole e la sua forza, in quanto giorno più lungo dell'anno. Si celebrano la gioia, il Sole, il fuoco e l'allegria, il concepimento e la fertilità. Il 21 giugno, come a samhain si assottiglia il velo tra noi e i mondi spirituali e questa data viene celebrata in luoghi sacri come Stonehenge, in cui il sole allo Zenit colpisce le pietre e aumenta l'energia del campo vibrazionale di tutta la zona, partecipanti inclusi. In Italia è chiamata notte di San Giovanni o notte delle streghe, perchè tradizionalmente si danzava e festeggiava attorno al fuoco e si incontrava lo Spirito attraverso rituali sciamanici. Oggi si è soliti celebrarla attraverso il rituale dell'acqua di San Giovanni, propedeutico ad incontrare prosperità e abbondanza nella nostra vita.
7. Lammas o Lughnasadh (31 luglio - 1 agosto): Questa festa celebra il raccolto e l'abbondanza. È dedicata al dio celtico Lugh e a sua Madre, Taultiu, la Dea della fertilità. Qui si da onore al grano, si celebrano gratitudine e abbondanza, si guarisce il grembo, la ciclicità femminile e il lignaggio delle nostre antenate. Corrisponde all'archetipo femminile della Madre.
8. Mabon (Equinozio d'autunno 21-23 settembre): Questo è il momento dell'equinozio d'autunno, una festa di gratitudine per i doni della terra e del raccolto. Fase di ritorno alla propria essenza, all'introspezione, alla meditazione. Periodo di bilanci e di rinnovati intenti per l'anno nuovo. E' un luogo di incontro con la Dea Gaia, Madre Terra, periodo di radicamento e di centratura. Qui ricomincia il viaggio di Persefone verso il grembo oscuro, che ci ha create e la Terra, in cui sono custoditi i semi per la prossima fioritura.
Lo sciamanesimo celtico e la Ruota dell'Anno offrono una via per riconnettersi con la natura, celebrare i cicli della vita e approfondire la comprensione dei misteri spirituali. Questa antica pratica continua ad ispirare coloro che cercano una connessione più profonda con il mondo naturale e le sue forze invisibili.
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Artemisia Elena Ronzio
"Una Donna alla volta si può illuminare il mondo"