Come ci si salva dal plagio

L'importanza delle citazioni

  • Autore: Sara Flisi
  • 18.08.2022
  • tempo di lettura: 05:09

Scrivere può essere più o meno facile a seconda dell’indole e dell’esperienza di ognuno di noi. Prendere spunto da quanto scritto da altri è molto utile per farsi un’idea di cosa vogliamo esprimere noi stessi e, in alcuni casi, diventa indispensabile perché il nostro lavoro sia completo. Che sia per facilitarci le cose oppure necessario, dobbiamo tenere a mente alcune informazioni per evitare problemi legali.

Diritto d’autore e reato di plagio

In Italia la legge sul diritto d’autore (L. 633/1941) protegge “le opere dell'ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all'architettura, al teatro ed alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione”. La legge specifica anche che “l'autore ha il diritto esclusivo di pubblicare l'opera” e/o “di utilizzare economicamente l'opera in ogni forma e modo originale, o derivato.” (qui trovi il testo integrale).

L’utilizzo da parte di terzi di opere non proprie va quindi fatto con cautela, evitando di incorrere nel reato di plagio. Questo è definito come “il fatto di chi pubblica o dà per propria l’opera letteraria o scientifica o artistica di altri; anche con riferimento a parte di opera che venga inserita nella propria senza indicazione della fonte” (Dizionario Treccani, qui la definizione estesa).

Indicazioni pratiche per sonni tranquilli

In base a quanto detto, se scrivo qualcosa e non indico esplicitamente da dove la sto riportando, affermo implicitamente che quanto scritto sia di mia invenzione. Dato che le conseguenze del plagio possono essere anche particolarmente pesanti (questo documento riporta dettagliatamente diverse casistiche), e che i controlli in merito sono sempre più capillari e accurati, cosa possiamo fare per evitare problemi? La risposta è semplice: ogni volta che scriviamo qualcosa che non è completamente opera nostra, citiamo l’autore della fonte da cui abbiamo attinto. Vediamo alcuni casi possibili.

1. Prendo il testo e lo modifico

Se vai a parafrasare o riassumere una parte dell’opera di qualcun altro, puoi scrivere il testo come preferisci, solo abbi l’accortezza di citare l’autore originale al termine della frase o del paragrafo che lo riguardano. Se si alternano parti di testo “rimaneggiato” ad altre di tua originale creazione, la citazione dell’autore terzo deve essere rinnovata per ognuno dei paragrafi di interesse.

2. Riporto testualmente parte di un’opera altrui

Questo è ciò che ho fatto io nella sezione precedente di questo articolo. In questi casi è sempre bene riportare il testo copiato tra virgolette (eventualmente scrivendolo in corsivo per differenziarlo ulteriormente dal corpo del testo) e indicare comunque sempre la fonte nelle immediate vicinanze.

3. Mi servono delle immagini

Le immagini vengono spesso inserite “a cuor leggero”, dimenticando che il diritto d’autore copre anche la maggior parte di esse. Se abbiamo bisogno di immagini rappresentative di situazioni o concetti generali, possiamo attingere ai siti web che mettono a disposizione immagini di stock libere da diritti d’autore (ad esempio Pexels o Pixabay). Se però vi fosse la necessità di utilizzare immagini più specifiche, tratte da opere coperte dal diritto d’autore, sarà necessario riportare nella didascalia dell’immagine la fonte originale.

4. L'importante è essere trasparenti

Se attingere da fonti diverse è molto frequente e, spesso, indispensabile, evitare di commettere plagio è estremamente semplice: l’importante è l’onestà di chi scrive. Ognuno di noi sa cosa è realmente frutto della propria inventiva e creatività e cosa invece no. Se riteniamo opportuno o necessario utilizzare l’opera d’altri, l’unica accortezza che dobbiamo avere per stare tranquilli è quella di essere sinceri e indicare chiaramente da chi abbiamo preso spunto!

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