Come si crea la bibliografia

Trova le tue fonti e citale bene

  • Autore: Sara Flisi
  • 15.10.2022
  • tempo di lettura: 05:08

La bibliografia della tesi è un elenco di tutte le fonti utilizzate per la sua stesura. È una parte molto importante: una bibliografia molto curata e fornita indica che lo studio di molto materiale e, quindi, che il tesista è diventato "esperto" di quell'argomento. 

La ricerca del materiale bibliografico

Ne ho già parlato in un altro articolo (lo puoi trovare qui), ma in sintesi le informazioni possono essere cercate ovunque, a partire dalla rete, arrivando alle biblioteche. L'importante non è tanto dove le cerchi, quanto piuttosto saper valutare se sono attendibili o meno. Nel momento in cui andrai a stilare la bibliografia, salteranno subito all'occhio quelle poco affidabili e, oltre a non farti il servizio dovuto, ti faranno anche fare una pessima figura con chi leggerà la tua tesi. 

La ricerca bibliografica, per essere accurata, non deve necessariamente partire da database "ufficiali". Per cominciare può andare benissimo una ricerca tramite classico motore di ricerca. Potresti trovare articoli e pagine web interessanti, anche se non "citabili" nella tesi, da cui partire per una ricerca più approfondita. Puoi in questo caso andare a guardare quali fonti hanno usato quelle stesse pagine e fare una cernita di ciò che fa al caso tuo. In seconda battuta ti consiglio di usare Google scholarla ricerca sarà decisamente ampia, ma tra risorse sicuramente più "serie" rispetto ai vari blog. Inoltre, avrai il vantaggio di trovare pagine che hanno le tue key words non solo nel titolo, ma anche nel corpo del testo: bel vantaggio se stai cercando informazioni molto specifiche! Una volta che avrai un'idea più precisa e avrai affinato meglio le tue abilità di ricerca, puoi passare a PubMed o al catalogo della National Library of Medicine per approfondire ancora meglio le tue conoscenze. 

Compilare la bibliografia

Ogni istituzione ha il suo modo di citare le fonti: la tua Università non fa eccezione. Puoi chiedere in segreteria o cercare sul sito di ateneo informazioni a riguardo, oppure più semplicemente sfoglia qualche tesi dagli ultimi anni e copia da lì. In generale i modi più comuni di citare le fonti sono questi: 

  • Ordine alfabetico degli autori
  • Ordine di comparsa nel testo
  • Ordine cronologico di pubblicazione

Altri punti a cui fare attenzione sono: 

  1. Numero di autori da citare: la maggior parte degli articoli presenta una lunga lista di autori e non sempre devono essere citati tutti. Spesso ci si limita al primo o ai primi due o tre;
  2. Quale tipo di carattere usare: spesso alcune parti della citazione vanno scritti in corsivo o grassetto per distinguerli dalle altre;
  3. Le parentesi: potrebbero essere richieste parentesi, ad esempio, per l'anno di pubblicazioni; 
  4. Le parti da inserire: a seconda delle regole stabilite dall'istituzione potrebbero essere richieste solo alcune informazioni, ad esempio, potresti non dover indicare il titolo dell'articolo.

Semplificare le complicazioni

Tutto quello che abbiamo detto finora è vero e va messo in pratica se si vuole stilare una bibliografia corretta e completa. Tuttavia, si tratta di una serie di regole abbastanza lunga che potrebbe in parte sfuggire di mente. Ne consegue che, per essere sicuri di aver fatto un buon lavoro, oltre a controllare di aver inserito tutte le fonti e ad ordinarle tutte nel modo richiesto, sarà necessario ricontrollare più volte tutte le voci e la loro formattazione. Quanto tempo pensi ti richiederà tutto questo? Farlo a mano è molto lungo e, spesso, non è privo di errori. Ma c'è una buona notizia! Molti software, come anche Microsoft Word, compilano automaticamente la bibliografia e la formattano secondo regole precise in maniera pressoché istantanea (se li usiamo nel modo corretto e con costanza). Se invece ci si pensa all'ultimo minuto, l'inserimento delle fonti richiederà un po' di tempo e di attenzione, ma rimane il fatto che a compilarre la bibliografia ci penserà il programma. Bel vantaggio, no?


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