Quando conosci bene un argomento e ne sei appassionato, scriverne e presentarlo ad altri può essere abbastanza facile. Ma quando l'argomento lo scelgono altri per te e, magari, a te nemmeno piace il tema?
A volte scegli, a volte scelgono per te
Ripensando ai momenti in cui mi sono trovata ad iniziare un progetto, che fosse una Tesi o una nuova ricerca, mi vengono in mente due scenari, opposti tra loro: a volte ho potuto scegliere cosa studiare e di cosa parlare, altre hanno scelto per me e io mi sono "adeguata" a ciò che era stato deciso in base al lavoro comune. Questo accade continuamente, sia da studenti, che da ricercatori, ma anche da professionisti: se per qualunque motivo non lavori in completa solitudine, capiterà di doversi adattare. So bene che, sul momento, può sembrare ingiusto. Ma come? Il lavoro lo devo fare praticamente tutto io e non posso nemmeno scegliere cosa fare? Se capita poi con la Tesi, apriti cielo! Per quanto ci si possa provare, spesso la decisione presa non può essere cambiata: quali strategie possono essere messe in atto per ottenere un risultato finale brillante senza farsi pesare troppo questa "imposizione"?
Vai oltre la superficie
Se ti trovi a dover affrontare un argomento che ti sembra estraneo o che fai fatica a comprendere, non ti scoraggiare! Può darsi che questo sia soltanto il primo impatto e che, approfondendo meglio (e, perché no, chiedendo chiarimenti a chi li può dare) tu riesca ad apprezzare di più il tema e che questo diventi meno ostico. A volte basta un articolo tra i tanti, che fa scattare qualcosa nel nostro cervello per cui poi tutto risulta molto più chiaro e persino piacevole.
Quindi il primo consiglio che posso darti è questo: non ti stancare di studiare e di cercare nuove fonti da cui attingere, che siano esse scritte o "umane".
Cento pezzi sono meglio di un blocco unico
Di certo, prima di scrivere e spiegare ad altri qualcosa, devi averlo capito tu. Se, nonostante tutte le letture e le domande fatte, l'argomento ti sembra ancora molto complicato, prova a scomporlo. Bene o male qualunque tema può essere diviso in parti, fasi, processi, o personaggi coinvolti. Pensa a come potresti dividere il tuo argomento in "sottocapitoli". Concentrati nel dividere il più possibile in parti piccole, in modo da poterle sviscerare completamente una alla volta e rendere la comprensione di ogni tassello molto più focalizzata e approfondita. Una volta capiti tutti i vari passaggi, ti basterà metterli insieme: questa fase può richiedere più o meno tempo, ma sicuramente avere già tutti i "pezzi pronti" ti velocizzerà molto rispetto al dover affrontare l'argomento intero.
Il secondo consiglio è quindi: scomponi più possibile per poi riassemblare.
Lavora sul tuo mindset
Se stai affrontando una Tesi il cui argomento ti è stato assegnato senza possibilità di replica, invece di entrare nel circolo vizioso del "non l'ho scelto - non mi piace - non lo capisco - oddio cosa faccio?! - non ce la farò mai!", prova a cambiare punto di vista. Può darsi che il Docente di turno avesse per le mani questo progetto e te lo abbia assegnato senza ascoltare le tue eventuali proposte o impiegare tempo a fartene altre. Rimane il fatto che te lo ha assegnato! Nessuno è obbligato a prendere a tesi gli studenti che lo chiedono: se ha deciso di accettare la tua candidatura è perché in te ha visto del potenziale. Perciò il punto non è che tu non capisci questo argomento, il punto è che qualcuno con molta più esperienza di te è certo che tu sia in grado di capirlo. Non solo di capirlo, addirittura di spiegarlo ad altri!
L'ultimo consiglio che mi sento di darti è quindi questo: cambia il tuo mindset. Non sei vittima delle scelte altrui, hai un potenziale (ancora nascosto ai tuoi occhi, ma chiaro per chi ti guarda) da far fiorire per ottenere il massimo!
Se hai ancora dubbi o perplessità su quanto ti sta accadendo, puoi contattarmi e prenotare una consulenza personalizzata sulla tua specifica situazione (N.B.: il primo incontro sarà conoscitivo e gratuito). Mi rendo conto che non è sempre facile partire col piede giusto, ma spesso un occhio esterno vede cose che, stando dentro al problema, fatichiamo a vedere!