Musica ed Albi illustrati

Come fare musica partendo dagli albi illustrati

Un albo illustrato è un vero e proprio strumento multisensoriale, custode di una pluralità di linguaggi ed esperienze. Uno di questi linguaggi è proprio quello musicale, nascosto tra le pagine dei libri, tra le parole e le illustrazioni. Lettura e pratica musicale stimolano tutte le aree di sviluppo del bambino e giungono in particolar modo alla sfera emotiva. Proporre giochi musicali a partire dagli albi illustrati significa, quindi, arricchire l’esperienza di lettura di valori formativi aggiuntivi.

Possiamo partire da un’illustrazione oppure da una frase o ancora dalla storia narrata dal libro e ideare giochi motori, musicali con corpo voce e strumenti, attività pittorico-musicali, canti, drammatizzazioni e sonorizzazioni, attività di costruzione di strumenti musicali con materiale da riciclo e d’uso quotidiano. 

Ecco le mie proposte per tutti gli insegnanti di scuola dell’infanzia, anche per coloro che non hanno competenze musicali accademiche.


COSA DICE PICCOLO COCCODRILLO? (Eva Montanari, Babalibri) 

Inizia la routine di piccolo coccodrillo per andare a scuola, a cominciare dal suono della sveglia che lo butta giù dal letto fino all’arrivo a scuola, al tempo trascorso con l’insegnante e i suoi amici, per poi arrivare al ritorno di mamma coccodrillo che lo riporta a casa dopo la giornata scolastica. 

Un libro che si presta particolarmente ad essere drammatizzato e sonorizzato perché ricco di suoni onomatopeici. La sonorizzazione può essere svolta solo con la voce o anche con l’utilizzo di gesti-suono e strumenti musicali. In ogni caso consiglio di svolgere una prima lettura per far conoscere ai bambini la struttura e lo stile del libro e solo in seguito proporre la sonorizzazione. La lettura sonorizzata, ad esempio con l’uso esclusivo della voce, sarà una lettura strutturata su un botta e risposta musicale tra insegnante e bambini. Effettueremo, infatti, una lettura dove l’insegnante leggerà il testo del libro mostrandone le illustrazioni e i bambini risponderanno solo con suoni onomatopeici prodotti con la voce. Sarà molto semplice sperimentare quest’attività perché i bambini conoscono già la narrazione e soprattutto perché i suoni onomatopeici fanno parte del loro linguaggio sin da piccolissimi. E così l’insegnante leggerà il testo, ad esempio: “La sveglia fa….” E i bambini risponderanno in musica attraverso la voce: “Driiiin driiiin”. Avanti così per tutta la lettura. Laddove i bambini non rispondono possiamo intervenire aiutandoli; allo stesso modo laddove propongono suoni onomatopeici alternativi abbiamo il dovere di accoglierli e riproporli alla classe in modo da gratificarli e stimolare ancora di più la produzione personale e, quindi, l’improvvisazione.



IL PICCOLO BRUCO MAISAZIO (Eric Carle, Mondadori) 


“Di notte su una foglia illuminata dalla luna, c’era un piccolo uovo.”
 Così si apre l’avventura del piccolissimo bruco protagonista del racconto, il quale appena esce dal suo uovo si mette in cammino alla ricerca di cibo. Ha così tanta fame che ogni giorno della settimana mangia sempre di più fino a saziarsi talmente tanto da avere un mal di pancia insopportabile! Decide, allora, di costruirsi una casa accogliente per riposarsi. Ma ecco che dopo due settimane nel suo bozzolo accade qualcosa: il bruco si trasforma in una farfalla.

Un albo famosissimo che offre tantissimi spunti operativi, uno tra tutti la realizzazione di uova di bruco.  Occorrente:

  • un ovetto sorpresa Kinder a bambino;
  • vari materiali a piacimento da poter inserire negli ovetti (riso, semi, legumi, sassolini, conchiglie, chiodini, sale, sabbia ecc.);
  • scotch o nastri adesivi decorativi.

Ciascun ovetto dovrà essere riempito con uno solo dei materiali scelti, in modo da potergli assegnare un’identità sonora ben precisa. Inoltre, è molto importante la quantità di oggetti inseriti negli ovetti; infatti, occorre riempirne i ¾, non di più né di meno. A questo punto, chiudiamo gli ovetti e aiutiamo i bambini a sigillarli e contemporaneamente decorarli.



DALLA CHIOMA (Vignocchi Chiara, Chiarinotti Paolo e Borando Silvia, Minibombo)

Benvenuti nel bosco, sotto ad un albero alto e maestoso. Un topolino osserva la castagna che spunta tra le foglie e decide che quello sarà il suo gustoso pranzetto. Comincia ad agitare la pianta a destra e a sinistra sperando di far cadere il suo bottino…ma…sorpresa! Cade giù dall’albero un cinghiale affamato, pronto ad addentare il topolino. Neanche il tempo di dire: “Ora ti mangio!” che il topolino si è già arrampicato velocemente sul tronco dell’albero. Il cinghiale, allora, inizia a scuotere la pianta…chi cadrà da lassù questa volta?

Una storia divertentissima che ha per protagonisti diversi animali. Proprio da loro possiamo partire per realizzare le prime sequenze ritmiche attraverso una notazione non convenzionale. 

Stampiamo le tessere dell’orso e della castagna, disponibili al link https://drive.google.com/file/d/1-C4shfYa7zu-E_HHjEneFXT_sv42_vJW/view?usp=sharing Riflettiamo con i bambini sul fatto che l’orso essendo un animale produce un verso, al contrario, la castagna essendo un oggetto inanimato non produce di per sé alcun suono. Ecco, quindi, che le tessere dell’orso rappresenterà per noi il suono che può essere espresso con un battito di mani oppure pronunciando una sillaba come “pa” o “ta”, mentre la castagna rappresenterà il silenzio “shhhhh”. Proviamo a comporre una sequenza ritmica fatta di orsi (suoni) e castagne (silenzi) lunga inizialmente solo quattro tessere chiedendo ai bambini di eseguirla rispettando i suoni e i silenzi.


È PRIMAVERA ORSETTO! (E. Woollard e B.M. Smith, EL edizioni)

Orsetto si risveglia dal letargo, si affaccia all’aperto e nota uno strano silenzio. Si mette in cammino e inizia ad esplorare…trova un sassolino abbandonato, con cura lo sistema in groppa in mezzo alla pelliccia e lo porta con sé. Nel tragitto incontra uccellini, lepri e lupi. Sono tutti molto impegnati perché, gli dicono, “sta arrivando la primavera!”. Ma orsetto proprio non sa cosa sia questa primavera… lo scoprirà solo quando proprio l’arrivo di questa stagione gli regalerà una nuova e inaspettata amicizia!

Attraverso quest’attività andremo a stimolare l’immaginazione dei bambini chiedendo loro di immaginare di essere dei fiori in procinto di sbocciare. Attraverso il loro corpo, accompagnati dalla musica, dovranno rappresentare il seme, il primo germoglio, fino allo sbocciare lento e completo del fiore in tutta la sua bellezza. Per fare ciò distribuiremo a ciascun bambino un foulard colorato e chiediamo loro di rannicchiarsi per terra e coprirsi con il proprio fazzoletto. Avviamo il brano musicale Sonata per violino e pianoforte No. 5 in Fa maggiore (disponibile qui https://youtu.be/AcofgtlKdj4 ). Con molta calma, prendendoci tutto il tempo che vogliamo, andiamo a toccare la nuca di ciascun bambino che inizierà a muoversi lentamente cominciando a germogliare. Dopo aver toccato tutti i bambini chiediamo loro verbalmente di iniziare ad alzarsi lentamente a rappresentare il germoglio che ormai sta diventando un vero e proprio fiore. Quando tutti i bambini saranno in piedi lanciamo in aria i foulard colorati. Ciascun bambino-fiore ne prenderà uno e continuerà a muoversi liberamente come un meraviglioso fiore colorato.



  Insegni in una scuola dell'infanzia o ne coordini una? Scopri come renderla ad indirizzo musicale con SIIMUS.

Clicca qui

Commenti

Devi effettuare il login per poter commentare