Le scelte fanno parte della nostra vita e determinano le direzioni del futuro, sono talvolta una grande responsabilità perchè possono stravolgere tutto.
Ci troviamo spesso al bivio e titubanti per paura dell’ignoto, delle conseguenze e per questioni etiche e morali.
È un fenomeno comune a tutti indistintamente, un fatto che ci può turbare e preoccupare, che può agitare e compromettere la serenità, la lungimiranza e la saggezza interiore.
La paura di sbagliare talvolta può paralizzarci e far rimandare le decisioni facendoci perdere tempo e opportunità.
L’insicurezza che sopraggiunge è dettata dall’ignoto, dal non sapere come andrà a finire e dalle esperienze negative pregresse che minacciano il presente, questo stato d’animo condiziona le scelte e sopprime l’intuito e il potere individuale.
Ma come ci si può liberare dall’ombra del passato ed essere padroni delle proprie decisioni senza più essere schiavi della psiche?
Molti studi hanno rivelato che è possibile uscire fuori dai loops inconcludenti della mente e attingere alle proprie risorse per riemergere e dirigere la vita verso gli obiettivi più desiderati.
Un modo pratico ed efficace per sganciarsi dalle preoccupazioni è ascoltare il proprio Io, entrare in ascolto del proprio corpo e del proprio respiro.
Bastano pochi minuti al giorno di raccoglimento alla ricerca dell’incontro con la propria vita, con le proprie sensazioni e i 5 sensi.
Prestare attenzione, percepire e accorgersi degli abiti sulla pelle, della percezione del caldo e del freddo, della reazione del nostro corpo a questi agenti, lasciarsi andare e rilassare i muscoli per godere del piacevole effetto rilassante, è un momento da dedicarsi per ritrovare la quiete e fermare i pensieri, un momento per ricaricarsi e stare in compagnia di se stessi, un momento per incontrarsi, credere nelle proprie intuizioni e ascoltarsi nel silenzio interiore senza voci disturbanti.
Questa pratica è molto utile nei momenti di tensione, dove le scelte sono determinanti e non si può sbagliare, serve per far emergere la sensibilità, il sesto senso, la perspicacia e dare risposte coerenti con il proprio essere e gli obiettivi.
Nel business le decisioni che si prendono influiscono sulla vita degli altri, che siano dipendenti, collaboratori o fornitori, ognuno di loro è condizionato e dipende dalle scelte di chi dirige l’azienda.
Proprio per la responsabilità di tale situazione è importante pregare, indipendentemente dal credo religioso o se si è atei. Rivolgersi a chi può trarre in salvo quando ci si trova in serie difficoltà è una necessità umana.
La preghiera è un modo efficace per sganciarsi dall’ansia, dalla preoccupazione e dalla paura. Psicologicamente quando siamo coinvolti emotivamente perdiamo la lucidità, la lungimiranza e la saggezza perché la “mente selettiva” si focalizza sul problema specifico e offusca la soluzione ottimale. Quando ci si rivolge all’Universo magicamente si getta tutto il peso della situazione su di esso e ci si stacca dalla complessità in atto, come se non ci appartenesse più, lasciando spazio alle risposte spirituali.
Il risultato è duplice perché d’un lato in questa modalità si dà spazio all’intuizione, alla resilienza e alla creatività per fare le scelte giuste e dall’altra, per chi ha una connessione con i Mondi Superiori e ci crede, si riceve la guida divina che innalza la coscienza per una miglior performance e problem solving.
La coscienza però può anche essere addestrata seguendo i valori morali che elevano l’essere umano.
Tutti noi siamo guidati da una caratteristica psichica chiamata “accettazione sociale” che è controllata dalla Corteccia Fronto-Orbitaria, un’area del cervello che si trova sulla fronte, che determina le funzioni di inibizione, disinibizione e impulsività. Questa funzione ci permette di attivare comportamenti corretti, rispettosi ed educati coerentemente con l’educazione e la cultura che abbiamo ricevuto.
Tuttavia capita di trovarsi di fronte a decisioni che violano i principi che regolano l’etica morale, per questo è importante addestrare la coscienza per rimanere in pace con se stessi.
Il segreto per superare questo ostacolo è l’immaginazione!
Immedesimarsi nella situazione, visualizzarla, sentire il problema e immaginare il lieto fine, gustarselo, sentire la piacevole sensazione di pace e soddisfazione che ne deriva, è davvero importante per elevare la propria coscienza e attivare un’intuizione chiara e cristallina per fare le giuste scelte.
Dietro ogni problema esiste una soluzione, le scelte possono essere facili o difficili, ma rimanere centrati sull’etica, anche si si parla di business, eleva l’autostima e l’orgoglio per se stessi.
Cosa c’è di più bello e confortante se non guardarsi allo specchio ed essere fieri di se stessi, camminare a testa alta sicuri di sè e sorridere al mondo perché si è rimasti fedeli ai propri valori con onore e dignità?
Ecco come Henri-Frédéric Amiel riassunse il concetto: “La fierezza si inchina volentieri davanti alla superiorità, la virtù, il merito e l’autorità, ma rifiuta il suo omaggio alla forza, l’ipocrisia, l’apparenza e l’usurpazione di ogni genere”, è dunque chiaro come le scelte coscienziose elevino sempre più chi le compie e procurino i migliori risultati a lungo termine.
Un caro saluto, sorrisi
Dott.ssa Elena Beltramo
(Articolo uscito sulla rivista "Imprese Valore Italia News" N° 1 Gennaio/Marzo)