Parto subito con la bella notizia: i transiti che accompagnano il solstizio, rischiarano l’Animo e ci faranno sentire più sereni.
Questa energia durerà fino a gennaio inoltrato per cui quella sensazione di imminente pericolo, di sovraccarico, di non trovare la strada e via di seguito, lascerà spazio a una visione di recupero del proprio potere personale.
Splendido triangolo Plutone in Capricorno, Giove allo 0 dell’Ariete e Luna in Sagittario, coadiuvato da un Trigono Venere in Capricorno e Urano in Toro. Solo il Sole quadra Giove e Kirone retrogrado in prima casa rincara la dose della difficoltà a crederci.
Plutone in Capricorno è da molto che sta svolgendo il suo lavoro con la revisione del Potere: chi ha potere di fare che cosa, e soprattutto se andiamo a vederlo dal punto di vista esoterico e sottile, ci parla del nostro potere rispetto alla storia del nostro albero genealogico. Ma di questo ne parliamo in seguito.
Abbiamo detto che Plutone ci invita a tornare a credere che abbiamo un potere personale e che possiamo usarlo, coadiuvato da Giove che ci spinge a riattivare la nostra parte guerriera dallo 0 dell’Ariete. Vi ricordo che il Solstizio è il giorno più buio dell’anno, dove però ricominciano ad allungarsi le giornate: ha la funzione di riaccendere la parte dell’espressione luminosa della vita.
Il fatto che il giorno del Solstizio Giove si posizioni allo 0 dell’Ariete, è indicativo di quale energia sta mettendo in campo. La Luna in Sagittario sostiene questa attivazione e aiuta Giove a convincere Plutone, che si trova in Capricorno, che il vero potere non è quello che sottostà alla frase:” ho sempre fatto così”, ma che richiede un atto di coraggio che si traduce in: “cosa non ho ancora provato a fare?”.
Quest’ultima frase è proprio quella che viene suggerita da Venere e Urano.
Il Sole, e del resto esce ancora poche ore, chiede timidamente se veramente abbiamo la forza di produrre quel cambiamento.
Adesso facciamo una piccola riflessione esoterica.
Plutone in Capricorno rappresenta anche la porta di uscita dalla Vita, il ritorno all’Ade, al regno dei morti, al regno dove si trovano le anime di coloro che ci hanno preceduto e che rappresentano quel “abbiamo sempre fatto così”.
Vedete, per la legge dell’amore, quando vogliamo produrre un cambiamento rispetto quello che è stato fatto da chi c’era prima, lo dobbiamo fare onorando il suo sacrificio ma usando la nostra determinazione per tagliare con il vecchio schema. Ecco ben spiegato questo guerriero che si risveglia. Non è un arrogante che vuole il potere, ma una parte che deve essere accompagnata dalla coscienza che quell’atto è necessario.
Quando ho ideato il Metodo 9talenti (per chi non lo sa, ho ideato un metodo che ha la funzione di sganciarci in modo sistematico ma ordinato prorpio da tutte queste memorie castranti) avevo chiara una cosa: noi uomini moderni siamo come un buonissimo seme nato dentro un terreno arso e soffocato dai rovi.
Generazioni e generazioni di persone che si sono allontanate dalla coscienza di sé delegando il potere a qualcosa che sta fuori e non dentro. Hanno avuto il merito di costruire un sistema che ci ha garantito maggiore confort e abbondanza, ma allo stesso tempo non l’hanno fatto in accordo alle leggi della natura e al ricordo di da dove proveniamo e qual è la missione della nostra vita.
Onorando quindi i passaggi fondamentali che sono da attribuire ai nostri avi, ricordandoci che oggi possiamo compiere certe scelte grazie al loro contributo, dobbiamo però trovare il coraggio di virare in modo repentino e forte, verso una liberazione dagli schemi malati che ci sono stati trasmessi e che corrispondono a quel terreno arido e a quei rovi.
L’abbondanza economica e d’amore non si potrà generare se non liberando e dissodando quel terreno su cui si è posato il nostro seme.
Per chi avesse piacere di ritualizzare il solstizio d’inverno, vi invito a guardare questo video e a seguire i passaggi.
https://www.youtube.com/watch?v=Qqnmwob8B2M
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Felice solstizio a tutti voi!
Alessandra Barbieri
