Parliamoci chiaro: non sono una persona che si stressa facilmente, anzi.
Sono abbastanza spensierata, prendo le cose alla leggera, e vivo la mia vita accogliendo le occasioni che mi si pongono di fronte con le braccia aperte, non pensando più di tanto alle conseguenze. (Ok, questo non sempre è un bene, me ne rendo conto).
Ma questo è per mettere in chiaro che per me arrivare ad essere stressata è difficile.
Però, mi è successo. E i momenti di stress più intensi li ho avuto sempre (e solo) collegati al lavoro.
I segnali li vedi subito: sei irritabile, la pelle ti si riempie di brufoletti, scoppi in pianti disperati così, dal nulla, non riesci a dormire..
Questo non è normale, ma è un campanello d'allarme. Il tuo corpo sta cercando di comunicarti che c'è qualcosa che non va.
Ho sentito e letto moltissime storie come la mia. L'unica soluzione? Eliminare la fonte di stress.
Mi rendo conto che non sia sempre possibile e, nel caso del lavoro, non è facile lasciare così su due piedi. Forse sei in una buona posizione. Hai un ottimo stipendio. Sulla carta sembra andare tutto alla grande. Eppure, non riesci ad essere felice. D'altronde, devi passare otto o nove ore del tuo tempo in un'attività che odi. Magari con colleghi odiosi. O con un superiore incompetente.
O entrambi.
Ti invito a pensare: davvero vuoi vivere tutta la tua vita così?
Mi sono posta questa domanda più di una volta nei periodi di forte stress, e la risposta è sempre stata: no, grazie. Magari è stato un passo un po' azzardato il mio: d'altronde dando lezioni online non si sa mai quando i tuoi studenti possano lasciarti.
Però non potevo continuare a svegliarmi con l'ansia di essere già in ritardo con il lavoro ancora prima di iniziare. O con il magone di entrare in un ufficio alle 8 senza sapere a che ora ne sarei uscita.
Ho lasciato "ottimi" lavori o impieghi considerati "fighi" per ottenere equilibrio e pace mentale. Insegnare inglese online mi da moltissime soddisfazioni e mi permette di scegliere i miei orari e di lavorare davvero come e da dove decido io.
Niente più brufoletti (o quasi!)
Niente più pianti disperati.
Solo la consapevolezza che se tornassi indietro rifarei tutto, compresi gli errori: mi hanno regalato la consapevolezza che ho oggi.
Sara