Piano piano, non voglio mettere in croce la DIVANITE, ma come sempre voglio fare ordine!
Nelle ultime settimane ho rispolverato i miei libri dell'Università per ripassare alcuni concetti, e ho trovato un sacco di materie interessanti di cui mi ero quasi dimenticata , va bene che sono passati alcuni anni, ma non pensavo così tanti!
Torniamo alla nostra DIVANITE.
Diamo una definizione intanto, altrimenti sembra che ce l'abbia con il divano, e non è proprio così.
Con DIVANITE non intendo un uso dosato e consapevole del divano, ma rappresenta qualcosa di molto più serio e preoccupante, cioè la
Sedentary death syndrome (SeDS)
ossia
la sindrome della morte sedentaria
Parliamo quindi di qualcosa di serio, concreto e pericoloso. Non sono chiacchiere da bar o rivista, si parla di sindrome della morte sedentaria (trovi i dettagli dell'articolo su PUBMED).
Io adoro il divano (soprattutto da quando l'ho rimesso a nuovo) ma sono veramente convinta che non può essere la soluzione a tutto il nostro tempo libero, per questo mi sto trasformando nella paladina del movimento (l'ennesima Sailor Moon per chi se le ricorda).
Voglio darti qui qualche spunto di riflessione, per te o da condividere con il pigro più pigro che conosci!.
E' difficile fare un discorso generale, perchè è necessario conoscere la routine, le attitudini e le preferenze di ognuno per capire quale attività e movimento sia meglio fare.
Che lavoro fai?
Che cosa ti piace fare?
Sei più propenso ad attività statiche o dinamiche?
Hai già fatto attività?
Cosa ti ferma nel muoverti regolarmente?
Muoversi non dovrebbe appartenere alla lista delle cose da fare, perchè così sarebbe pesante e soggetto all'azione della forza di volontà che, ironia della sorte, è una fonte esauribile, può finire e non possiamo più contare su di essa se non cambiamo prospettiva. Ecco perchè abbiamo bisogno di trovare quell'attività che è in linea con le nostre attitudini e le nostre preferenze, non è yoga per tutti o non è corsa per tutti (estremizzando).
Come si dice non ci sono solo il bianco e il nero, ma in mezzo ci sono un'infinità di colori e sfumature, ed è così anche per il movimento!
Se non hai mai fatto attività sportiva non è sostenibile pensare di iniziare a fare tutti i giorni un'ora di corsa; quanto dureresti? La scelta dell'attività e la dose vanno valutati attentamente, altrimenti si rischia di fare il passo più lungo della gamba e di abbandonare tutto subito, facendo scattare quel senso di frustrazione che conosciamo bene se abbiamo già provato.
Per anni ho pensato che il mio fisico non fosse portato alla corsa (una scusa la dovevo pur trovare ). Un giorno una mia amica mi convinse e andai con lei. Andammo in mezzo campagna e andammo pianissimo, ma ce la feci!
Da quel giorno inizai con costanza, perchè MI PIACEVA e mi faceva STARE BENE! Mi alzavo tre mattine a settimana alle 5.55 correvo un'oretta e poi ero pronta per il lavoro! Ci arrivai con calma a questo obiettivo. Mi piaceva andare alle manifestazioni e correre in compagnia! Ho corso per anni, poi i ritmi e gli impegni sono cambiati e ho dovuto modificare il mio programma.
Adesso non lo faccio più, mi piacerebbe sempre ovviamente, ma non riuscirei ad essere costante, ho già provato. Se vado una volta e mai faccio il doppio della fatica e non mi viene voglia di tornare. Ora cammino di più e mi muovo comunque tutti i giorni praticando pilates, yoga e nonsolopilates. Ho cambiato strada, perchè nel tempo i gusti e le esigenze cambiano.
La soluzione c'è, è necessario cercarla mettendo in ballo più fattori, non solo 'DEVO MUOVERMI PERCHE' ME L'HA ORDINATO IL DOTTORE' per esempio.
Muoversi con costanza è un pilastro della salute (li vedremo la settimana prossima gli altri), ed è importante tanto quando nutrirsi e respirare.
Chiudo con questa massima di un mio insegnante :
TUTTO E' VELENO, NIENTE E' VELENO
E' LA DOSE CHE FA LA DIFFERENZA
Se hai bisogno di costruire il tuo programma di movimento perchè non sai dove iniziare o conosci qualcuno che potrebbe aver bisogno di aiuto, sono qui.