Albert Einstein una volta disse: "Non tutto ciò che conta può essere contato, e non tutto ciò che può essere contato conta." Questo pensiero è particolarmente rilevante quando parliamo di formazione aziendale. Le organizzazioni moderne sono complesse, e la tradizionale misurazione dei risultati formativi non sempre cattura la totalità dell’impatto che un percorso di apprendimento può avere. Ecco perché dobbiamo esplorare gli indicatori non convenzionali, quelli che vanno oltre la superficie e ci permettono di ottenere una visione più sfaccettata ed autentica dei nostri interventi formativi.
I limiti degli indicatori tradizionali
Gli indicatori convenzionali di formazione, come il numero di partecipanti o i punteggi di valutazione post-corso, presentano dei limiti evidenti:
Focus sul passato: Gli indicatori classici ci raccontano cosa è già successo, ma non sono utili per prevenire problemi o cogliere segnali di bisogno futuri.
Visione parziale: Misurano solo ciò che è facilmente misurabile, ignorando aspetti fondamentali che potrebbero essere più rilevanti per il successo dell’organizzazione a lungo termine.
Effetto tunnel: Concentrarsi esclusivamente sugli indicatori tradizionali può portare a una miopia operativa, facendo perdere di vista il quadro d’insieme e la vera evoluzione delle competenze nel tempo.
Andare oltre: indicatori non convenzionali
Per superare queste limitazioni, possiamo adottare una serie di indicatori non convenzionali che ci permettono di "guardare oltre" e di osservare aspetti meno tangibili ma altrettanto significativi. Ecco alcuni esempi pratici:
1. Il tasso di partecipazione volontaria
La partecipazione attiva non obbligatoria alle attività di formazione è un termometro essenziale dell'engagement reale. Non basta che i partecipanti siano presenti, è fondamentale che siano motivati e coinvolti nel percorso. Calcolarlo è semplice:
Tasso di partecipazione volontaria = (Numero dei partecipanti che si impegnano nell’attivita / Totale delle persone chiamate a svolgere l’attivitaˋ)×100
Monitorare questa metrica ci aiuterà a capire quanto le persone si sentano realmente coinvolte nelle attività formative, al di là di obblighi formali.
2. La frequenza delle segnalazioni spontanee
Un altro indicatore potente è il numero di segnalazioni spontanee da parte dei dipendenti, che dimostrano un interesse proattivo nell’applicare quanto appreso o nell'individuare possibili aree di miglioramento. Questo indicatore si calcola nel seguente modo:
Frequenza delle segnalazioni spontanee = Numero delle segnalazioni spontanee / Periodo di riferimento (mesi)
Per migliorare questo indicatore, è cruciale creare un sistema di segnalazione user-friendly, che premi la proattività, fornendo feedback rapido e celebrando chi contribuisce con le segnalazioni.
3. La diffusione del linguaggio della formazione
Come sosteneva Ludwig Wittgenstein, "I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo". Il linguaggio che circola all’interno dell’organizzazione è uno degli indicatori più potenti della cultura aziendale. Se la formazione è davvero radicata, vedremo riflessi nei discorsi quotidiani e nelle comunicazioni aziendali i concetti e le terminologie apprese durante i percorsi formativi. La misura di questo indicatore si ottiene con il seguente calcolo:
Diffusione del linguaggio della formazione = (Comunicazioni contenenti terminologia della formazione / Totale comunicazioni)×100
In questo caso, si monitorano le email interne, i documenti di progetto, i verbali delle riunioni, le chat aziendali, i post su intranet, e qualsiasi altra forma di comunicazione informale. Un linguaggio arricchito di terminologie formative è segno che l'apprendimento è diventato parte del flusso quotidiano dell'organizzazione.
Perché è importante andare oltre gli indicatori tradizionali?
Adottare indicatori non convenzionali ci permette di abbracciare una visione più profonda della formazione, che non si limita ai numeri ma si concentra su aspetti come l'engagement, la proattività e la cultura organizzativa. Questi indicatori, pur non essendo immediatamente misurabili come il semplice numero di partecipanti, sono essenziali per capire come la formazione stia veramente influenzando il cambiamento all'interno dell'organizzazione.
In un mondo in continua evoluzione, dove le organizzazioni sono sempre più complesse, è necessario adottare una visione a 360 gradi della formazione, che vada oltre la superficialità degli indicatori convenzionali. Solo così possiamo sviluppare un sistema di apprendimento che non solo misura il passato, ma costruisce il futuro.