Apprendimento metaforico Vs. Reale

La chiave per un cambiamento concreto

La formazione esperienziale si basa spesso su esperienze metaforiche che aiutano le persone a esplorare situazioni fuori dal contesto lavorativo e, attraverso queste, a riflettere su comportamenti e dinamiche professionali. Esempi comuni sono:

  • Small Techniques: attività brevi e strutturate che simulano processi decisionali o dinamiche di gruppo.
  • Outdoor training: sfide fisiche in contesti naturali che rappresentano metafore di lavoro di squadra o leadership.
  • Role-playing e Serious games: giochi e simulazioni che permettono di esplorare nuove modalità di risoluzione dei problemi.

Il nostro cervello è programmato per apprendere attraverso un meccanismo naturale di scoperta delle analogie e delle differenze. Come spiegato da Hofstadter e Sander (2013), le analogie sono fondamentali per comprendere situazioni nuove, mentre Gentner (2010) dimostra che il cervello crea connessioni tra concetti attraverso la scoperta di somiglianze strutturali. Questo processo viene potenziato dall’apprendimento esperienziale (Kolb, 1984), che facilita il cambiamento delle nostre azioni quotidiane.

Il passaggio dalla metafora alla realtà, però, è complesso e impegnativo per l'individuo. Non basta riconoscere un'analogia tra un'esperienza metaforica e la vita reale: occorre volontà e impegno per applicare i nuovi comportamenti nel contesto lavorativo. Questo è difficile soprattutto perché richiede di uscire dalla propria zona di comfort, confrontandosi con resistenze interne e schemi mentali consolidati. Secondo la teoria dell'apprendimento trasformativo di Jack Mezirow, il vero cambiamento avviene solo quando le persone mettono in discussione convinzioni e paradigmi profondi. Questo tipo di apprendimento, che modifica il modo di pensare e di agire, è ancora più complesso se tocca valori e credenze radicate.

Per questo, è fondamentale che i progetti formativi non si fermino alla fase di scoperta teorica, ma includano una fase di supporto operativo in cui i partecipanti sperimentano direttamente i nuovi comportamenti. Metodologie On The Job sono essenziali per facilitare questo passaggio, poiché offrono il contesto pratico e il supporto necessario a trasformare la metafora in azione concreta. Alcuni esempi chiave includono:

  • Coaching esperienziale
  • Shadowing 
  • Mentoring
  • Facilitazione di Riunioni di Retrospettiva
  • Facilitazione di sessioni di problem solving
  • Facilitazione di riunioni di stato avanzamento lavori

Queste attività aiutano le persone a consolidare le scoperte fatte durante la formazione e a sperimentare, in un contesto reale, i comportamenti e le competenze appresi. Solo così il cambiamento diventa tangibile e duraturo.

Chiudere il cerchio tra formazione metaforica e applicazione reale richiede un progetto formativo che includa, fin da subito, una fase on the job. È essenziale che le organizzazioni comprendano che il vero cambiamento non si limita a un’esperienza di Team Building o a un workshop isolato. Il passaggio dalla scoperta alla sperimentazione dei nuovi comportamenti è un processo che, per sua natura, necessita di tempo e di un investimento economico significativo.

Formazioni superficiali, come il classico "bel giorno di Team Building", rischiano di lasciare le scoperte a livello teorico, senza un impatto concreto e duraturo. Includere attività come coaching, shadowing, mentoring e facilitazione di riunioni consente invece di guidare le persone nel lungo percorso verso il cambiamento reale, aumentando la probabilità di successo dei progetti formativi.

Le organizzazioni che comprendono e abbracciano questo approccio strutturato sono quelle che investono non solo in attività formative, ma in un reale cambiamento culturale e comportamentale.

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