Già in passato ho parlato di questi argomenti, ma ho deciso di riproporli per la loro importanza.
A volte noi genitori abbiamo delle aspettative piuttosto fantasiose e ci aspettiamo che i bimbi ci ascoltino, che capiscano le nostre richieste e che imparino con semplicità le regole.
Temo che ci manchi qualche utile informazione per capire che:
1) è giusto che inizialmente i bimbi siano totalmente egocentrati;
2) è più che giusto che si oppongano alle nostre richieste scomode;
3) durante la loro evoluzione, è utile che li accompagniamo, dando loro delle buone regole;
4) questo sviluppo non è spontaneo e necessita dell’intervento di speciali supereroi: i genitori (vabbè, raccontiamocela bene, e caliamoci nella parte di personaggi straordinari, col mantello volante e la tutina aderente. Chissà che giovi alla nostra autostima)
Passiamo qualche minuto insieme con questo episodio per cominciare a modificare il nostro pensiero da:
- non è giusto che mio figlio faccia tutti questi capricci;
a:
- è propprio naturale che li faccia.
Perché questa trasformazione di pensiero è così importante?
Perché ogni volta che tu pensi:
- questa cosa è sbagliata
fomenti la tua rabbia.
Se inveci pensi:
- ci sta, questa cosa ha il suo perché,
è piu semplice mantenere la calma.
E la pazienza è un bene prezioso quando si educano dei meravigliosi tatini.
Cominciamo quindi a vedere perché l’egocentrismo del bimbo è uno strumento essenziale per la sua sopravvivenza e quidi anche i suoi rumorosi e genilai capricci.
La Natura agisce secondo una logica straordinaria: distribuisce a tutte le sue creature le risorse necessarie per vivere.
Regala la capacità di mimetizzarsi, di cambiare colore, di volare, di arrampicarsi, di andare in letargo. Insomma, bisogna ammettere che si tratta di un meccanismo piuttosto intelligente.
Quali capacità peculiari caratterizzano l’uomo?
Non è particolarmente veloce, nuota solo dopo aver investito tempo, denaro e lacrime, si arrampica se ci sono comode scalette, o meglio, l’ascensore. Temo che a livello di prestazione fisica l’uomo non sia proprio un gran talento, se paragonato alle capacità degli altri animali presenti in natura.
Noi umani, però, abbiamo ricevuto un dono davvero straordinario, forse il più potente di tutti: un cervello complesso, in grado di immaginare, memorizzare, porsi domande, cercare risposte, inventare, scoprire. Forse a volte non ne facciamo proprio un buon uso, ma rimane un prodigioso strumento che caratterizza l’uomo, il suo pensiero, la sua evoluzione, la sua storia.
Il cervello dell’essere umano si modifica nell’arco della vita in modo funzionale alle esigenze del momento.
Che succede quando un bimbo piccino viene al mondo?
Di cosa ha bisogno per poter sopravvivere?
Ha innanzitutto la necessità di comunicare con urgenza le sue esigenze: quindi urla e piange disperatamente quando ha fame, o sete, o è bagnato, o sta male o desidera essere preso in braccio.
Il suo cervello è stato costruito col software del PIACERE IMMEDIATO: appena percepisce un bisogno o un desiderio, lo comunica rumorosamente ed efficacemente agli adulti affinché possa essere soddisfatto il prima possibile.
Se ci pensi bene si tratta di un meccanismo geniale e fondamentale per la sopravvivenza del bambino: in questo modo, pur non sapendo parlare, viene sfamato ed accudito secondo i suoi personali bisogni.
Quando diventa più grandicello ed acquisisce la capacità di esprimersi in modo articolato, le sue richieste si fanno più complesse, ma continuano ad avere la stessa matrice: il PRINCIPIO DEL PIACERE IMMEDIATO. Il bimbo chiede tutto ciò che desidera, non tutto ciò che è conveniente. Quindi fa i cosiddetti capricci perché pretende quattro cioccolatini, o tre ore di tv, o giocattoli nuovi, o tre gelati, o la bici dell’amico, o non rincasare dal parco.
Tutto questo è perfettamente giusto e coerente col funzionamento del suo cervello bambino: ricordati che lui desidera e quindi “combatte” per tutto ciò che gli fornisce piacere in quel momento e questo funzionamento è ciò che gli ha fornito Madre Natura alla sua nascita per garantirgli la sopravvivenza.
Cosa accade quando il bimbo cresce? Quando diventa un adulto?
L’essere umano ha bisogno di vivere in società e per questo deve coniugare i propri desideri alle esigenze degli altri: solo attraverso la collaborazione reciproca e lo scambio, egli aumenta le sue probabilità di sopravvivenza. Ancora una volta la Natura provvede, permettendo al cervello di maturare la corteccia prefrontale, l'area adibita al controllo dell’impulsività, all’analisi delle conseguenze, all’autocontrollo, alla gestione dei comportamenti sociali. Il cervello viene predisposto per passare dall’egocentrismo all’empatia. Il cervello viene predisposto per passare dal piacere immediato, all’analisi delle conseguenze e quindi alla scelta di comportamenti più utili nel lungo temine.
Tutto potrebbe apparire piuttosto semplice: quando il bimbo è piccino il suo cervello è perfettamente strutturato per urlare i propri bisogni, quando il ragazzo cresce il suo cervello si matura ed è quindi in grado di avere comportamenti sociali adeguati. Sarebbe bellissimo. Un passaggio naturale: un po’ di cibo, un po’ di sole, un po’ d’amore e il cervello matura spontaneamente per rendere la tua creatura un uomo maturo, equilibrato, adeguato.
Purtroppo non è proprio così: la natura ci fornisce la potenzialità di maturare tutte le aree de nostro cervello, SOLO LA POTENZIALITÀ’. Ma perché lo sviluppo potenziale si trasformi in SVILUPPO EFFETTIVO sono necessari STIMOLI ADEGUATI. Il cervello non matura da solo, spontaneamente, con il trascorrere del tempo. Ha bisogno di nutrirsi di stimoli ed informazioni precise.
Anche per questo inghippo la cara Madre Natura ha trovato una soluzione geniale: ha inventato….i GENITORI.
Ebbene sì, sono proprio i genitori che permettono ai propri figli di trasformarsi da bimbi egocentrici, basati sul “voglio tutto e subito”, ad adulti equilibrati, in grado di controllare gli impulsi, di leggere gli altri, capirne i bisogni, osservare in contesto e scegliere i comportamenti più adeguati.
Immagino che tu stesso abbia avuto occasione nella tua vita di conoscere persone cronologicamente mature, ma non in grado di comportarsi in modo adulto. Immagino che tu abbia conosciuto persone inadeguate, incapaci di controllarsi, di capire la situazione, di provare empatie per altri esseri umani. Persone egocentriche, rigide e capricciose, nonostante l’età avanzata.
Questa è la prova che gli anni non sono sufficienti per rendere una persona matura e socialmente adeguata.
È fondamentale che tu, come genitore, agisca con grande consapevolezza e conoscenza: più sei informato e più sei in grado di guidare tuo figlio verso una meravigliosa maturità.
Tu hai una grande responsabilità. Tu hai un grande potere. Tu hai un’enorme influenza sul futuro di tuo figlio. Questa consapevolezza porta con sé molte emozioni: forse un po’ di paura e di preoccupazione, ma anche una sensazione magica. Intendo la magia vera e propria: con le giuste formule puoi accompagnare tuo figlio in una crescita felice e matura.
Tuo figlio agisce col software del PIACERE IMMEDIATO e per questo tende a fare quelli che noi chiamiamo capricci: vuole ottenere tutto e subito. Tu gli parli, gli spieghi, cerchi di convincerlo, ma lui rimane determinato nelle sue convinzioni. Dobbiamo trovare il modo perché ti ascolti. Solo così comincerà a maturare modelli socialmente più utili.
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