Come puoi influenzare le relazioni che tuo figlio si costruirà un domani

Come insegnare gli stili di amore

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Il film ha più o meno sempre lo stesso copione:

  1. Parole del genitore a un bimbo che si è comportato bene, rispettando le regole pattuite: “Amore mio, sei bravissimo. Sono davvero contento di te. Sono orgoglioso. Sei un bimbo super bravo…”. E da qui una serie di complimenti sulla sua bravura e sulla felicità infinita della mamma e del papà.

  2. Parole del genitore a un bimbo che ha disatteso le regole: “Ti sei comportato malissimo, non sono affatto felice di te. Sono molto arrabbiato. Non sei un bravo bimbo e io sono deluso”. E magari a volte c’è pure la ciliegina sulla torta del tipo: “Così mi rendi triste”.

I motivi per cui viene quasi automatico per i genitori comportarsi così dipendono da 3 fattori:

  1. Il proprio vissuto personale: se un genitore è stato cresciuto in questo modo, facilmente ripropone lo stesso modello. E, detto fra noi, siamo stati quasi tutti cresciuti così, perché un tempo la cultura pedagogica non andava tanto di moda. Probabilmente non se ne conosceva neppure l’esistenza, per cui i nostri genitori hanno fatto il meglio di ciò che potevano fare con gli strumenti che all’epoca avevano a disposizione.

  2. La reattività emotiva: quando un pargoletto disattende le regole pattuite, fa girare vorticosamente le scatole, soprattutto quando si è di fronte ad altre persone e, con l’animo tremolante di rabbia e frustrazione, è più facile riservargli parole di sfogo, piuttosto che frasi educative.

  3. Sconoscenza di altri modelli: oggi mi andava di coniare un nuovo termine e “sconoscenza” mi piace abbastanza (solo abbastanza perché le parole con la “s” non mi vengono particolarmente bene). Di fatto i genitori a volte non hanno alternative, non conoscono le conseguenze di questi vecchi metodi e soprattutto non ne conoscono di più efficaci.

Oggi desidero soffermarmi solo su alcune delle conseguenze emotive che produciamo nei nostri tatini, riservando loro questo stile educativo basato su infiniti complimenti quando si comportano bene e sulla manifesta delusione in caso contrario.

Come dico sempre, ovvio che dietro a queste scelte ci sia sempre la volontà di educare i figli, ma purtroppo le intenzioni non sono sufficienti.

Ora vediamo cosa accade. Il nanetto in questione capisce esattamente questo: quando mi comporto bene la mia mamma e il mio papà mi vogliono bene, altrimenti non me ne vogliono. Il loro amore non è gratuito. Ma me lo devo meritare.

Ricorda questo, caro genitore: ogni volta che ti arrabbi, urli, sgridi ed utilizzi parole scortesi, il tuo bimbo percepisce la rottura della relazione. Non è attento al contenuto della regola, ma sente il rapporto d’amore che si spezza. La sua parte emotiva va in allarme e la sua parte razionale si scollega. Quindi? Sente che non lo ami, ma non capisce in quel momento il valore della regola.

Tu sai che ami tuo figlio sempre e sopra ogni cosa. Lui no. Se gli dici che sei arrabbiato, deluso, infelice e che lui non è per nulla bravo, lui sente che non gli vuoi bene.

Questa relazione sali-scendi tipo montagne russe, condita da dichiarazioni d’amore e urla di delusione, crea un attaccamento altalenante e insicuro che si ripercuote sullo sviluppo del bambino.

Frase da attaccare sul frigo: la sicurezza dei bambini non si crea con i complimenti, ma con una relazione solida e sicura, manifestata nei momenti di difficoltà. Quando tu impari a far rispettare la regola e a reagire in modo consapevole ed efficace alle sue opposizioni, lì crei le basi della sua autostima.

Il secondo problema è che i bambini imparano che l’amore non è gratuito, che non se lo meritano sempre, che devono comportarsi bene per averlo e che quindi spetta a loro conquistarlo. E questo purtroppo è un gran casino per quando diventano grandi e cominciano a costruire le proprie relazioni d’amore, perché non cercano persone in grado di amare gratuitamente, ma, con una maggiore probabilità, cercano quelle persone che ti fanno sudare il loro amore.

È più probabile che vengano attratti da quelle persone sfuggenti, manipolatrici, magari pure con tratti narcisistici, che non amano in modo sano e gratuito, ma fanno sentire in colpa e utilizzano ricatti emotivi. E quel bambino ormai cresciuto, abituato a meritarsi l’amore, anziché scappare a gambe levate, farà di tutto per meritarsi quell’amore, perché è una dinamica a lui nota. Se il bimbo da piccolo riceve questi ricatti emotivi (“comportati bene così fai felice mamma e papà, altrimenti non siamo affatto contenti di te”), da grande è assai possibile che ricerchi la stessa dinamica: “se mi ami non vedi i tuoi amici”, “se vuoi che ti ami devi vestirti in quella data maniera”.

Insomma, lo stile di amore si impara.

Trova uno stile costante, sicuro, in cui incoraggi il tuo bimbo e lo aiuti a rispettare i patti educativi e gli insegni nuove competenze, senza minacce e senza urla, senza eccessivi complimenti e senza proclamazioni di delusioni; lui sbaglierà  mille volte, ma è importante che tu sappia cosa fare per essere “duro con la regola, ma morbido col bimbo”.

In questo modo tuo figlio impara che ha sempre il tuo amore, impara che dentro a una bella relazione ci si ama e ci si rispetta sempre, e con una maggiore probabilità: 

  • non solo cercherà lo stesso stile di amore sano, stabile e sicuro, 

  • ma fuggirà a gambe levate di fronte a chi cerca di ricattarlo emotivamente, a chi cerca di manipolarlo o di farlo sentire in colpa.

Che sia chiaro, non possiamo controllare totalmente il futuro dei nostri bimbi e ci sono fattori che escono dal nostro controllo. Ma ci sono delle variabili che invece dipendono totalmente da noi: lavoriamo su quelle.

Poi da grande lui farà le sue scelte, ma se gli forniamo una serie di valori, esperienze e modelli funzionali, bè, è più facile che se la cavi meglio.

Se in casa: 

  • io utilizzo una comunicazione estremamente rispettosa sempre, anche nei momenti complessi;

  • gli insegno a portarmi rispetto, sempre, anche nei momenti complessi; 

  • e trovo il modo di educarlo all’interno di questo valore profondo,
     è assai più facile che non accetti in alcun modo relazioni irrispettose.

Sapere dare bene le regole, mantenendo una relazione stabile, empatica ed incoraggiante, basata sull’amore e sulla fiducia anche nei momenti peggiori e riuscendo comunque a far rispettare i patti educativi, non solo rende tutto più semplice, sereno e divertente, ma è pure un preziosissimo investimento sul futuro dei nostri bimbi.

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