COMPITI DELLE VACANZE

qualche riflessione


Cosa far fare ai ragazzi in estate? Quali competenze scolastiche coltivare? come gestire i compiti delle vacanze?

Ogni volta che parliamo di scuola, noi genitori siamo sopraffatti da mille emozioni e mille dubbi. Ci piacerebbe che i nostri figli si impegnassero, facessero tutti i compiti delle vacanze, dessero il meglio di sé, ma nel contempo ci dispiace metterli in condizioni di disagio e rovinare la loro estate.

La risposta assoluta di cosa sia meglio fare con tuo figlio ovviamente non la conosco. Tu sei il suo genitore e nessuno più di te capisce le sue esigenze, la sua situazione, il contesto generale che tuo figlio vive.

Desidero però condividere un modo utile per impiegare l’estate per quanta riguarda le competenze scolastiche.

Questa riflessione può servire a chi ha i figli che ancora faticano a fare i compiti e a studiare. Se tuo figlio li porta a termine con impegno e regolarità, non ha bisogno di coltivare altre competenze.

Inoltre, quelle che condivido ora con te sono riflessioni generali, che devono poi tener conto del contesto particolare che ha vissuto e vive tuo figlio. Ci sono situazioni che necessitano di altre scelte e di altre strategie.

Sai qual è l’ingrediente che maggiormente influisce sul rendimento scolastico? Non ha nulla a che vedere con i talenti, le capacità logico-matematiche, la memoria, il quoziente intellettivo. Indubbiamente queste caratteristiche facilitano gli apprendimenti, ma la competenza che nel tempo assicura il risultato è la COSTANZA. Ebbene sì, dedicarsi con regolarità ad un qualsiasi apprendimento, assicura il risultato, ovviamente con tempi diversi per ciascuno.

 

Quindi, più che dedicarsi al contenuto di una singola materia, l’aspetto davvero importante a cui dedicarsi è lo SVILUPPO di azioni costanti, ossia lo sviluppo DI ABITUDINI.

Mi spiego meglio: piuttosto che concentrarsi a riempire la testa di nozioni è più importate sviluppare nei nostri figli delle abitudini utili, che poi potranno utilizzare durante l’intero anno scolastico, producendo risultati gratificanti.

Impiegare l’estate per divertirsi, riposare e trovare un piccolo spazio costante per sviluppare una nuova abitudine è un buon progetto educativo.

Il nostro obiettivo dovrebbe essere non solo di finire i compiti, ma di sviluppare competenze anche per l’anno scolastico successivo e, più in generale, per la vita.

È più importante che i nostri figli sappiano organizzarsi il tempo, concentrarsi ed impegnarsi costantemente. È questa la competenza importante. 

 

Prova a pensare: cosa rende un corpo più allenato? Una scheda di allenamento perfetta svolta al massimo per 4, 5 volte e poi abbandonata, oppure una routine più semplice, ma eseguita tutti i giorni per tutta la vita?

Cosa rende un fisico più snello e sano? Una dieta severa seguita per due mesi, o delle buone abitudini alimentari seguite quotidianamente per sempre?

Cosa rende una persona realmente colta? La lettura bulimica di dieci libri e poi stop, o l’abitudine a leggere, magari poche pagine, per un’intera vita?

Il vero apprendimento ed il risultato di successo si ottengono con la ripetizione costante di azioni utili, ossia con l’abitudine.

La mia proposta pedagogica è quindi quella di fissarci come obiettivo quello di sviluppare in nostro figlio una buona abitudine di studio.

Ti propongo di non fissarti come obiettivo il numero di pagine o di esercizi, quanto le azioni che desideri insegnare a tuo figlio come stile di vita.

Ti propongo di lavorare con tuo figlio durante quest’estate perché IMPARI A DEDICARE UN TEMPO PRESTABILITO ALLO STUDIO, CONCENTRATO E SENZA DISTRAZIONI.

Quindi che fare?

1. Condividi con tuo figlio questo obiettivo: parla con lui, partendo ovviamente dal suo punto di vista. Accogli la sua difficoltà e la sua resistenza nel mettersi a studiare, perché indubbiamente non è semplice dedicarsi ad un simile impegno, quando il sole, gli amici, la piscina, il parco, il mare fungono da richiamo. Sono come le sirene per Ulisse. Poi digli che da ora in poi troverete un modo per raggiugere un buon risultato con il minimo sforzo. Condividi con lui che la costanza e l’abitudine sono i due ingredienti per il successo che desidera. Digli che il vostro obiettivo è appunto creare questa abitudine regolare che, goccia dopo goccia, riempirà di conoscenze la sua vita.

2. Pianifica: per creare una nuova abitudine è necessario pianificare. Se decidi di andare in palestra, frasi del tipo “la prossima settimana andrò a vedere”, “proverò ad iscrivermi”, “dovrei proprio andare ad allenarmi” secondo te che risultati produrranno? Molto probabilmente solo buone intenzioni e qualche senso di colpa, perché non ci andrai. Se vuoi cominciare ad andare in palestra è molto più utile chiamare, fissare un appuntamento e pianificare tutti gli allenamenti. La pianificazione è un elemento fondamentale per costruire nuove abitudini.

Pianifica con tuo figlio quale momento della giornata e quanto tempo dedicherà allo studio. E, se ti è possibile, mantieni inalterata questa programmazione. Potrebbe essere la mattina, o il primo pomeriggio o la sera prima di cena. Scegliete voi, insieme. Pianificate in modo dettagliato l’ora.

Ti consiglio di utilizzare momenti in cui ha la è mente fresca e riposata, perché la stanchezza funge da freno a mano.

Supponiamo che si decida che dalle 9,30 alle 10,30 sia il tempo dello studio, dal lunedì al venerdì, a parte le due settimane di vacanza al mare. Ovviamente il mio esempio va contestualizzato alla situazione specifica e all’età del figlio. 

3. Crea un ambiente adeguato: se devo sviluppare nuove abitini, vuol dire che ho delle vecchie abitudini da smantellare. Vuol dire che devo fare fatica perché ho una vecchia abitudine che mi potrebbe spingere nella direzione opposta. Vuol dire che ho delle tentazioni da gestire. Se devo sviluppare nuove abitudini alimentari, ad esempio mangiare un frutto a merenda anziché degli snack confezionati, vuol dire che devo inizialmente fare fatica perché’ io sono abituata a mangiare snack. Quindi cosa posso fare? Costruirmi un ambiente adeguato con meno tentazioni possibili: faccio la spesa dal fruttivendolo ed evito di comprare biscotti, merendine e patatine.  Mi creo così una situazione con qualche facilitazione in più. La stessa cosa vale per i ragazzi: è necessario creare un ambiente adeguato, senza distrazioni. Un luogo senza telefonino, tablet o giochi. Un luogo dove siano presenti solo gli oggetti necessari allo studio. Non è semplice resistere alle tentazioni. Aiutiamoli a non averle davanti per tutto il tempo.

4. Celebra il risultato ottenuto: sai quali sono le abitudini che sviluppi più facilmente? Quelle che creano un innalzamento di dopamina, il neurotrasmettitore del piacere. Ecco perché è così facile abituarsi a mangiare cioccolata dopo cena…. Crea un innalzamento di dopamina e questo ci fa venir voglia di ripetere l’esperienza.

Quindi? Quindi dobbiamo celebrare questo momento nel modo più eccitante possibile. Tipo: “ogni volta che porti a termine il tuo obiettivo ci dedichiamo un momento piacevole e gioioso: gioco, merenda, amici, film, passeggiata. Insomma, una sorta di festeggiamento”.

È necessario legare questa nuova abitudine ad un momento dopaminico, in modo che il cervello dei nostri bimbi lo ricerchino più volentieri.

Inoltre, esplicita con lui la soddisfazione che prova dopo aver portato a termine una sfida. Fagli percepire quanto sia più bello dedicarsi al gioco ed al divertimento, dopo che ha raggiunto il suo obiettivo. Allenalo a fissare il suo focus sul risultato, sulla soddisfazione, sull’orgoglio, sulla felicità di aver fatto ciò che si era prefissato. Anche questo regala un senso di piacere che si ha voglia di rivivere.

 

L’abitudine si crea con la ripetizione delle azioni.

Ritengo che sia straordinariamente utile per i bambini ed i ragazzi utilizzare le vacanze per creare l’abitudine alla concentrazione.

Non importa con quanti compiti e con quale materia.

L’importante è che si abituino a dedicare in modo esclusivo un pezzettino di giornata alla scuola, abituandosi ad inserirla in modo tale da assicurarsi tutto il tempo per il riposo ed il divertimento meritatissimo.

Si parte da piccoli obiettivi, anche solo mezzora al giorno. 

Fatto bene.

Sempre.

Con concentrazione.

 

I primi giorni potrebbe sbuffare, ma poi con il passare delle settimane diventa sempre più normale, più automatico.

 

Ci vuole tempo perché un’azione diventi un’abitudine e penso che le vacanze, senza l’impegno scolastico quotidiano, sia un buon momento per crearne di utili.

 

Ovviamente senza esagerare, senza compromettere il riposo, gli amici ed il gioco. Le giornate sono lunghe. Un piccolo spazio di allenamento si può trovare, con tempi diversi a seconda dell’età e di ogni specifico contesto.

 

Pensa a cosa sarebbe necessario fare per sviluppare l’abitudine ad andare a comminare tutti i giorni, se oggi fai fatica a trovare il tempo e la voglia di allenarti.

  1. Devi trovare una buona motivazione per farlo, senza compromettere altri impegni quotidiani importanti. 
  2. Devi pianificare un momento per farlo e scriverlo in agenda in modo tale da non prendere altri impegni. Ad esempio dalle 7 alle 7,30 del mattino.
  3. Devi prenderti l’abbigliamento e le scarpe adeguate e metterle accanto al letto, per poterle immediatamente indossare appena sveglio, senza distrazioni, con l’ipod carico dei tuoi brani preferiti accanto alle scarpe.
  4. Quando torni dalla tua passeggiata devi prenderti qualche momento per percepire a fondo il benessere che provi, la soddisfazione che percepisci, l’energia che hai recuperato e la leggerezza che vivi. Dopodiché premiati con una colazione sana, ma particolarmente piacevole solo quando riesci ad andare a camminare, in modo tale da amplificare il piacere di questa routine.

Facendo queste azioni tutti i giorni, accettando che a volte camminerai di più, a volte di meno, che qualche volta lo farai più volentieri, altre volte creerai epiteti colorati e fantasiosi, ma, portandolo sempre a termine, con costanza, sai cosa succede? Che diventa un’abitudine e per te sarà sempre più automatico farlo. 

 

Ecco, ciò che io ti propongo è di concentrarti sull’abitudine di un’azione ripetuta tutti i giorni, in modo tale che tuo figlio possa, con costanza, raggiungere i risultati che desidera.

 

 

Commenti

Devi effettuare il login per poter commentare