EDUCHIAMO ALL'USO, NON ALL'ABUSO

il problema dell'abbondanza

Molti dei nostri buoni propositi assomigliano ad obiettivi del tipo: devo mangiare meno dolci, bere meno vino, guardare meno tv per andare a letto prima, utilizzare meno il cellulare per concertarmi su attività più utili, stare meno su facebook, non abbuffarmi ….

Insomma, spesso ci rendiamo conto semplicemente di esagerare e di abusare di alcune opportunità, anziché utilizzarle con moderazione.

È bellissimo poter chattare con gli amici, ma se ciò mi impedisce di concentrarmi sul lavoro, non va più bene.

Un programma in tv guardato la sera è rilassante, ma rimanere incollato al divano per ore a scapito di un buon allenamento, forse non è poi così salutare.

Per non parlare della cioccolata, che ovviamente io amo in modo passionale.

E i nostri figli?

Quanto è difficile dare loro delle limitazioni?

Tv, cellulare, videogiochi, youtube, biscotti, minecraft,….

Ti sei mai chiesto perché sia tanto difficile gestire le quantità?

La nostra epoca sta affrontando un tema nuovo, che l’umanità, nel corso dei millenni, non ha mai vissuto. Stiamo affrontando il tema dell’ABBONDANZA. 

Mai come oggi c’è stata tanta abbondanza, sotto tutti i punti di vista. Un’ abbondanza facilmente fruibile dalla maggior parte della popolazione.

Abbondanza di cibo

Abbondanza di zuccheri

Abbondanza di medicinali

Abbondanza di notizie

Abbondanza di video

Abbondanza di ogni genere di film

Abbondanza di vestiti

Abbondanza di giocattoli

Sai qual è il problema? 

Che il nostro cervello è nato nella privazione, nella scarsità e quindi è strutturato per trovare soluzioni, per procacciarsi il cibo, per guadagnare, per cercare, trovare, scovare e risolvere. 

Fino ad un paio di generazioni fa c’era scarsità di cibo, di acqua corrente, di mezzi, di opportunità. 

Quando ero piccina andavo a trovare i miei nonni in una casa dove non c’era neppure l' acqua corrente. Avevano il pozzo in cortile. Ogni cosa era preziosa. Ogni attenzione era diretta verso il risparmio. Non c’era bisogno di contenersi. C’era bisogno di attivarsi per cercare nuove risorse. 

Non esisteva la dispensa zeppa di merendine e biscotti, non c’era la TV a pagamento con tutti i canali immaginabili, ogni telefonata aveva un costo elevato, i vestiti si rattoppavano.

Oggi andiamo dal dietologo perché non riusciamo resistere al troppo cibo. Gli abbonamenti telefonici sono senza limiti di chiamate. In TV troviamo migliaia di film e trasmissioni. Navighiamo su internet e siamo sommersi da un oceano di informazioni che fatichiamo a gestire. Abbiamo il guardaroba colmo e ci sembra di non avere l'abito adeguato.

Il problema è che il nostro cervello è impreparato nella gestione del tanto e non è bravo a moderarsi o a rinunciare. Il nostro cervello cerca la ricompensa immediata, cerca il piacere e, in mezzo a tanta abbondanza, finisce con l’abusare di ciò che ha a disposizione: abuso di zucchero, abuso di cibo, abuso di TV, abuso di cellulari.

Il troppo fa male, genera conseguenze a volte mortali. E la nostra è l'epoca del troppo. 

Per questo è fondamentale educare i nostri figli a gestire questa abbondanza, a darsi delle regole, ad utilizzare senza abusare. È un'impresa a volte difficile, perché noi adulti abbiamo la stessa incompetenza.

Oggi tuo figlio sta vivendo una difficoltà ad esempio nella gestione dei videogiochi per il fatto che essi sono l'emblema dell'abbondanza. Se fino a poco tempo fa poteva accedervi solo attraverso un supporto specifico come la Play station o laWii, oggi si scarica i giochi su tablet, PC, e smartphone. Quindi…può utilizzarli finché è in autobus, in macchina, in bagno, a ricreazione, in camera, mentre finge di fare i compiti, al ristorante, in piscina, insomma, ovunque.

Capisci la difficoltà che incontra quando deve gestire una simile abbondanza?

È davvero difficilissimo per lui.

USO dei videogiochi, non ABUSO dei videogiochi. È questa la differenza ed è questo che dobbiamo insegnare ai nostri figli.

Un buon uso porta divertimento, risate, condivisione, passione, desiderio, in perfetta armonia con i vari aspetti della vita.

L’abuso porta a:

  • Occupare ogni istante libero con il videogioco del momento 
  • Abbandonare pian piano le altre attività 
  • Alzarsi al mattino e chiedere quando può giocarci
  • Perdere interesse per tutto ciò che non è tecnologia 
  • Preferire la Play station agli amici
  • Essere costantemente insoddisfatto: non è mai abbastanza 
  • Assumere un comportamento più aggressivo 
  • Faticare a gestire la frustrazione e gli eventuali no
  • Relazionarsi in modo più nervoso ed arrogante

Il cervello dei nostri figli non è strutturato per utilizzare in modo moderato ciò che ha a disposizione: che si tratti di cioccolata, tv, videogiochi, youtube, cellulare, carte di pokemon, netflix, minecraft, fortnight…..

Per loro non è mai abbastanza.

Il nostro compito è quello di mettere regole chiare e precise per educarli ad usare tutto senza abusarne.

 Il nostro compito è quello di sapere esattamente come aiutarli a contenersi, a gestire i tempi e la frustrazione.

Il nostro compito è quello di non pretendere che lo facciano da soli e non pensare che, siccome glielo abbiamo detto e glielo abbiamo spiegato con amore e dedizione, allora riusciranno a rispettare le giuste quantità.

Il nostro compito è sapere che per loro sarà difficile, che cercheranno di andare oltre le regole che diamo.

Il nostro compito è quello di riuscire a far loro rispettare i tempi con autorevolezza, coerenza ed empatia.

Pensi che non sia semplice?

Come direbbe allan car “è semplice educare tuo figlio alla moderazione, se sai come farlo”.

Dobbiamo trovare un modo per mettere regole sui tempi e sulla quantità: quando noi abbiamo le idee chiare, sappiamo cosa dire e come agire, sappiamo anche cosa aspettarci dai nostri bimbi e ragazzi e sappiamo come gestire le loro reazioni, diventa più semplice educare i nostri figli all’uso e non all’abuso.

Il brano di questo podcast è stato tratto dal mio audiocorso “non si staccherebbe mai dai videogiochi” che puoi trovare nella sezione "audiocorsi interattivi".


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