Episodio 18 di Maya: il giorno della marmotta

ogni giorno le stesse dinamiche...


A volte accadono eventi miracolosi per cui mi ritrovo a passare una serata da sola, senza figli e senza marito. Poiché accade circa una volta ogni 12 anni, si tratta di una situazione degna di nota.

Bene, ieri sera è accaduto: un ponte a scuola, un pigiama party, un’uscita scout, un invito dai nonni e una cena fra vecchi amici hanno spopolato la mia casa.


In queste situazioni mi ritrovo a pensare come organizzare il mio momento da donna single: ipotizzo nottate danzanti, aperitivi con amiche, karaoke a squarciagola e poi mi ritrovo sprofondata in poltrona, con Pringles in mano e coperta di pile.

Si lo so, non do di me un'immagine particolarmente sexy ed intrigante, ma TV, pigiama, coperta e patatine sollecitano piacevolmente la mia dopamina.


Tutto questo pippone per dirvi che ieri sera ho guardato un film piuttosto datato: “Il giorno della marmotta” e ho capito.

Ho capito cosa sta accadendo alla mia vita. Tenetevi forte: io, Maya Gentilin, sono intrappolata in un loop temporale ed è questo il motivo per cui mi capita che alcuni giorni siano esattamente la copia di quelli precedenti.

Finalmente ho svelato il mistero della mia vita.


Finalmente ho capito il perché lo stesso copione si ripete ogni giorno. E nonostante io cerchi di educare queste creature, le opposizioni, le dinamiche e i problemi sono sempre gli stessi. Omioddio, si ripeteranno per l’eternità!!!!


Mi alzo, preparo la colazione con qualche timido tentativo di introdurre delle abitudini salutari, qualche figlio si scopre allergico a qualunque ricetta, a parte al panino bianco, raffinato e conservato ripieno di nutella.


Segue la lotta per l'abbigliamento, dai vestiti di Ironman di Enrico, comodi e caldi per affrontare una giornata in cortile della scuola, agli abiti sbriluccicanti di Stefania, adattissimi alle ore scolastiche di motoria, fino alle felpe con cappuccio indossato fino agli occhi, ideale per l’interrogazione di matematica di Fra.

Evidenti talenti da fashion blogger.


Seguono: caccia al tesoro per la preparazione delle cartelle, corsa contro il tempo per raggiungere le rispettive scuole, fuga stile “Fast and Furious” verso il lavoro, recupero pomeridiano dei nanetti con silenzi selettivi sul racconto di verifiche e voti, convincimenti fallimentari sull’importanza dei compiti, organizzazione teoricamente perfetta ma concretamente disastrosa delle routine serali, e addormentamenti ritardatari sulla tabella di marcia.


E ogni giorno si ripetono le stesse dinamiche, nonostante io mi stia trasformando in un’esperta linguista, capace di imbastire discorsi educativi motivanti e coerenti, da ovazioni commosse.


Ma nulla.

È come se loro avessero un copione, lo estraessero e lo interpretassero fedelmente ogni giorno.


Ho scritto alla Salmaso e ora voglio sentire cosa ha tirato fuori dal suo cilindro.


Mi ha mandato il link del suo podcast


sabrina salmaso: costruire le “cassettiere mentali” dei nostri figli...


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