I 10 motivi per imparare a dare bene le regole a tuo figlio

i "perchè" da conoscere

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Perché ed importante che tu dia regole a tuo figlio?

Nello scorso episodio abbiamo visto quanto siano naturali e necessari i cosiddetti capricci dei figli.

In questo episodio ripassiamo i 10 motivi per cui è fondamentale dare loro delle buone regole.


Prima di proseguire desidero specificare cosa intenderemo da ora in poi per REGOLE. 

Le REGOLE non sono urla, punizioni, imposizioni autoritarie date a tuo figlio. Per REGOLE intendo una buona guida, comunicata dai genitori con grande consapevolezza, fatta rispettare con ferma gentilezza, all’interno di una relazione d’amore e di rispetto costante. Le REGOLE sono un dono, sono lo strumento con cui tu rendi COMPETENTE tuo figlio, sotto tutti i punti vista: emotivo, relazionale, cognitivo.

Regole e urla non sono neppure parenti. Regole e punizioni ancor meno.

Oggi possiamo affermare con grande certezza che i ragazzi cresciuti nell’amore e nell’autorevolezza, diventano adulti più saggi e più felici.

Quindi, da questo momento in poi, quando parlo di regole intendo una comunicazione efficace con cui il genitore parla a suo figlio, guidandolo in nuove competenze, con grande rispetto ed empatia, senza ricorrere ad urla e punizioni.

Ovviamente è mia intenzione dirti esattamente come ottenere tutto questo, ossia come farti ascoltare da tuo figlio con autorevolezza, senza cadere in conflitti pieni di rabbia reciproca. Ti guiderò attraverso i vari episodi, i vari articoli del blog o, se lo desideri, con audiocorsi personalizzati cuciti addosso alle tue esigenze, che puoi richiedere scrivendomi direttamente dal mio sito sabrinasalmaso.it.


Oggi vediamo i 10 motivi per cui è fondamentale dare regole a tuo figlio:

1) Senza regole lui si sente perso

Anche se insiste nell’ottenere tutto ciò che desidera, in realtà sta cercando una guida stabile e sicura. Lui sta bene nelle regole, anche se a te sembra paradossale. Ti sei mai trovato nella situazione in cui, nonostante tu lo accontentassi nelle sue richieste, continuasse a fare capricci di ogni sorta? 

  • Non voglio questo orsetto, dammi il cagnolino 

  • Tieni amore

  • No, non voglio neppure questo

  • Che vuoi?

  • Voglio l’altro peluche

  • Tieni

  • No, non capisci, sei cattiva!!!!

Ti ritrovi? 

Può capitare così con i giochi, con il cibo, con l’essere preso in braccio.

Ovviamente questo capita anche con figli più grandi, in adolescenza. A volte sembra che qualunque cosa tu dica non vada bene. 

  • Stai bene con quel vestito

  • Non è vero, mamma, sto malissimo

  • Effettivamente coi pantaloni forse stai meglio

  • Ecco, non ti va bene mai nulla, mi critiche sempre

Tuo figlio ha bisogno di regole. Ovviamente il tipo di regola dipende dall’età che ha e dalle sue competenze. 

Mi capita frequentemente di sentire genitori che, dopo aver fatto un percorso, mi dicessero : “gli abbiamo dato le regole che ci hai detto. Ci aspettavamo che si ribellasse. Invece sembra più felice e sereno”.

2) Tuo figlio non ha sempre tutte le competenze per poter fare la scelta più utile e le tue regole gli forniscono la conoscenza necessaria. 

Come abbiamo detto poc’anzi, un bimbo vorrebbe quattro ovetti di cioccolato perché non sa cosa comporti questo tipo di alimentazione. Vorrebbe passare ore davanti la TV, perché non è pienamente consapevole di ciò che accade al suo cervello, vorrebbe correre e giocare sul marciapiede, perché non ha idea di quanto possa essere pericolosa la strada lì accanto. 

Per sviluppare queste conoscenze, per imparare a sceglie comportamenti più adeguati, utili e sicuri ha bisogno che tu gli insegni, e questi insegnamenti possono esser dati solo attraverso le regole.

Immagino che tu potresti dirmi : “perché devo dargli una regola? Basta che gli spieghi che una quantità eccessiva di zucchero gli fa male….”. 


-amore, metti giù il secondo cioccolatino, perché ti fa male 

-ok papà, ho capito. Va bene


Se con questa semplice spiegazione tuo figlio ti ascolta, memorizza e nei giorni successivi non ti chiede più il secondo cioccolatino, lascia stare questi podcast. Davvero non ne hai bisogno.

Se invece il dialogo assomiglia più a questo:

-amore, metti giù il cioccolatino perché ti fa male

-No, lo voglio

- tesoro, ti ho detto che proprio non puoi perché rischi di star male

-no, io lo voglio magiare...


Da qui vari epiloghi: bimbo urlante che mangia il cioccolatino, bimbo piangente che tenta di picchiare la mamma o il papà, genitore con fegato ingrossato che tenta di non urlare, genitore con fegato ingrossato che urla.

Se la tua situazione è un po’ più simile a questa, prosegui con la lettura e l’ascolto: un episodio dopo l’altro ci porterà verso nuove consapevolezze.

3) Oltre a non avere le informazioni necessarie, tuo figlio ha ancora un cervello non completamente maturato: 

la sua corteccia prefrontale termina di svilupparsi intorno ai venti / venticinque anni. Questo è uno dei motivi che lo rendono più impulsivo e meno capace di autocontrollo. Ha bisogno di un aiuto esterno per sviluppare queste capacità. Solo con le tue regole date bene lui riesce ad allenare il suo autocontrollo e riesce a stimolare una crescita equilibrata di quella parte frontale del cervello.

4) Tuo figlio ha bisogno di imparare a gestire le frustrazioni. 

Si tratta di una competenza fondamentale nella vita. Anche in questo caso le regole hanno una funzione straordinaria. Ti è mai capitato di vedere un bambino o un ragazzino avere una crisi perché ha perso ad un gioco, o non ha ottenuto ciò che voleva, o ha ricevuto un “no” come risposta, o c’è stato un improvviso cambio programma? È difficile sopportare e gestire una frustrazione e lui lo sta dimostrando. È compito di noi adulti stargli vicino ed insegnargli a vivere queste delusioni, sviluppando un equilibrio emotivo sempre maggiore. Le regole, date bene, insegnano anche questo. Gestire le proprie frustrazioni è fondamentale per vivere al meglio la propria vita, per affrontare le difficoltà e gli imprevisti, per accettare il “no” dell’altro, un tema molto caldo oggi.

5) Tuo figlio ha bisogno di un adulto su cui contare e di cui potersi fidare

Un adulto carismatico, autorevole, fermo, gentile, coerente e credibile. Ha bisogno di un adulto in grado di dare regole e farsi ascoltare 

6) Le regole sociali sono culturali. 

Ogni società ha le proprie. Se un bimbo non le apprende rischia di non essere adeguato nella relazione con gli altri e nel tempo potrebbe non essere desiderato come amico. Chi di noi desidera avere vicino una persona che vuole sempre comandare, o che non presta mai nulla, o che picchia quando si arrabbia, che vuole sempre vincere, che non saluta, che non ascolta?

I bambini hanno bisogno di regole per imparare a relazionarsi con gli altri ed avere nel tempo delle relazioni soddisfacenti.

7) I bambini hanno bisogno di sentirsi bravi, di sentirsi adeguati, di ricevere feedback positivi. 

E secondo te un bimbo che non rispetta le regole, che a scuola si alza anche quando non può, che non ascolta, che disturba, che tipo di feedback riceve? Temo che la maggior parte del tempo venga richiamato e redarguito. Quando invece insegni a tuo figlio delle buone regole facendoti ascoltare, è molto più facile che lui sviluppi comportamenti tali da ricevere feedback positivi, aumentando anche la sua autostima.

8) Tuo figlio ha bisogno di regole per poter vivere in una famiglia serena e felice. 

Le regole consentono una convivenza armonica e con bassa conflittualità. Quando non dai una regola precisa, spesso nascono conflitti e malumori. Un semplice esempio: non ti accordi sull’uso del cellulare e tuo figlio ce l’ha sempre in mano. Mentre mangia, mentre fa i compiti, o meglio, mentre dovrebbe fare i compiti, e pure la sera, fino a tardi. Cosa accade?


-metti giù quel cellulare, ce la hai sempre in mani

-il cellulare è mio e lo uso come mi pare

-e chi ti paga la ricarica?


Anche in questo caso gli epiloghi possono essere molteplici, ma raramente comprendono sorrisi e serenità.

Nel momento invece in cui tu stabilisci delle regole sull’uso del telefono e riesci a comunicarle in modo da farle comprendere e rispettare, molto probabilmente tutto ciò non accade.

9) Solo quando tuo figlio impara ed è in grado di comportarsi in modo adeguato nelle varie situazioni della vita, può effettivamente sviluppare la sua autonomia. 

Quando riesci ad insegnargli a gestire i cioccolatini, la tv, il cellulare, i videogiochi, i compiti, le uscite…pian piano tu, come genitore, puoi fare un passo indietro e lasciargli le sue autonomie. Tu lo rendi competente con le regole date bene, lui diventa autonomo nelle arie situazioni quotidiane. 

10) Le regole permettono a tuo figlio di sviluppare nuovi modelli di vita.

Noi pensiamo, scegliamo e ci comportiamo in base a dei modelli che abbiamo nel nostro cervello. Quando andiamo a fare la spesa, prendiamo il numero ed attendiamo il nostro turno perché questo è il modello comportamentale che abbiamo memorizzato. 

Per inserire nuovi modelli di comportamento, non è sempre sufficiente che ce lo dicano. È importante vivere esperienze concrete. 

Quando andiamo per strada noi sappiamo perfettamente che dovremmo rispettare i limiti di velocità: alcuni di noi hanno il modello “rispetto i limiti”, altri hanno il modello “sono in ritardo, chi se ne frega dei limiti”. 

Poi qualcuno decide di installare degli autovelox e pian piano, dopo numerose multe, vagonate di denaro e una buona quantità di pensieri scurrili, la maggioranza degli autisti costruisce il modello “è meglio rispettare i limiti di velocità”.

I modelli di comportamento sono anche responsabili delle nostre valutazioni e delle nostre arrabbiature. Il tuo schema di comportamento è :

quando mi presentano una persona, la saluto, dico il mio nome e le stringo la mano”. 

Il tuo caro amico Geronimo ti presenta un suo collega. Tu gli tendi la mano, ma lui non te la stringe. Che pensi? Questa esperienza non è coerente col tuo modello, quindi probabilmente valuterai il collega come poco educato e sentirai emergere una fastidiosa emozione simile alla rabbia e alla frustrazione.

Il fatto di per sé non è né bello né brutto. È il tuo modello che gli attribuisce un significato negativo: “siccome nel mio modello è educato stringere la mano, il collega di Geronimo è maleducato”.

Pensati ora nell’epoca del Coronavirus con tutti i Media che raccomandano un comportamento attento: un metro di distanza e niente contatto. Rivivi la stessa scena. Che succede quando questa persona non ti stringe la mano? Probabilmente neppure tu fai il gesto di offrirgliela e questa scena ti appare giusta, educata e previdente. Da un punto di vista emotivo sei sereno.

Non è cambiato nulla. Solo il modello dentro la tua testa.

Il modello è responsabile del tuo comportamento, dei tuoi giudizi e delle tue reazioni emotive.

Torniamo a tuo figlio. Sappiamo bene oramai che la Natura, alla nascita, gli ha fornito un modello del tipo :

Siccome lo voglio, lo devo ottenere”. 

Quindi, come può comportarsi secondo te? E quando non ottiene ciò che desidera, cosa pensa? E come reagisce?

Semplice: il suo modello lo spingere ad insistere con tutti i mezzi che ha a disposizione (e sappi che tuo figlio, che abbia un anno o ne abbia 14, è fornito di un’infinita valigia con vari strumenti di persuasione) e quando ottiene un “NO” come risposta pensa di essere vittima di una insostenibile ingiustizia. La ovvia reazione emotiva è l’insorgere di una rabbia funesta.

Grazie alle regole date bene, tu puoi insegnare a tuo figlio altri modelli, basati non sul “voglio tutto e subito”, ma sui valori che per te sono importanti. Insegnando modelli più utili e complessi, lo aiuti ad assumere comportamenti più maturi, a formulare valutazioni più ponderate, a vivere emozioni più consapevoli.

Se tuo figlio vive secondo i modello “il cellulare è mio e quindi posso utilizzarlo quando mi pare e piace”, ovviamente avrà sempre il suo smartphone in mano e , se tu provi a dirgli di riporlo, è facile che ritenga sbagliato il tuo suggerimento e quindi si opponga con una certa rabbia.

Se tu gli insegni che il cellulare è un ottimo strumento se utilizzato secondo certe regole (che tu sceglierai in base alle informazioni che raccogli e ai valori in cui credi) e riesci a condividere con lui il tuo modello, allora lo utilizzerà in modo più moderato e, nel caso di esagerazione, accoglierà la richiesta di spegnerlo.

In questo episodio abbiamo condiviso i PERCHÉ.

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