“Lavoro fino a tardi e quando torno a casa sono così stanca/o che non offro a mio figlio neppure un tempo di qualità”.
Pare che per la spesa e per il mutuo sia proprio necessario il denaro e pare che questo bene sia strettamente collegato con l’atto del lavorare, almeno nella maggior parte delle volte.
Ovvio che il lavoro è anche molto altro, ma non è questo il posto per discuterne.
Diciamo che a volte noi genitori avremmo bisogno di giornate tipo quelle sul pianeta Venere, per avere il tempo di portare a termine i nostri innumerevoli impegni.
E oltre al problema tempo, c’è pure la compagnia dei nostri onnipresenti sensi di colpa, quando ci rendiamo conto che abbiamo pochi spazi per i nostri bimbi.
Torniamo a casa dal lavoro e spesso non ci rimane che organizzare l’ultima parte della giornata, con poco tempo per giocare, chiacchierare e condividere.
Ogni tanto qualcuno cerca la consolazione in slogan tipo “meglio la qualità che la quantità”.
Ma anche su questa frase ci sarebbe molto di cui discutere.
In parte è assolutamente sensata, ma se la quantità si riduce troppo ( e anche questo “troppo” sarebbe da analizzare), la qualità non compensa la lontananza.
Cosa possiamo fare per rendere questo tempo il più prezioso, ricco, nutriente ed efficace possibile?
Innanzitutto dobbiamo evitare un paio di errorucci insidiosi del tipo:
- voler fare mille cose in un tempo troppo piccino, perché in questo modo il rischio della frustrazione, del nervosismo e dell’ira potrebbe aumentare esponenzialmente;
- trasformare la voglia di recuperare la relazione in un comportamento troppo accondiscendente;
- portare a casa una quantità sconveniente di regali e regalini.
Quindi?
Se pure tu torni a casa alla sera e senti di non passare un tempo di qualità con tuo figlio, cosa puoi fare?
Ecco una lista di spunti:
1) Considera bene il tempo che hai a disposizione e pianifica di fare un numero di cose coerenti con le ore che hai. Insomma, non voler fare 100 cose se il tempo non è sufficiente, altrimenti la frustrazione da gestire rischia di essere troppa.
So perfettamente a cosa stai pensando: “ma io queste cose le devo fare, e nessuno le esegue al posto mio”.
Cara mamma, caro papà, se hai la possibilità di fare 3 cose è necessario che tu faccia delle scelte sulla base delle tue priorità. Ovviamente sarai tu a sceglierle, ma ti invito a pensare anche al clima, all’energia e alle relazioni che stai creando mentre fai quelle mille cose.
Meglio stirare una maglia in più e poi perdere la pazienza perché sei senza forze, o è meglio pigliare una maglia no-stir da Decathlon e avere l’energia per un sorriso in più?
Sono scelte delicate, intime, personali. L’importante è che tu lo faccia con grandissima consapevolezza.
Analizza se puoi lasciare indietro qualche cosa, o delegarlo, o sostituirlo o farlo meno perfettamente.
Dosa bene le tue energie.
Lascia un po’ di energia per le relazioni di qualità, perché richiedono qualche investimento e non puoi arrivare senza carburante.
2) Trova assolutamente il tempo per giocare con tuo figlio, anche fossero 10 minuti prima di andare a letto. Per “gioco”, intendo qualunque attività coinvolgente, divertente e gratuita, adeguata all’età del figlio. Giocare insieme significa utilizzare lego, bambole, pirati, macchinette, libri, chiacchiere, giochi in scatola, cataloghi delle Jordan per gli adolescenti (da guardare, non da acquistare).
3) Se il gioco è fondamentale, non deve sostituirsi ai momenti di educazione. Non essere solo un compagno di giochi, altrimenti rischi di perderti una parte fondamentale del tuo ruolo. Non rischiare di accontentarlo troppo per non rovinare i momenti insieme. Sei il genitore, e tuo figlio ha bisogno di viverti anche come guida: quando serve, dai regole, dì di no, metti limiti, dai feedback.
4) Dà bene le regole e i limiti, affinché si trasformino in momenti di crescita e non di conflitti. Se riesci in questo, non devi più scegliere di non dare le regole per non rovinare il clima e la relazione: puoi tranquillamente darle e nel contempo mantenere un clima piacevole.
5) Se hai voglia di fargli una sorpresa, non optare sempre per regali, altrimenti perdono il loro valore e tu diventi un specie di "babbo natale fuori stagione": pensa a qualcosa di alternativo, come una collezione di sassi, raccolti in ogni luogo che tu visiti per lavoro. O una collezione di storie ed aneddoti. Il piacere, il dono e la sorpresa non devono passare solo attraverso regali e soldi.
Se hai bisogno di un aiuto per concretizzare in modo pratico tutto questo, contattami con un messaggio qui.