Penso che tutti noi abbiamo sperimentato la reazione dei figli di fronte ad una regola.
A meno che non abbiano già interiorizzato il ruolo autorevole del genitore e i valori associati alle regole, la prima reazione è quella del rifiuto e dell'opposizione, o quanto meno del tentativo di negoziazione.
Sapete qual è il primo errore di noi genitori? Pensare che di fronte a una nostra richiesta, magari ben posta, con tanto di spiegazioni logico-matematiche, nostro figlio obbedisca.
(effetti sonori di una risata)
E dopo anni di convivenza con suddetti pargoli, ancora abbiamo la speranza che accondiscendano alle nostre regole.
E come se non bastasse, anche dopo che hanno accettato, imparato, capito la regola, dopo qualche tempo ci provano lo stesso.
Ma è normale?
La risposta è assolutamente SÌ (per chi ascoltasse il podcast, senza leggere il testo del blog, il SÌ è scritto in lettere maiuscole e in grassetto, giusto per evitare fraintendimenti).
I bambini hanno il diritto di sbagliare, di non riuscire, di provarci, di tentare, di vedere se esiste una strada per ottenere il soddisfacimento del piacere immediato. Insegnare ai bambini non significa pretendere. Significa riconoscere il loro diritto a disobbedire, anzi, significa riconoscere l'enorme utilità della disobbedienza. Loro devono mettere alla prova noi, la nostra coerenza e la validità sociale della regola. I bambini non devono obbedire. Siamo noi adulti che abbiamo il dovere di dare una risposta utile alla loro disobbedienza. Non rispettare le regole è un passaggio fondamentale per l'apprendimento e si trasforma in competenza solo quando noi adulti sappiamo come reagire.
Ciò che differenzia il successo di una regola dall'insuccesso non è la reazione del bambino, ma il comportamento dell'adulto.
Abbiamo una grande responsabilità, ma trasformiamola in un senso di potere, non in un senso di colpa. Mi sentirete spesso parlare di questo concetto, perchè i genitori, quando vengono da me e condividiamo delle delle buone strategie educative, si sentono a disagio per aver utilizzato fino a quel momento modalità diverse.
Spesso noi genitori rischiamo di sentirci sotto accusa quando non riusciamo ad avere dei buoni risultati educativi. Noi insieme faremo tutt'altro: noi siamo qui, nel mio blog o nel mio portale, per capirci, per trovare piena empatia e scoprire soprattutto strumenti pratici ed efficaci. Non siamo colpevoli se fino ad oggi non ci siamo riusciti. Semplicemente non avevamo le informazioni sufficienti. Non siamo colpevoli neppure se perdiamo la pazienza, perché anche noi abbiamo un cervello rettiliano che reagisce agli attacchi e un cervello limbico che produce quintalate di emozioni. Non siamo qui per colpevolizzarci. Siamo qui perché vogliamo crescere, migliorare, imparare pensieri ed azioni più efficaci. Siamo qui perché, per crescere i figli, dobbiamo innanzitutto crescere noi. Siamo qui perché per insegnare, dobbiamo in primo luogo imparare.
Le prime volte sbaglieremo pure noi, qualche volta perderemo la pazienza, a volte acconteteremo le loro insistenze anche quando non dovremmo farlo. Ciò che è importante è individuare il comportamento più efficace che dobbiamo raggiungere, ed allenarci giorno dopo giorno, accettando i nostri errori e facendo ogni volta un passo in avanti.
Se desideri conoscere un metodo per dare regole, accogliere la disobbedienza di tuo figlio, sapere come reagire per creare uno straordinario apprendimento, puoi ascoltare l’audiocorso interattivo 3x3. Come funziona? Puoi ascoltarlo, leggerlo e fare le domande che desideri nell’ambito degli argomenti trattati.