Ogni bambino ha il bisogno e il diritto di sentirsi un "bravo bambino"

le parole che cambiano la vita



Ogni bambino ha il diritto e il bisogno di essere un “bravo bambino”. È l’unico modo per imparare, per evolvere, per continuare a sviluppare competenze, per essere sicuro, per accrescere una buona autostima, per stare bene con gli altri e soprattutto per vivere come una persona autonoma ed emotivamente indipendente.


Quando un individuo, di qualunque altezza, percepisce non solo amore, ma anche stima, quando un individuo sente intorno a sé conferme e fiducia, sviluppa lui stesso sicurezza e fiducia in sé. 


E sapete cosa accade? 

  • Che impara con serenità accettando fallimenti e cadute, perché la sua sicurezza gli permette di interpretare nel giusto modo ogni insuccesso, senza mettere in discussione il proprio valore. 

  • Significa che si rialza e continua il suo processo di apprendimento. 

  • Significa che non deve urlare per farsi vedere e considerare. 

  • Significa che accetta gli altri e le loro diversità, senza la necessità di dover sempre avere ragione e dover sempre comandare, perché la sicurezza nel proprio valore non richiede l'incessante conferma da parte di tutti ad ogni costo.

  • Significa che non deve sempre vincere, perché il suo valore esiste a prescindere dalla performance. 

  • Significa che ha una prospettiva di fiducia nei confronti delle proprie capacità, nei confronti dei propri progetti. Può permettersi di sognare, di progettare e di immaginarsi nel futuro.


I bimbi che si sentono dei bimbi non bravi, quelli che vengono etichettati come “sei sempre il solito, non mi ascolti mai, con te si litiga sempre, rovini ogni momento, sei l’unico che si comporta in questo modo, guarda gli altri ed impara”, sono bimbi 

  • arrabbiati

  • sempre più sfidanti

  • non hanno nulla da perdere, tanto sono già i monelli di ogni situazione, 

  • non hanno stima in se stessi, 

  • cercano mille attenzioni anche in modi poco simpatici e poco utili, 

  • si arrendono

  • non ci provano neppure, 

  • non riescono a vivere la frustrazione perché ogni fallimento mette in discussione la loro già debole autostima,

  • hanno bisogno di primeggiare, di vincere, di farsi notare,

  • non sono felici e faticano a sviluppare nuove competenze.


Quindi? Cosa facciamo? Dobbiamo far loro i complimenti anche quando si comportano “male”? 


No, assolutamente no.

I complimenti non c'entrano nulla, tanto meno quando non sono coerenti con il loro comportamento. I bimbi non sono sciocchi e non credono alle baggianate. I falsi complimenti suonano come delle vere e proprie bugie, delle prese in giro e questo sgretola la nostra credibilità.


Ciò che dobbiamo imparare a fare è dare regole, sviluppare competenze e gestire sfide ed opposizioni con le giuste parole e i giusti comportamenti, che, mentre correggono ed insegnano, nutrono i loro cervelli di stima e di fiducia, caricando il loro serbatoio di carburante e permettendo loro di imparare con energia e sicurezza.


E bisogna smettere di parlare di loro e del loro cattivo comportamento con le altre persone. 

Questo è ciò che puoi fare con il metodo 3x3. Se vuoi conoscerlo e avermi accanto mentre lo contestualizzi nei vari momenti della tua vita contattami qui.

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