quarto episodio di Maya: sono la regina delle conseguenze educative...

che differenza c'è fra punizioni e conseguenze?

........Durante la settimana ho letto più volte l’eptalogo della Salmaso sulle parole potenti.....

....................che poi, una che parla di "eptaloghi".... tutta a posto non è!

 

Ci ho messo mezz’ora solo a capire cosa potesse significare......vabbè, ad ognuno le proprie follie.

 

Passiamo quindi al suo secondo punto:

“Devono essere parole logiche. Il cervello dei figli non ascolta se non vi è alcuna coerenza”.

 

A me sinceramente non è molto chiara la differenza fra conseguenze e punizioni:

ad esempio, quando Francesco lascia a terra decine di maglie sporche e io, dopo una serie di richieste che si aggira fra le 20/30 raccomandazioni, gliele tiro dietro esasperata, potrebbe trattarsi di punizione o conseguenza?

 

Ora, non so che ne pensiate voi, ma io trovo che ci sia una logicità inconfutabile: 

tu le metti nel cesto della biancheria e io non te le tiro, tu le lasci per terra e io te le lancio addosso fra urla funeste. 

Cosa c’è di così incomprensibile? 

Credetemi, nulla di più logico. Aristotele sarebbe fiero di me. 

Anche Stefania conosce bene questo mio talento di creare nell’immediatezza esperienze educative: usi i trucchi della mamma senza permesso? Semplice,.... ti faccio sparire l’Ipad!

non ti fai la doccia?

> Tolgo l’Ipad.

Non esci dalla doccia?

 > Tolgo l’Ipad.

Mi rispondi male?

> Tolgo l’Ipad.

 

Be’ tutto sommato mi sembra piuttosto semplice la cosa.

Ok, riconosco una leggera ripetitività in queste idee, e devo ammettere, che a parte la tragedia iniziale, poi a lei sembra non interessare più, ammesso che io riesca a mantenere tutte queste minacce.

 

Voi mi accuserete di mancanza di creatività, ma mi difendo subito citandovi altre forme di conseguenze newtoniane.

Basta solo cambiare soggetto.

Se Enrico non si lava?

> Niente tv.

Se fa i capricci al supermercato?

> Niente tv.

Rovescia le cose a tavola?

> Niente tv.

Morde e picchia?

Semplice,... n-i-e-n-t-e   t-v

 

Ecco, con lui non uso la sparizione del tablet. 

Questo è per dirvi che riesco a modificare le mie risposte, non sono poi così monotematica.

 

Vabbè, lo so, una vocina quasi onesta dentro di me lo sa benissimo che si tratta di punizioni che sortiscono un effetto a brevissima durata e poi non modificano di un millimetro il comportamento delle tre bestioline. 

 

Amori miei.

 

Se solo avessi il telecomando del loro cervello, sarebbe tutto più semplice!

 

Per questa volta, ammettiamo pure che quella pedagogista abbia ragione e che le punizioni effettivamente non siano poi così efficaci, la mia domanda è: 

esattamente che differenza c’è fra questi due concetti? 

Come faccio a sapere se sto dando una punizione o una conseguenza utile? 

 

Magico google: sabrina salmaso, punizioni vs. conseguenze.


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