scelte facili, vita difficile; scelte difficili, vita facile

quali scelte convengono a noi genitori?


Scelte facili vita difficile, Scelte difficili vita facile”. 

Ovviamente come tutte le frasi d'effetto e le frasi motivazionali contengono una grande verità, ma non assoluta. 

Diciamo, però, che molto spesso le scelte che implicano una fatica oggi, sono un investimento molto utile nel tempo, mentre le scorciatoie hanno frequentemente un discreto numero di effetti collaterali.


Qui gli esempi abbondano:

  • una dieta sana versus quintalate di nutella;
  • allenamento versus divano;
  • studio versus cellulare.


Anche noi genitori abbiamo la possibilità di scegliere scorciatoie o strade più impegnative:

1) una scorciatoia impulsiva ad esempio può essere l’urlo: nostro figlio non ci ascolta, ci crea frustrazione, perdiamo la pazienza, urliamo.

Detto fra noi, è piuttosto facile dare sfogo a certi nervosismi di fronte a pargoli sfidanti. È un’azione a zero sforzo, quasi liberatoria.

Ma poi?

Cosa succede?

Primi in classifica ci sono i nostri amatissimi sensi di colpa. E anche in questo podcast vincono l’Oscar per i migliori attori protagonisti.

In secondo luogo, se il nostro tatino obbedisce in seguito ad un urlo, lui impara ad obbedire per paura. Davvero desideriamo che obbedisca agli altri per paura? 

Ricordiamo che ciò che insegniamo dentro le mura di casa, lui lo esporta anche fuori. E di fronte a gente aggressiva, desideriamo che si difenda o che abbassi la testa? 

Avete presente “Ritorno al futuro”?

Desideriamo creare un George Douglas McFly prima versione, sottomesso ed intimorito, o seconda versione, sicuro e realizzato?

Il terzo problema è che il nostro pargoletto, se non impara la paura, impara l'urlo e l’aggressività, sbandierandola con noi e spesso anche in contesti esterni, con tutte le conseguenze gestionali, facili da immaginare.

Insomma, una nostra reazione a spese zero, ci costringe a fare i conti poi con conseguenze piuttosto dispendiose.

Scelta facile prima, vita difficile poi.


2) Un secondo esempio di scelta genitoriale facile?

Accontentare spesso i figli, perché di fronte a capricci, insistenze, pianti e richieste incessanti è molto più semplice accontentare: dare il cellulare, accendere la tv, comprare il gelato o il pacchetto di figurine anche quando avevamo inizialmente detto di no.

Che sia chiaro, non c’è nulla di male nella tv, nel gelato e nelle figurine. Il problema è quando prima diamo una regola per insegnare ai nostri figli a non abusare di tecnologia, acquisti e glucosio, e poi siamo noi i primi a cedere.

Conseguenze dispendiose?

I bimbi imparano ad utilizzare con grande maestria capricci, sfide ed insistenze perché funzionano, non imparano a riconoscere i limiti, sono sempre più richiestivi, non riconoscono l’autorevolezza del genitore e quindi sono sempre più difficili da “gestire”, spesso non riconoscono le regole sociali, quindi fanno un filino più fatica anche nelle relazioni fra coetanei, non riescono ad attendere, vogliono tutto e subito e via dicendo. La lista è particolarmente ricca e succosa. E purtroppo complessa da gestire.


Ma c’è anche una terza via, oltre l’urlo e l'accontentamento.

Una scelta più complessa ed impegnativa.

La scelta della gentile fermezza (la puoi trovare spiegata concretamente nei singoli dettagli nel mio metodo 3x3). 

Gentile fermezza significa che 

  • dobbiamo pianificare la regola
  • dobbiamo sapere come comunicarla
  • dobbiamo sapere come farla rispettare e cosa fare quando non viene rispettata
  • dobbiamo sapere come gestire l’emozione di nostro figlio
  • e sopratutto come gestire la nostra emozione.


Mi sento di affermare con una certa sicurezza che trattasi di una scelta indubbiamente difficile ed impegnativa.

Dobbiamo trovare le giuste informazioni, studiarle, metterle in pratica con costanza, fino a farle diventare facili ed automatiche.

Ma poi la vita è senza dubbio più facile e bella: i nostri figli sono più competenti, sicuri e felici, il clima in famiglia è più sereno ed armonico, e noi siamo più fieri di noi stessi.


Se vogliamo dei figli competenti, noi dobbiamo essere dei genitori competenti. E non possiamo trovare un'altra strada. 


Competenti vuol dire che dobbiamo da un lato conoscere e dall'altro mettere anche in pratica, perché la conoscenza senza l’azione è assolutamente inutile.


Se vuoi conoscere e avermi al tuo fianco finché ti alleni, contattami qui.

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