“Sono il genitore cattivo, quello che dice di no e dà le regole, e non mi piace questo ruolo. Tutti gli altri adulti che girano per casa sono buoni, accondiscendenti, ma non si prendono la responsabilità delle regole. Tocca sempre a me e non ne posso più”.
Alcune delle domande che mi arrivano mi denunciano spesso una situazione di stanchezza per il ruolo di “genitore cattivo”.
E mi chiedono un parere.
Presto è fatta: il genitore che dà regole NON è IL GENITORE CATTIVO, MA è IL GENITORE RESPONSABILE, che si riconosce il proprio ruolo di guida e pone il bene del proprio figlio davanti alle soluzioni comode.
Per fare il genitore è necessario essere un adulto in grado di interpretare a volte anche i ruoli scomodi, in grado di gestire la frustrazione del figlio, in grado di riconoscere la necessità delle regole, in grado di sostenere una regola anche quando torna a casa stanco dal lavoro.
Se siete anche voi l’adulto che dà regole e che dice a volte di no, sappiate che vi state costruendo un legame di fiducia col vostro tatino o adolescente.
Provate a pensare, quale professore ricordate con maggiore riconoscenza e stima? Il professore del 6 politico o quello che si è dedicato a voi, spiegando con passione e guidando con coerenza la classe, mettendo le giuste e meritate insufficienze?
I maestri che non amiamo sono quelli inefficcaci, del 6 politico, che ci hanno regalato qualche momento di gioia quando ci evitavano i 4, ma che subito dopo sono caduti nel dimenticatoio delle inutilità.
Forse ci ricordiamo con una buona dose di odio viscerale il professore che ci ha umiliato e ci ha assegnato ingiustificate insufficienze, senza incoraggiamento e senza offrirci una possibilità di trovare soluzioni.
Ma il professore appassionato e giusto, quello che mentre ci affibbiava un'insufficienza ci incoraggiava, quello che scriveva il meritato numero nella nostra verifica, ma senza smettere di credere in noi e dandoci tutte le risorse per recuperare, bé, se avete avuto la fortuna di avere un simile maestro, molto probabilmente lo portate ancora nel cuore.
Ma come facciamo ad essere il genitore che dà regole, che dice di no e che nel frattempo riesce a costruirsi un rapporto di complicità, intimità , amore, e stima con i nostri pargoletti?
Semplice: imparando a dare bene le regole, seguendo i principi della relazione, del rigore e della fiducia, imparando a pianificarle e a comunicarle in modo consapevole, logico ed efficace e sapendo essere fermo e gentile nei momenti di naturale opposizione.
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