Una delle situazioni che mi vengono riportate più di frequente riguarda la rabbia e la frustrazione dei bambini quando sbagliano.
È evidente: non riuscire a fare qualcosa, o incappare in errori continui è una fonte di frustrazione per tutti, grandi e piccini.
Non riuscire a fare le cose è estremamente frustrante e fastidioso ed è fonte di linguaggio scurrilmente fantasioso anche per noi adulti.
Chi mi conosce sa delle mie invidiabili abilità culinarie, ed è il motivo per cui gli amici arrivano a casa mia sempre con un contenitore di cibo o l’ordinazione della pizza fatta. Sono quelle piccole strategie salvavita, visto il risultato poco commestibile delle mie ricette.
Bene, nonostante io millanti di essere una personcina piuttosto equilibrata e moderatamente consapevole dei propri limiti, ogni volta che la pietanza si manifesta in tutta la sua insipida o carbonizzata bellezza, mi girano vorticosamente le scatole.
Figuriamoci un tatino che ha ancora una struttura cerebrale immatura, con un senso onnipotente di sé, e che vive in un mondo dove l’errore non è contemplato. Ogni volta che sbaglia si sente incapace e questo pensiero è piuttosto scomodo.
Il nostro obiettivo educativo NON è CHE LUI NON SI ARRABBI.
IL NOSTRO OBIETTIVO EDUCATIVO è CHE SI ARRABBI SEMPRE UN PO’ MENO.
COMINCIAMO AD ELENCARE GLI ERRORI DA EVITARE, in cui noi genitori, mossi dalle più nobili, incappiamo con precisa regolarità:
1) sminuire o banalizzare o criticare la sua reazione: "Ma no! Ma dai! Non ti devi arrabbiare!", “smettila”, “adesso basta”.
2) procedere con spiegoni e predicozzi superrazionali, che ovviamente il tatino (in realtà qualunque umano) non è in grado di elaborare, mentre vive l’onda impetuosa della sua emozione.
Abbandoniamo il pensiero utopistico che una persona possa elaborare pensieri razionali in un momento caldamente emotivo.
COSA FARE
1) In un momento di serenità comincia a creare dentro il cervello del tuo bimbo un nuovo schema interpretativo: stampa la figura del gioco del labirinto, in cui si debba trovare la strada dal punto A al punto B
La complessità della figura dipende dall’età della creaturina.
Sempre in base all’età di tuo figlio, dagli una matita e chiedigli di trovare il percorso, oppure, se è più piccino, fai questo gioco insieme a lui.
Il processo sarà il seguente: proverete un sentiero, troverete uno sbarramento, tornerete indietro, tenterete un’altra strada, fino ad arrivare all’uscita del percorso.
Prendi poi una matita colorata e cerchia tutte le volte che vi siete scontrati con uno sbarramento e siete stati costretti a cercare un’altra soluzione.
Ora insegna a tuo figlio ad interpretare in modo utile questi cerchietti:
“sai perché sei riuscito a risolvere questo labirinto? Grazie a questi cerchietti colorati: ogni volta che che hai trovato uno sbarramento hai avuto un’indicazione per imparare la strada giusta. Ecco, Ogni volta che sbagli succede questo: stai imparando la strada giusta per andare verso la tua vittoria.
Gli errori non sono semplici, so che non danno sempre una grande felicità, ma sono necessari.
Ogni volta che sbagli, pensa che stai andando verso la soluzione, come con questo labirinto. Quell'errore ti serve per arrivare al punto B. Da ora in poi, ogni volta che sbagli pensa che stai incontrando uno sbarramento che ti sta indicando la giusta strada”
Questo racconto non risolve il problema della rabbia quando non si riesce a fare qualcosa, ma comincia a costruire un significato diverso.
Ogni volta che si arrabbia perché sbaglia, accoglilo con serenità, non pretendere che sia felice e sereno.
Ricorda la frase magica quando lui è arrabbiato: “ ti vedo infastidito, ci sta. Prenditi il tempo che ti serve per ricominciare a respirare piano e bene”.
Quando è un pochetto più sereno digli:
“ricordati del tuo labirinto. Grazie a quell’errore ora sei più vicino al tuo punto B”
SUGGERIMENTO IMPORTANTE: quando il bambino si sta per mettere a fare qualcosa che con una certa prevedibilità implica l'errore, ANTICIPAGLIELO, perché l'anticipazione aiuta sempre a gestire meglio le emozioni:
"Vai a fare il tuo puzzle nuovo, o il tuo disegno, o la tua costruzione Lego. È piuttosto impegnativo, una bella sfida: ricordati del tuol labirinto. Sappi che sicuramente all'inizio farai i tuoi errori: ringraziali, perché grazie a loro imparerai ad arrivare fino alla fine”.
Puoi anche raccontare una fiaba, un linguaggio straordinario per i bambini: puoi raccontare di gnomi buonissimi ed invisibili, amici dei bambini, che escogitano un modo per indicare ai loro piccoli amici la giusta strada per arrivare al punto B. Quando vedono che il bimbo sceglie il percorso sbagliato, disegnano subito uno sbarramento per aiutarlo a trovare il sentiero giusto. Così, quando infila male i mattoncini, gli gnomi fanno cadere la torre per aiutare il bambino a farlo nel modo corretto: gli errori sono i messaggi degli gnomi buoni, che vogliono aiutarti.
A cosa serve tutto questo? Ad aiutare tuo figlio a costruirsi una narrazione diversa, perché le emozioni sono proprio il frutto delle narrazioni che ogni persona si costruisce:
"Non ci riesco, non sono bravo, sono scemo, sono stupido, sono incapace, non me lo merito" è un dialogo che crea dolore.
“Sono gli gnomi che mi aiutano” è un racconto magico e rassicurante.
“è uno sbarramento che mi sta indicando la giusta strada” è una frase più incoraggiante.
NARRAZIONE DIVERSA, EMOZIONE DIVERSA.
È fondamentale insegnare ai bimbi la cultura dell’apprendimento, il processo dell’imparare. Noi invece sottolineiamo spesso il risultato, il voto, l’acrobazia imparata a ginnastica.
In questo modo rendiamo i nostri ragazzi più frettolosi, irrequieti, frustrati.
Il nostro focus e i nostri feedback dovrebbero invece essere incentrati su ciò che fanno durante l’apprendimento, rendendo il percorso più gratificante e divertente possibile e confermandoli per ciò che fanno mentre imparano.
Anziché: “Che bella torre hai costruito, che splendido disegno, bravo. Wow hai preso 10, festeggiamo!”.
Meglio dire :
"Ti ho visto mentre disegnavi ed è bellissimo vedere la tua capacità di impegno e concentrazione”;
“Ti sei organizzato e per giorni hai ripetuto quei capitoli di storia. Sei davvero molto determinato. Inoltre mi piace un sacco mentre mi racconti quello che studi perché mi fai ricordare informazioni che avevo scordato. E' bellissimo”
Crescere bambini che sappiano imparare significa crescere uomini con il potere di migliorarsi per tutta la vita.