"Attraverso diciture e immagini suggestive, venivano attribuiti a taluni prodotti specifiche caratteristiche nutrizionali o salutistiche non corrette oppure si fornivano informazioni, in merito alla composizione e agli ingredienti o alle modalità di trasformazione o cottura, attribuendo ai prodotti anche "vanti di artigianalità" nonostante la loro natura industriale."
Queste le parole dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in merito alla scelta di sanzionare l'azienda San Carlo per pubblicità ingannevole.
Nel periodo compreso tra luglio 2013 e giugno 2014, alcuni consumatori hanno considerato ingannevoli alcune indicazioni presenti nella comunicazione pubblicitaria di alcune varianti di patatine fritte commercializzate da San Carlo.
I messaggi pubblicitari presi in esame sono quelli presenti sulle confezioni di "San Carlo Light" e "Rustica – Le ricette di Cracco". In riferimento all'Art. 21 del Codice di Consumo sono state omesse informazioni rilevanti ai fini della scelta del consumatore, inducendolo ad assumere una decisione commerciale che altrimenti non avrebbe preso.
Caso San Carlo Light: nel caso specifico l'azienda San Carlo avrebbe omesso di evidenziare l'effettiva percentuale di olio d'oliva presente nelle patatine in busta, esaltando così le proprietà alimentari di un prodotto che è, invece, industriale.
La percentuale di riduzione di grassi esaltata era inferiore a quella consentita dalla normativa comunitaria numero 1924/06. Presente a lato dell'indicazione della percentuale un asterisco che rinviava ad un post riportato sul retro del packaging nella parte bassa, rispetto alla media delle patatine classiche più vendute, specificando il metro di paragone.
Risultato? Dopo la multa dell'AGCM, l'azienda ha inserito vicino a "Light – 30%" la dicitura rispetto alla media delle patatine classiche più vendute.
Caso Patatine Rustica San Carlo: chi non si è imbattuto almeno una volta nello spot televisivo o nella vista del packaging delle patatine Rustica di San Carlo con la firma dello chef Carlo Cracco?
E chi non ha creduto che queste patatine fossero al gusto di alici, hamburger o melanzane e zucchine? Solo sul fondo della confezione, a caratteri piccolissimi, si scopre che questi ingredienti non appartengono al gusto delle patatine, ma sono semplici ricette dello chef Cracco. Forse il famoso chef voleva alludere al fatto che le patatine Rustica di San Carlo sono ottime per accompagnare le sue creazioni culinarie? Resta il fatto che neanche il forte testimonial è riuscito a fermare la sanzione dell'Antitrust che ha ritenuto ambigue le caratteristiche del prodotto.
Risultato? San Carlo ha provveduto ad introdurre accorgimenti sul packaging, evidenziando il fatto che gli ingredienti freschi che si vedono insieme alle patatine servono a spostare il punto di vista di questo prodotto, posizionandolo come rafforzativo dei piatti dello chef e ha provveduto ad inserire un asterisco che riporta immediatamente alla frase l'immagine non rappresenta il gusto della patatina Rustica ma è puramente illustrativa di una ricetta di Cracco.
Conclusione: Il gruppo San Carlo ha ricevuto dall'AGCM una sanzione di 350.000 euro.
La cucina ha bisogno di audacia, recita lo spot di San Carlo, ma il consumatore ha bisogno di chiarezza, altrimenti il brand non riuscirà mai a creare quel forte rapporto di fiducia e di differenziazione che tanto ricerca.