La vetrina è un oggetto teatrale. Una messa in scena. Una rappresentazione fittizia di un mondo reale. Le merci diventano attori e i passanti diventano pubblico pagante.
Se i brand vogliono essere accettati nella vita e nei newsfeed delle persone devo "scendere dalla torre di avorio" e ascoltare, ma soprattutto, interessare e coinvolgere le loro audience.
Internet, soprattutto attraverso contenuti audio/video, si guadagna sempre più attenzione e tempo degli utenti, aggiudicandosi la seconda posizione dopo la TV sul podio degli investimenti in pubblicità.
La comunicazione è un mestiere con i giorni contati. Bam. Asserzione forte in una aula di comunicatori, o aspiranti tali, sparata subito per attirare la nostra attenzione. E funziona.
L'avvento del mobile ha apportato notevoli cambiamenti, non solo nel nostro modo di comunicare, ma anche in tanti altri aspetti delle nostre vite. Primo fra tutti: l'accesso alle informazioni.
I Social Media e il digitale hanno rivoluzionato il fare pubblicità, perché finalmente si può arrivare al potenziale consumatore giusto, al posto giusto, e al momento giusto.
Le marche hanno iniziato ad adottare un approccio emozionale e ingaggiante verso il consumatore. Ciò inevitabilmente ha condizionato il modo di pianificare la pubblicità, da sempre ritenuta la forma più classica della brand communication.
"Il Content marketing è un modello di marketing che prevede di creare e offrire contenuti rilevanti e di valore per attrarre pubblici ben definiti con l'obiettivo di orientarne l'azione e farli avanzare nel funnel di acquisto".
Questo primo scorcio di millennio è stato indubbiamente un periodo di grandi cambiamenti per il mercato pubblicitario italiano, segnato da un verso dall'impetuosa crescita dei media digitali e dall'altro dalla crisi economica.
Il Content Marketing rappresenta un vero e proprio cambiamento di paradigma: l'azienda decide di produrre contenuti di valore per i propri clienti, anziché martellarli ripetitivamente con lo stesso identico messaggio pubblicitario.
In rapida ascesa, gli adblocker oggi superano i 200 milioni di download globali e, se gli utenti non devono sborsare un centesimo per ottenerli, costano cari agli editori dei siti sui quali gli annunci fissi e i video non vengono visualizzati.
Sappiamo bene che ormai si può vendere online tutto ciò che si può comprare in modo diretto.
Quindi, la vera domanda da porsi non riguarda il vendere o non vendere, ma il modo in cui bisogna farlo.
L'Influencer Marketing è la parte della strategia di marketing che mira ad associare un brand a celebrities e influencers. Con l'avvento dei social media questa strategia ha assunto sempre maggiore importanza e centralità.
La videocomunicazione è un mercato in rapida evoluzione; da un lato il mezzo televisivo ha visto moltiplicarsi i canali e diffondersi modalità di fruizione non lineari, dall'altro lato il consumo di video sul web è in costante crescita.
Nel nuovo scenario che è venuto a delinearsi con l'avvento del digital, blog, social e forum costituiscono nuove preziosissime fonti a disposizione delle aziende, che occorre monitorare costantemente.
La posizione che un annuncio sulla rete di ricerca Google ottiene è il risultato di tante variabili che incidono non solo sul ranking degli annunci ma anche sul prezzo che l'inserzionista andrà a pagare per far si che il suo annuncio partecipi all'asta.
Gli strumenti di AdWords, AdSense, Analytics, Trends e Correlate offerti da Google sono fondamentali per definire una corretta strategia di marketing basata sulla definizione dei target e delle chiavi di ricerca più interessanti per i brand, a seconda della fase del customer journey in cui si trova il potenziale cliente.
La prospettiva del programmatic nei prossimi anni prevede una crescita esponenziale dell'automazione su tutti i formati e su tutti i mezzi digitali sfruttando le nuove opportunità del programmatic creative che consente un'ottimizzazione continua anche del contenuto.
La lezione di Paolo Iabichino ha la portata di andare a minare quanto appreso in precedenza, introducendo al contempo un punto di vista completamente nuovo attraverso cui guardare le cose, e di conseguenza di fare comunicazione.
Prendete un eroe, assegnategli un'impresa che implichi superare in un suo punto debole, definite un avversario, non dimenticate che al protagonista potranno essere dispensati aiuti magici da provvidenziali aiutanti per conquistare il bramato tesoro, concludete con un gran finale in cui siano tutti felici e contenti.
Comprendere lo scenario del mercato pubblicitario è un elemento necessario per gli addetti ai lavori (e non) del settore della comunicazione. I media vivono e sopravvivono di investimenti pubblicitari.
In un’era in cui le risorse naturali sono pericolosamente vicine all’estinzione, l’essere umano è riuscito a trovare una nuova risorsa che, almeno per il momento, sembra essere in aumento piuttosto che in calo: i dati.
Ascoltare quello che le personas pensano e dicono di noi sui social è senz'altro importante, ma è ancora più importante avere una motivazione all'ascolto.
Con visual design si intende l'organizzazione visiva complessiva di un disegno. Si tratta sempre di un prodotto con elementi di serialità e riproducibilità, dove forma e contenuto sono strettamente uniti.
«La disintermediazione – ci racconta nel suo intervento Silvio Siliprandi Presidente e Ceo di di GfK Eurisko - è elemento di un contesto di cambiamento profondo che ha alcune premesse molto importanti.
"Everything is going mobile". Questa è la frase che si pone come punto di partenza per la lezione sul mobile marketing tenuta dal professor Gianluca Diegoli al corso Upa 2017.
Nell'attuale mercato globale del lusso, il paradigma emergente è quello della cosiddetta "nuova normalità": l'ostentazione è ormai démodée, mentre acquista sempre maggiore rilevanza il valore attribuito al bene di alta gamma, perché è in base ad esso che il consumatore è disposto a pagare un prezzo non importa quanto alto, ma percepito come giusto.
Nell'era dei social media e del digital marketing, le aziende non possono più ignorare l'importanza del contenuto. Nasce quindi il content marketing: strategie di marketing applicate al "contenuto" finalizzate ad ingaggiare le persone.
Nel ramo delle ricerche sui consumatori con la ricerca quantitativa si sposa la ricerca qualitativa che guarda i consumatori dal punto di vista comportamentale ed emotivo.
Dal 1966 l'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria opera nel settore della pubblicità per controllare che la comunicazione commerciale sia "onesta, veritiera e corretta" a tutela dei consumatori e delle imprese.
Siamo tutti a conoscenza del fatto che YouTube sia la prima e più grande piattaforma al mondo per quanto riguarda la ricerca di contenuti video. Ci piacerebbe invece scoprire i segreti alla base del concetto di viralità. E' possibile creare un video virale ad hoc?
Telefonare, cercare informazioni, fotografare, conoscere le previsioni meteo, usare la torcia ecc...tutte azioni possibili con un unico tool: lo smartphone che, è stato stimato, utilizziamo circa150 volte al giorno.
7 miliardi di euro è il valore assegnato dalle aziende che investono in pubblicità alla conoscenza dei pubblici che fruiscono dei contenuti da esse stesse offerti attraverso i molteplici canali di comunicazione esistenti.
Il pubblico oggi è frammentato in infinite porzioni ed è quindi molto più difficile riuscire a raggiungere un gran numero di persone con un solo messaggio.
Un’esperienza di marca (basata sul dolore) intensa, narrata, condivisa e non individualizzata come le esperienze legate alla maggior parte dei prodotti e dei servizi disponibili sul mercato.
Nella competizione tra aree geografiche sempre più agguerrite per conquistare ampie fette del mercato dei luoghi e dei suoi acquirenti, le attività culturali rappresentano una componente di grande impatto nella promozione del patrimonio territoriale.
Non tutte le crisi sono uguali e quelle d'immagine non fanno eccezione. Ogni grande impresa si trova, prima o poi, a dover incassare poderosi scossoni o a dribblare piccoli, ma insidiosi ostacoli.
La cultura della crisi prepara "psicologicamente" le aziende a fronteggiare emergenze riducendo le conseguenze legate all'indebolimento della propria immagine.
Nel Paese dello zero a zero, quando qualcuno segna un goal, gli altri si mobilitano per farlo annullare: il paradosso – tutto italiano – è che ogni cosa cambia perché nulla cambi.
Al cambiamento dei tradizionali macro-sistemi, corrispondono nuovi strumenti di analisi dei comportamenti, in grado di evidenziare correttamente l'evoluzione della società.
Mercanti d'attenzione? Non più. In tempi di web 2.0, le aziende sono chiamate a diventare gestori di una conversazione basata su più voci e livelli linguistici, collaborando con gli utenti-consumatori.
L'immagine di un'azienda è una "cornice" che determina il modo in cui i consumatori si relazionano con l'azienda, ma non è la conseguenza diretta della sua comunicazione, né è mai univoca.
Segmentare significa identificare gruppi di consumatori che differiscono tra loro per ciò che si aspettano da un determinato prodotto o per come ne usufruiscono, con lo scopo di rispondere in modo migliore agli specifici bisogni che esprimono.
Il consumatore va analizzato nei suoi comportamenti e nelle sue motivazioni. I comportamenti e le decisioni dell'acquirente dipendono sia dalle sue caratteristiche personali, sia da fattori influenzanti di natura sociale, culturale e psicologica.
Il consumatore non è più quello di una volta: incapace di valutare le componenti dell'offerta. Oggi è un consumatore informato, esigente, un soggetto attivo all'interno del paradigma produzione-consumo.
Essere presenti sui social diventa un imperativo. Raggiungere il consumatore, comunicare i propri valori e generare profitto, l'obiettivo. I contenuti diventano coinvolgenti, creano engagement e relazioni.
Anche quest'anno, dopo mesi di intenso lavoro, si è conclusa il 26 giugno scorso, la terza edizione del Corso di Alta Formazione UPA con la presentazione dei Project Work e la consegna dei Diplomi ai ragazzi.
Alcuni la chiamano "l'anima del commercio", altri "réclam" per darle un tocco vintage, per altri ancora è un'arte a tutti gli effetti: la pubblicità resta una delle forme di comunicazione culturalmente più interessanti, specchio dei tempi, capace di evolversi e adattarsi ai media in modo proteiforme.
I messaggi pubblicitari presi in esame sono quelli presenti sulle confezioni di "San Carlo Light" e "Rustica – Le ricette di Cracco". In riferimento all'Art. 21 del Codice di Consumo sono state omesse informazioni rilevanti ai fini della scelta del consumatore, inducendolo ad assumere una decisione commerciale che altrimenti non avrebbe preso.
Il cuore di AdWords, almeno al momento, sono le parole chiave, sostiene Andrea Testa, professore dell'Università IULM e il fondatore e CEO di Blubit Srl. Ad aiutare a trovare quelle giuste esiste lo Strumento di pianificazione delle parole chiave è una funzione gratuita di AdWords e rappresenta una sorta di un'officina in cui costruire nuove campagne per la rete di ricerca o espandere quelle esistent
Tutti i dizionari della lingua italiana alla voce del verbo "ingannare" recitano più o meno così: indurre in errore, deludere, eludere; rendere accettabile, con qualche artificio, cosa altrimenti molesta. Con soggetto di persona include spesso l'idea della frode, della malizia.
Visioni pessimistiche, come il cortometraggio di Xie Chenglin (vincitore del premio 2014 alla Central Academy of Fine Arts), o semplice realismo confermano una verità divenuta ormai inconfutabile: si è nell'era dell'"always on".
"L'uomo non può scoprire nuovi oceani se non ha il coraggio di perdere di vista la riva".
Quante sono, oggi, le aziende che decidono di osare e di non rimanere ancorate alla semplice vendita di prodotti e servizi? I consumatori stanno prendendo sempre maggior coscienza di sé come individui, desiderano instaurare con le imprese una relazione empatica, non si accontentano più di una comunicazione top-down con il solo scopo di persuaderli all'acquisto.
"In questi giorni in rete tutti parlano della Cookie Law. Finalmente. Meglio tardi che mai. Perché la direttiva europea che ha messo in moto questo sconvolgimento è del 2009. La norma italiana che la recepisce è del 2012. Il provvedimento con cui il Garante della Privacy Antonello Soro ne ha dato attuazione è del 13 maggio 2014.
In un mondo globale che si è allargato a culture diverse, lontane da quelle angloamericane ed europee, le aziende sono chiamate a ripensare le loro attività di marketing internazionale. Per aprire sedi in Cina, Giappone, in Asia in generale, non è possibile non aprirsi verso un nuovo tipo di marketing, che preveda la conoscenza approfondita dell cultura che si va a incontrare: il marketing cross-culturale.
L'avvento di Internet ha cambiato le nostre vite. Sempre connessi, sempre più multitasking, sempre aggiornati. Ha cambiato la vita dei brand che sono diventati più vicini al consumatore, più comunicativi ed emozionali.
La campagna "Different Values" è stata lanciata da HSBC e JWT nel 2008 per dimostrare la convinzione dell'azienda che le differenze creano valore. La multinazionale del settore bancario ha saputo sfruttare la propria sensibilità nel riconoscere e valorizzare le differenze culturali dei clienti per posizionarsi come "Worldwide local bank".