Viviamo un tempo difficile, un tempo in cui ci è stato detto che stare lontani dagli altri ci avrebbe salvati; mantenere le distanze, diffidare di una mano tesa, evitare gli abbracci, queste le azioni richieste a grandi e piccini. Gesti contro natura, l’uomo è un animale sociale e come tale deve vivere in stretta relazione con i suoi simili.
Questo in linea di principio.
Poi c’è la realtà dei fatti, la realtà di un mondo in cui ci sono in corso in questo momento almeno 20 conflitti armati considerati importanti per numero di vittime e conseguenze sul territorio.
Mi sono chiesta quale può essere, in un momento come questo, l’apporto di chi si occupa di cultura, educazione, filosofia. Come spesso accade in momenti di sconforto in cui tutto ciò che non è direttamente connesso con il soddisfacimento di bisogni primari appare frivolo e inutile, ho fatto uno sforzo su me stessa e mi sono data la stessa risposta che da anni orienta il mio sguardo verso il mondo: l’educazione alla bellezza.
Educare al bello è fondamentale per la crescita di bambini e bambine, ragazzi e ragazze che abbiano un senso critico e una capacità di pensiero che permetta di riconoscere l’unicità di ognuno, la meraviglia della diversità, l’efficacia dello stupore, l’importanza della scoperta, la priorità della libertà, l’insostituibilità di gratitudine e rispetto.
Educare al bello spinge a salvaguardare il bello, salvaguardare il bello significa rispettare se stessi, rispettare gli altri, rispettare l’ambiente che ci circonda. Riconoscere il bello è antitetico alla volontà di distruggere, la bellezza è antitetica alla guerra.
Esseri umani educati al bello non potranno mai avallare scelte violente.
Riconoscere la bellezza è un esercizio che rende umani.
Ci sono tanti modi per fare educazione alla bellezza, partendo dalla storia del pensiero, dalla filosofia, dall’arte.
Gli albi illustrati possono essere ottimi strumenti a questo scopo, ne segnalo 5, senza volontà di limitare le possibilità ma solo come spunto da cui partire per aprire la mente alla bellezza:
Leo Lionni, Federico, Babalibri
Laurent Moreau, A che pensi?, Orecchio Acerbo
Beatrice Alemagna, La gigantesca piccola cosa, Donzelli Editore
Hélène Druvert, Così come sono, Franco Cosimo Panini
Jimmy Liao, La voce dei colori, Edizioni Gruppo Abele
Concludo con una citazione abusata, a volte fraintesa, di questi tempi forse necessaria: “La bellezza salverà il mondo” e Dostoevski ne “L’idiota” continua l’invettiva del suo personaggio facendogli poi dire: “Ma quale bellezza salverà il mondo?”.
Ecco forse c’è proprio bisogno di esercizi di bellezza per arrivare tutti e tutte a comprendere meglio il senso di queste parole.