Educare alla lettura non significa insegnare a leggere; educare alla lettura ha più a che fare con l’ascolto, con l’esempio, col trasmettere emozioni
L’intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere, gestire e incanalare nel modo corretto le proprie emozioni.
Non tutti siamo lettori e lettrici forti, molti dicono di esserlo stati in “gioventù”, certo è che lavoro, famiglia, figli, rendono difficile mantenere i ritmi di lettura che si avevano quando si era nella condizione di studente o studentessa.
Per il neonato, e per i bambini di ogni età aggiungerei, è di fondamentale importanza il contatto fisico con la madre o con la figura di cura di riferimento
Mi sono chiesta quale può essere, in un momento come questo, l’apporto di chi si occupa di cultura, educazione, filosofia.
Da qualche tempo menti attente iniziano a chiedere: come state? Come vi sentite. Sei certa/o di avere riguardo per la tua salute mentale? Eh già! Tutti e tutte a ben guardare ci accorgiamo di aver perso qualcosa, di avere un certo non so che da recuperare da qualche parte e l'incertezza sul modo in cui farlo.
Intanto cosa si intende per Comunità Educante? Si tratta di un tessuto di relazioni alimentato da collaborazione e solidarietà tra tutti coloro che hanno a cuore un territorio, lo abitano e sono consapevoli della necessità di agire insieme per tracciare una direzione che sia arricchente e consapevole.
Come bisogna muoversi per avviare un gruppo di lettura se di fronte non hai dei lettori o lettrici incalliti?