Brave Decadence: "la Decadenza ribelle e un po' nerd". È questa una delle quattro nuove tendenze estetiche, oggetto dell'incontro del 14 Aprile 2016, organizzato da Future Concept Lab (Istituto di ricerca, consulenza e formazione per l'innovazione) e presieduto da Francesco Morace (sociologo e autore del volume "Crescita Felice. Percorsi di futuro civile"). Con questa nuova tendenza, il vintage viene ripreso e superato, diventa oggetto di innovazione. Lo sguardo al passato, alla tradizione, permane. Ma è uno sguardo nuovo, ribelle, che restituisce atmosfere gotiche e iper-patinate. Sebbene il passato continui ad esercitare un fascino ossessivo, lo sguardo avanguardista dell'artista interferisce, "disturba", interrompe, indirizzando il progetto verso luoghi inaspettati. Il risultato è spesso surreale e dissacrante. Ne è esempio la collezione del noto marchio Balenciaga, firmata Demna Gvasalia. Lo stilista georgiano, fondatore del brand Vetements, ha ripreso la tradizione della maison di moda con uno sguardo laterale e dissacrante: ha realizzato una nuova linea intorno al corpo delle modelle, introducendo elementi di modernità e innovazione, frutto del suo percorso formativo. I capi di Gvasalia sono dissacranti nelle loro proporzioni sproporzionate ma rispettano i processi sartoriali tradizionali e vengono indossati da modelle che reinventano l'immagine femminile. Sono donne del tutto normali, che sfilano struccate, sfoggiando acconciature semplici e rompendo così con il classico "modello della modella".
Un altro esempio di spirito di rinnovata decadenza ci viene dal progetto culturale "Break Bread", realizzato da due artisti (Scott Hove e Keith Magruder) conosciuti come Baker's son. I due illustratori hanno creato un labirinto di torte di oltre 2'000 mq, dando vita ad uno scenario altamente sensoriale e seduttivo, all'interno del quale hanno collocato, un po' nascosti, una serie di elementi disturbanti e disgustosi (come zanne affilate e tacchi a spillo). Lo spettatore si ritrova così circondato da uno scenario in grado di stimolare tutte le emozioni che partono dalla pancia. Un simile percorso di ripugnanza e seduzione, in cui ogni dettaglio diventa provocatorio, è stato pensato nella prospettiva di sottolineare il tema della sovrabbondanza occidentale rispetto all'alimentazione.
Tutti gli esempi citati, seppur provenienti da mondi del tutto diversi, si fanno testimoni di un'unica volontà: superare i limiti della razionalità, dando espressività al mondo del fantastico. E nel farlo, c'è tanto coraggio. La razionalità, del resto, è rassicurante. La ribellione no. E perché allora non trasporre questo stesso coraggio nella reinvenzione di un brand? Per tanto tempo si è sentito dire di un prodotto o di un marchio, che fosse vecchio, "polveroso". Ma il passato non sempre ha a che fare con la polvere. Spesso si tratta di riuscire a lavorare intorno ad un concetto di estetica classica, riproponendolo in chiave moderna. La sfida sta proprio in questo: nutrire il rigore di fantastico.
La bravura di un artista o azienda (a seconda dei casi) è data dalla sua capacità di spazzar via la polvere e far risaltare il patinato. In altri termini: rispolverare il passato, per farlo brillare di nuova luce.